Italo Svevo ioj^ Una singolare condizione intellettuale. Negli ultimi anni delTOttocento erano apparsi i primi due romanzi di un Ettore Schmitz autore che, sotto lo pseudonimo di Italo Svevo, nascondeva la persona del-febreo triestino Ettore Schmitz: due romanzi che allora erano stati quasi completamente ignorati e che dovevano essere riscoperti solo dopo che, nel corso degli anni Venti, alcuni attenti lettori awertirono il fascino e la modernita del romanzo di Svevaluuma&iza ^IZfiSfkQuelle esperienze erano nate in Trieste unambiente e in uno spazio culturale del tutto particolari: la Trieste dH rardn mifleleuropea (Jlte«oJ_appartenente ancora alTImpero austriaco, privajC una sua tradk— Mlá\ rentro riilriimlp, mn yivarirrntn da una ntriviggima hnrphesia impren-frakedajl'intreccio di popnlj, Hgne e di culture diversely che ldenti-ncarsicon le tendenze e con i problemi deíla contemporanea cultura italiana, -SS^artecigava a pieno titolo a quella rnltura che suole definirsi mttteleu- Jfflafiiuracosmopolita e p mH-rr""" ^<»hheunastraordinaria -' 'r " '■ rlpirimDeroasburgico(cfr. io.i.13) dall a ř2£nojielrultimo periodo di vita . ■^^^iinmaz^ triestina, rorlginalitá della posizione di Svevo e data Long.eebra.ca te) e5ua2äaiieebrai^su cui egli appare d'altra parte singolarmente reticen-• edallasiw r^J:..!..- i- !Au___„rofc«innista. diviso tra lapas^ i0n - su* 5535J55Ž Ai intHktt"ale non professionista iSr^ff^Í£I^ratura e una vita borghese « normale», che, do -a^111 ä^vannTIr. p„rr,\ ■ m, fiiyinnedlmdustnaleej nidel^^^ essore inte uomo ettual tezze e_ 'affari egli non Partecipa alle istituzion. cultural! e letterane none*« né? lette™° di mestiere, conduce una amva vtaborghese,aU in " In intellettuale _ non protessionista quale la teratura si pone essenzi su die presunzioni jnizio del Novecento ni Leila storkmasíponeinvece come_mdajjr£SuJle^ Jo- m0 * ^DeTJ^Sgtá qgU^esTstcnza indiviclualc, come analisi iTegli squi t()3l dj la fSti.! ra««iungc una cccezionale forza conosckivd, che sa an-^Á&i im miti deIJa Sua Persona biografica. Vita borghese e lette-JOfrTP^l£££igte e: nelio stesso tempo separateJa,/-Successo dei primi romanzi e neiia Junga spe- arate la letteratura fase di silenzio Vita borghese e letteratura IT« Epocaio Guerre e řascismo (1910-1945) -A. \a coscienia diZeno) e per lui come una zona dornig pubblicocheprecede^ a delVapparcIltc equ.l.bno borgkse: e nclla , dnr«^e'.la n£'seucTonimo di Italo Svevo (che a lüde proprio alia sua laiaHr»^0"^10p do italiano, ltalo, e mondo german.co.W, posizione mtermeüu u KiJlttona distanza che sepaia lo scnttorc^L J^sorarealeJ*^^- 4 Li nh ~*1p™tUt,° Ji tedeschi. che tecero nascere .1 suo m- de jn střeno contatto con il fratello Elio. jjggW !g-lgjtó_a lui fortemente legato negli aňnl juccess'"-" i lui resta un LWio, ebe iotuece ta> Tomato a TriZ.-? cenza e sulla giovinezza di Svevo). atoaTri™. : ' ."dCiUuagiovmezzadi svevoi. . ,, f ^co2lS,1SCnsseaU,Istitutosuperiore commerciale ItevoW* "mho prejtu ,nw •.w lst"i P^oTrr,r^rsidi 'ando rollabo: ŮL» mXa ?teressa™ di problemi cultural! e lette^^ SS^^ s4uendo gli spetucoliiarXp^ guendo gli spei soleiruzi, ^triestm larte*."1 i* Nel 1880 imf^* 4L, "«««sie, ^i£H«>ü, som-.m. i •JU>"'Uül» irUiillllii i i "'"-7.: .