Camillo Sbarbaro 323 [Talor, mentre cammino solo al sole] Talor, mentre cammino solo al sole e guardo coi miei occhi chiari il mondo ove tutto m'appar come fraterno, l'aria la luce il fil d'erba l'insetto, un improvviso gelo al cor mi coglie. Un cieco mi par d'essere, seduto sopra la sponda d'un immenso fiume. Scorrono sotto l'acque vorticose, ma non le vede lui: il poco sole ei si prende beato. E se gli giunge talora mormorio d'acque, lo crede ronzio d'orecchi illusi. Perche a me par, vivendo questa mia povera vita, un^aftfal-asentarne come nel sonno, e che quel sonno sia la mia vita presente. Come uno smarrimento allor mi coglie, uno sgomento pueril. Mi seggo tutto solo sul ciglio della strada, guardo il misero mio angusto mondo e carezzo con man che trema Perba. [Padre, se anche tu non fossi...] Pa