„nu k tXoTol^»Iole^ teatrali (usando in que*' ,ik ^BEg^'S1^ ■n^emea tutta la ^^L* Nc^*" sd**>»to su posizioni di in^eratüjDSS^»^ sočili] iniziative; manifesto ;,,Kl't)l (ti in Dopo varie ricerche di imp11'*5\: Bo.presso la tiliale tries •per iltedeseoeper il ^'^A*; .uentare quasi regolanneute . ^nerose letture, una posizione c il0P -«'Ottoeeiuo; fortissimo era ., „tt^\ v3r.«.i.i0I.NeltSSfr ^ quale strinse una proroiuia ai > Břfartistica: tra i suoi jiní"*-'1 int 'tNcöiK^^g^V Si accostava ,iite 10.5. Italo Svevo 177 che aüa narrativa, scrivendo le prime noveJJe (cfr. 10.5.3) e il romanzo Una vita iniziato nelJ'88 e apparso, sotto il nome di Italo Svevo, nel '92, l'anno della " morte del padre (la madre sarebbe morta nel 95). Agli anni intorno al '92 risale anche il rapporto con una bella t^» dj g ^ ^siräzicine popolare, Giuseppina Zergol (che poi doveva divenire cavaUerizza <3ficul, "InunCirco), di cui nmane una traccia nelpersonaggiodi Angioünanelsucces-sivo mmanzo Senilitas pubblicato nel '98. Ettore Schmitz continuava intanto la sua vita di impiegato di banca, assumendo anche incarichi ufficiali nell'am-biente borghese triestino, come la direzione dell'Unione Ginnastica, tenuta nel '92 e nel '93; per il giornale «II Piccolo » compiva lo spoglio della stampa este-ra; nel '93, presso lo stesso istituto ttevolTella in cui ave\-a studiato, iniziava l'in-si-t-n;impnrn ic\\e avrebbe lasciato solo nel 1901) della corrispondenza tedesca. Neldicembre 1895 si fidanzö con Livia Veneziani, figlia di un industriale catto- Ln-u v üco.chedirigeva una fiorente fabbrica di vernici sottomarine: il Di,irm p, Wi rolmare gurr-' ftst-m?*. «'trnviirr nni comurucazionepiuprotoinia. attraverso una speciedi «edue.i i!2Ge»delladonna stessa al dubbio e .lU'inquietudinemtelJemniie_AlajI talli-jnentodi questo tentaüvoegiäevidente in una successiva lenera del '97. intito-^Cronaca^Ugfamigl^.;) matrimonio awenne nel luglio del '96 con ritoci- Ii numnxwo esolo nelfagosto '97 con rito religioso I per l'occasione Ettore dovette larsi cne2uni „o 97 con rito rehg.oso (per' ""V^:;"embre • . nac. battezzare e abiurare formalmente la religione ebra.ca), ne setten ^ 9, ^ l'unica figlia, Letizia. La nuova tamigüa ab.tava ,n un appartamenn . grande l'omo StStn —i ..1 seguitc _ •^OBUUXM^KSat vo'uto i' padre.ffl.-omo ^y^-^a att,va ed entro direttamente nell.|continuö lutta ;nt7»spendendo quasi totalmenieUsuaaiuvi a kne . . . g ^ ^elaborare sparsi p^ogetti. a lavorare saluunamcnu ■esoprattutto a scrivere note eaE£unn^j>r^ ' ''mlpIPPrioggaSttj^ di tnn-areunPimtodKU"'1 uo*> mm,-- ..JlmtcntoJicapire ^lal^^^a^ssy >>, di trw-are un ... ibrio nclla propria viia. ^'"ngc^rf^lpS£J^ion saper oensare ehe avi la penna m m.uw ,a eio si . ^'eÜa nii,?° conie P"ssateinpo p^^öi jLyj^luiiil ~ . , ^'"rni in p vcste lJi uomo S.itt.m. Euon- Schmitz comp.c lunghi viaftü c ,, Jffaaaae in Inghilrrrn srff.f l^enda Wnez.an.a Muranociljj_ nunciaW alle sue eunos.tä cuhunik e sv.luppa.ulo aiizi interx-ssul; 'lS|.e|,.. vi Europa \Vl 1005 avviene l'iiKvnm> ovi .....cJcUa IVrluzScböotTt Jlese li"'S^ilDl'-'insegnantedelianen^i^--—^Td'at ItnKS Epocaio Guerre e fascismo (1910-1945) Xamicizia con lo scnttore inanaese e ia cunosita da questi maaifestflt ^"jjeopetc tnantengono \iva la sua passione letteraria. Tr* il ísJoľeLľT^ . u ft^SfSutt mnoscenza delle teorie di ť reud e delia psicoanalisi \ cfr 9 j 1910 egli tav. 186) anche in seguito al fatto ehe il cognato feruno Veneziani - PAR0LE nuto a Vienna una cura psicoanalitica con lo stesso Freud VCVa Soste Dopoun\ia^iod'affariinGermania,nell'estateclel in,. ]0 . fflena mondiale trova Svevo con la moglie a Triedr e- m»,„ -, ?.'... ' 1 podelia \c\ n j c c a n in Italic r\ irIxTTT^»^»-^ /1 Ľ ~K _ t j MBS JHBi ňWit.iMn,ns..,„i.ltlry.. ■ ^TTTl" utu'su0lpar- sto penodo a Firenze): la guerra riduce ľattivitä della flu? í™scorreque-^shadaUeautoritaausiriache Dopo la forzľta inľr? j 03 Ve?™*^ re- lisiediSD€nmentarp«i,^ci____r___, .cn.te 10 studio delia psicoana- uuuire uiienormente lo studio della psicoana-lisi e di sperimentare su di sé una forma di analisi solitaria), nella Trieste ormai italiana del dopoguerra, Svevo collabora con vari articoli. anche di Qpstnmf J —m^vniV"''^ianomestIrjp«La Na?ione»: e riprende. anche se in modo atte-nuato.lasuaattiritáailnriiKtrialp Ma a partis A*\'ICj t0rna con grande impe-gno alia letteratura, layorando al nuovo romanzo La coscienza di Zeno, pubbli cat0 nL>°po il disinteresse iniziale manifeslatosi in Italia per questo ro manzo,hil'amico]ovce(nelfrattempo trasferitosi aParigi, dove nel'22aveva pubblicato XVlysses) ad aprire la strada a im ---- valoreds panediwi— DAT! tav. ifo Vita e opere di Itaio Svevo N»sce a Trieste il 19 dicembre. W & studi nel collegio di Segnitz, in Baviera. Be-Tomato a Trieste, frequenta ITstituto suPeriore,tC^e deU* ^ vokdla, partecipando nel frattempo alia vita cm &tik**L IniaaU collaborazione. che durera finoal 1890. con ^oeUatJ ^no «L'lndipendente». In settembre viene ass, ^ otudma della banca Union di Vienna. Dedica" te texule P«sonali presso la BibUotw- I i874 ■878 1886 tturp ~- °anca Union di Vienna. Dedica mono p. P««onali presso la BibUoteca Civica di Trieste. *>■ U« commedux inedita, U ladro in casa. Pr"»a ^^narratwa. . ^ •"•'ŕC'BÍ t"nc al pen>iero di ^letz.si ndla [0a _ suamnra radira|e e negativa, in netta opposizione all'uso mistificatorio che '- ' neelianni Novanta ne f'aceva D'Annunzio (cfr. 9-6.9)~ Ma, su questo rondo culturale, che portava a una critica di tanti ŕondamen- u componeme u e sicurezze della vita borghese di cui pure egli era partecipe, si sovrappose un ,ron,cl inconfondibile aiteggiamento di riservatezza ironica. di distacco e di attenua-aQ0e»aui,gui il giovane triestino minimizzava il peso del propri discorsi ľ delia Propria posizione. pronto a presentare le propne scelte e le proprie convinzio- -~2Sg"" segno di«inferiorita », di una íncapacitá di essere come gli aim, ľer Liculmn - «^^f íeĽa^ocíciUíLííu^11 Lft8SUaismo circa la reale r^ss.buita'Tjnraston^ si rintraccia una sorta dl sH«ione tra ££2£~ .a'a""ľiirr--^~ ü proprio vi di tribúA lil Epoca i Guerre e řascismo (1910-1945) Lokmo ■Uli rolu co~ma°viľ„8 ^intellettua1'. egÜ non riesce mai a impadronirsi deUecir mpretrascinato in situazioni a cui non riesce a parteciparepic Ue quali resta sempře estraneo o assente. In lui si dá, com« viduo dä .ttľľľ * eroi * di Svevo-« uno scompenso tra I'orientamen» k., n T 7a ProPna vita, e la curva ehe la vita deserive »; tutto U suo muo namente, nei confronti delle sl poi in modo diverso negli altri < cheľindividuo dä alla propľ Unnun«. ^VT^ Ü "ľ**0 di un «errore di calcolo» (G. Debenedetti). NcUa sua eondizione d, subalterno, date le sue qualitä inteUettuah, egla' e s ■MO a frequentare la casa borghese del s.gnor Maller, il direttore delU*"^* "«va, quasi senza re rl----w'Bncsc va«hi desideri di tuSSS ^nt°'a Podere Xnnetta,7á giovane figli« P**; * ^•«»■»aniinsiemeľft ""^"uali,eheprogettadiserivereunroman* ^col'socialiche^"Ma quando sembra porsi il problema di sup**** SSbll-ntľ^ u" n-nmof con A^ett., Alfon^ madre si Pf°Prie ^.ini. qUť?WP°SSÍbil 52!ammala « &2S,e nt0r1a 81 Paese ~"Ie. dove assiste alia niorte *vSlJ1'"". ^ lcdimissL""]^? ed *™*9**0 del solito; dope UD g*£ Ann^ J rSUafami«liaat'?,"'dalla banca ein™ ad Annetta una letter*, d* j, l'idi^ n " >4S :di ricatto. Sf.dato a duello dal frjJ sl„ *edi 'nfc&^^oiaTS?"^«»« lotta suieidandosi: ma anchene Kialersiniet'^ J«*ldto 'ill nspeno alla logica che govcrna \\ m°" borfih NeUa vicenda di Alfonso Nitti il contronto con ü m< f>a solida concrcteiza, svuota * ~ mconr let. alt avuto molt, ľ- • sv»ota A Vllironto con 1 mondo ooip-" , ci» a , ľ '"Mi ai ( ^ Mia , ' nSU« "arrativa otUKen.esca V'K> P ESna««i Afo ^ S ľ 1,1,l,ana- daI (:—ll° Si"" Jl íl"'"' P "^it S J* n"n pSSOna«8i dannunziani. A different £1 ^ joV^. Unajita^ UiMW Iniziato nei 1888, il primo romanzo di Svevo, il cui titolo originario era Ľ, inetto, vennepubblicatonel 1892 (ma con data 1893), a spese dclľautore, dalľe ditore triestino Vram, col titolo Una vita. Al centro delia narrazione in terza personacěunpersonaggiodi intellettuale ťallito, Alfonso Nitti, venutodalla campagna nella cittá di Trieste. AHomo Nim Egli vive presso una famiglia di affittacamere e lavóra come corrispondente per la banca Maller: la situazione e il personaggio hanno numerosi precedenti nella nir ratK-a onocentesca e si appoggiano anche su motivi autobiografici. La rappresenta zione, legáta ai modelli realistici e naturalistici, tende a concentrarsi tutta sul pumo di vista del personaggio protagonista, sulle sue ambizioni intellcttuali, sulsensotor tissimo ehe egD ha di sé, del proprio valore, delle proprie possibilitá, su astratti idei li di vita ehe si muovono nella sua mente: ma tutte le velleitä del personaggio sono continuamentesmentiteeav\Tutedalla realtä del mondo degli affari con cuiegliéin contatto dai meceanismi delia vita di relazione, dalla coneretezza dei rapporti ci; torza edei «>ridizionamenti sociali, dalla sua insuperabile «inferiorita » veno i mondo borghese in cui egli pretende di inserirsi e ehe vorrebbe far suo e domina* 10.5. Italo Svevo 183 mondo del lavoro, del consumo, della coneretezza borghese, non ě che subal- lernitá, passivitá, estraneitá, autoinganno. Un astratto senso di superiorita sugli Aswrtem altri Io porta talvolta a elaborare possibili modelli di vita, lo spinge addirittura a e p*savni porsicome «educatore», soprattutto nei confronti delle donne (sia con Lucia, la figlia dei suoi affittacamere, che con la stessa Annetta): ma i suoi propositi non vengono mai perseguiti fino in fondo, egli non riesce mai a partecipare in- teramente a quello che fa, si sottrae a ogni comunicazione reale con gli altri, pur avendone sempře bisogno per ogni suo movimento e per ogni sua decisione. Tra il personaggio e la realtá si distende tutta una rete di mediazioni che falsano edeformano la realtá stessa: e tra queste un peso essenziale rivestono Ie lettere, da cui si sviluppano quasi tutti i nodi risolutivi della vicenda. II naufragio di Alfonso porta con sé una implicita critica dei modelli deca- Cmica ai miu denti, delle varie soprawalutazioni della figura intellettuale che proliferano d«*dem' nella cultura del tardo Ottocento: eroe « senza qualitá», iJ personaggio svevia-noělontano da ogni compiacimento estetico, ě immerso in una realtá quotidia-na senza valore e senza colore (non a caso ě il grigio il colore dominantě del romanzo), vede affollarsi intorno a lui molteplici personaggi di un mondo quoti-diano privo di splendori. La prosa rifugge da ogni preziosismo e da ogni ricerca L» pros* '•nguistica, si adegua ai caratteri della grigia realtá che vuole rappresentare, fino jPparire alcuni momenti addirittura aspra e scorretta: ma essa ha una sin-J0 e caPacitá di creare momenti di sospensione narrativa, adottando. attra-«»tmprowise fratture interne, punti di vista diversi da quelli del personag-fe c°lntrale' 1uasi contestandolo e chiamando in causa qualcosa di inafterrabi-e stugge alla sua coscjenza e cne non puo essere detto. Seniliti In imrnto una lettera a Silvio Benco, del z9 "ovembre i895> Svevo dichiara la pro-pria .... a -----— uncar ' |°rnia che u -"»'"Rranp ' ra a Silvio Benco, del 20 dcwouu" di una cosa reale a dan-ivarc alľimmcdiata raiM^cscnta/iotu ^ ^ ^ ^ ^ gTTalt'ri sentonOncibensnsrcsKJ>> !<- ->s\ r.,pnresentazio- >e gh áiTrTscntono neun rosa sress. 1 r.,pprescntazio- »arte proprio al latto che questo allon.anars.della M|^ ^ ^ :onte di eonvenzionale « normalita» ns\. • • on|l. „.„„ralisti di tipo naturalistic. L'allontanamentot .11 ^ u.nslo,u nai I , tlxU.'K«" - uannunztani. A itiiiei«.-...... tl)iiv" . ^nchetlll: ",w . ,-0ncentr raPpresem u>- ncss.m modello assol"" .,1 sul p "« MUi una nurruzionc in hi/a persona si ..............* Epocaio Guerre e řascismo (1910-1945) L'bcl, "aha catidaunsensoprecocedi«semlitä», da unadtstanza dalle cose che somipljaa quelladi unavecchiaia sterile e inerte. Emilio Brentani, inteUettuale faĽit0 di irenucinque anni, che in passato ha pubbhcato un romanzo senza successes ora conduce una inerte vita di impiegato, di modeste condizioni economic!*, vive un rapporto con ľesuberante e inafferrabile popolana Angiolina, ma in ognisuo gesto sembra mancare di energia vitale: ě tutto rivolto a costruirese stesso, ipropri rapporti umani, la propria vita sentimentale con un distacco che \o separa dalle cose e dalle persone, con una soprawalutazione dei propri propositi, ehe non gli permerte nessuna vera conoscenza delia realtä, ma lo chiude soltanto in una spirále di autoinganni, di immagini illusorie, di false presuppo-sizionisui componamenti e sulle possibilitä di vita. La sua esistenza pare essere sempře in attesa di occasioni ehe non si realizzano, in continuo ritardo rispetto aunpresenteche glisfugge: nel suo comportamento egli si appoggia sempresu modelu ideali, su miti e falsificazioni di tipo romantico, su pregiudizi e conven-ziorn alle quali, del resto, egli si sente estraneo; Emilio Brentani ha bisogno di vedere gli altri attraverso proiezioni artificiali e banali ehe crede origináli e asso-lute. Non gli e mat possibile istituire rapporti diretti, ma in ogni scambio uma no e anche nella sua passione per Angiolina, egli deve fare affidamento su do medmon, crears. degli ostacoli, de. modelli esterni; non sa vivere Ü preset^ *2 delil t Una,fl8Ura «ncapacitä di vedere le contraddrz.on. d* '0-5- Itaio Svevo i8j -uoiso PPoni «sifmarTaT8''0stacoíi. dermS«Sn l6 raavivere sUen.o • UUCU1 esteri _, „„«»ivacu).------. net t í'" »•^«ÄST^* dl vedere le contraddizionidelí. 5 í"16 e la SUa S?"1 lntellettuali d. tipo decadente. Ma U* «vEi SB? deU'o cona ePalrreTtan0 anche un ™do tutto nU°ľ í X ^ i iff* C°munque inÄ,la SUa faU™entare esperienza svela ** mecUat, b di aCrľ U^*' per "ascondersi e sottrarsi al b£ deU'*mo Senza' QueUa di F "v0" ě mai p<>ssibile farla propria con J deUi Ä I?Ůl? Brenta"> ě la condizione piú S f* Piú in C ^ntre & desideri illusori, fantasm. artiße^ Questi ca Ver° Volt<> dell« n— ^ -= —semF 18; presenta invece la vitalita piú libera e aperta, la salute e 1'energia fisica, il piace-K di guardare e di essere guardata, di esistere sotto il segno della luce: incon-trata Angiolina, Emilio vorrebbe godere della sua vitalita prendendo una «va-canza» dalla sua vita normale, senza annullare il divario sociale che Io separa dalla donna, tenendola a distanza, confinandola in uno spazio e in un tempo ben delimitati. Egli vorrebbe farně un prezioso oggeno che risponda ai suoi Oggmo desideri piú fumosi, ad astratti modelli letterari e passionali, a suoi vaghi e in- desideno condudenti ideali. Si diletta a vederla come un «angelo» e a chiamarla col no-me francese Ange: tenta perfino una sua « pedagogia » di Angiolina, suggeren-dole idee di riscatto sociale che la trovano totalmente indifferente (come indifferente ed estranea essa ě a ogni discorso intellettuale, a ogni immagine di coscienza e di dolore). D'altra parte egli riesce a vivere questo rapporto solo at- Passte traverso intermediari (come un personaggio insignificante a cui Angiolina do- eďanganm vrebbe legarsi per approfondire il rapporto con lui, oppure come lo stesso amico Balli, che interviene piú volte nel suo rapporto con la donna): Emilio si lascia prendere piú fortemente dalla passione per lei, quanto piúawerte la sua wraneitä, la sua distanza, la sua inafferrabilitä. La donna copre il rapporto con 'w di una rete di finzioni, di inganni che egli si ostina a non vedere, djventando ^balterno a lei e alla propria passione: a ogni disinganno egli, sosotuisa: numc ^sioni e nuovi accecamenti; ma al di la dei comportament. della donna spe -»volgari, soprawive in lei il fascino di qualcosa di enigmatico e* u.„««fa jUsuuazionegiunge al suo puntoestremoquandoEnubomc«««jerUÜ > volta Angiolina, quasi contemporaneamente alla mořte della sorella An 1 Angiof"""6C ai.suo Pun£o estremo quando trmlio I? poi. quando ]"!?' c°ntemporaneamente aUa mořte della sorella Ama sř,gurarsi in Un j do'ore piú lacerante si ě allontanato, Angiolina sembra tra-J ^gno segreto °ntar!anza simbolica, in una « metamorfosi strana » che ne fa 1' c°rne l'imm ° * m'noso a cu'> nonostante tutto, la vita di Emilio resta lega-^mininiJe arr: a8lnf della giovinezza vista da un vecehio. La splendida figura Jndo C0SI- y ^a a r'assorbire in sé anche il ricordo delTinfelice Amalia, riassu-eri°dirivJaSSat0eiJfuturo,e diviene perfino simbolo indefinito di un de-"!ífeccia ajj 3 proiettato in un lontano awenire, immagine in cui la bellezza fjj VUesti mor"COSC'enza e ^ dolore: «Sí! Angiolina pensa e piange». del Ufla vita tematici si svolgono entro un fascio di rapporti conereti, sul ti ?°ndofre quot'diana che ha tutto il colore della Trieste contemporanea, děli a*biem;qUentato daJ giovane Svevo: tutti i particolari, i luogfii, gli ogget-^UeiiL . '"isirar.^---j: • -r- • •_____ii„ AeWú Dassione e strana » di Angiolina aJtnV^" caratf . ^ ^^VoK i/^' ^"tasmi artifici-^S^S^iata . üanatUra' chesispostasem, ^^'ií^^2iSImÍ ^foS1.0 entro un intreccio Jo O*"* Pat 8e^C etrie: da ,?n n quanetto perfetto, costruito *■ % dj ^s' motivi temS5 i ^ *S'! A"g[°,ina ^ e P'a"ge>>- • , Arna?^te ?ja>a, un !?'!'c^o e sl 3 parte Cě ľarnľco cu tore Steía^ vlta QUnS?tIC1 slLsv°Wo entro un fascio di rapporti conereti, sul GS mi** ľ ^ntinľ Angioli. m,»iinili . dl «sal.Tf to> c"e per Emilio rapPf' , héCvIľaQa- We' stínate ate>> e di coscienZa di sé; Á^t ^11BÍ tafinotS> ta;>l^"'^ontrarsi mai, della ÍJC1 ?uesHlJia?a asaS>a, fsU/a d' "gazza condannata S dl PC a f^rna f3 tioL J ^ata e v°tata alla rinunzia, W ?í iasi>'a> cľeÍÍS> d .í Un possibile e siJenzioso < nsi c>4n0n^odü23 rÍsca»o); Emilio sente °lpa- La u3' e8Ji ia tiCente' me"tre in realtä, tu«op ,0nda An ?C,Ura> Provando nei suo> ^ol'na, «donna del popo^' t i "uofr» '«iw ine na lunu u luiuit u<-"»-------- tu ambienľqUentato dal giovane Svevo: tutti i particolari, i Juoghi, gli ogget-Í 6 ^sCÄ?3ricano d* significati, vivono nella risonanza della passione e Í>^rJ; 1 EmUio- La narrazione ě sostenuta da una prosa incalzante, che emmeilti di cľ SCOrci vi8°r°si. che trova intensi accenti sentimental, e insieme Po °ÜPunto0.ntenuta ironia: 11 narratore> collocandosi quasi compl«te a c^ntodl vista di Emilin si trova sPesso a "Vif™ " ľme chiamato a Si>Pareľ frattu«> «itazioni, contraddizioni. II letto« e come ch. L t0>4za 3 Una «oria damore che si prolunga ^^S«* 0ria ě con;0noscere ""a reale coneretezza: questa stona»^ ^ ^ 2« esPriľJe "no sprazzo di luce in una vita malsana e Wj« jn ^ vaJore ^», ľr e Se Stessa ma cerca, nonostante tutto, d. ^"Lsibile. V.t-ottenendo pero unicamente di falsifícare ogni vaJore pu II namnož c il Icttorc i(6 Epoci io Guerre e f'ascismo (1910-1945) h lima dcJI'«inerzia del destino», Efflilio Brentani ě ai I negativo: per lui e per I'uomo moderno il sonso dc' festare solo nella lontan, lr, ncllo stcsso tempo esf seinante proprio perché in esso t«8ta q „—_ ,--------.v.M.uii v. iiiK n c j (M- j* I'uomo moderno il sense delia vita scnlí ,Un '^is,, •saltantc e banale, come ě Angi„|j,Vl '"ail,,,,, ■s m mm ........i_ .. r "'""'i. Person-.. ,in| (quasi iosse la versione moderna c cittadina delí". ,V.,.ľľ.'.C.C, «bizzarna, nmpianto, un dolore, qualche cosa di sincere, anatomizzato, e tuttoe non di ptu», convinto dell'impossibilita di organizzare tuttoquesio Z "P/"" 0PCra C°mpiuta-Nel w"tennio che precede la nascita della Co-""^ fom Ju ° qUCSt° lnW° analitico non viene mai meno e trova nuova stml" Va5ta esperienza deUa modernita che, nel suo lavoro di indu-a leeai-i t ^TW CTpei'Ymtmc viene ad acquisire; la diretta conoscen r^SwlK?^ dei ™ecanismi economic! e produttivi delle "osita di «£12ft'Ca C de'mercat0- si ^cia a un approtondirsi di cu; Piu Svevo dall'nIj n0ntatti intemazionali che allontanano ancorad 2fi -ntemP—ea cultura i.aliana. Io *fatent 6 daUe Problematiche del dibattito intellettuale dell eu f1UCľcdi CľľP,re a c"ore fin?0"'SVCV0 aPP™fondisce una problem*.." ****** Zr1*'*- '0.5. ')." uai l,r|mi contatti con il pensicro di SchopC' vcvn -Zb . VrruTinu. /'?.!■ °ccorrc ani ň----1____1 •____: ...[jttvrV h. i ľ8***. Z* í* '°-J > oc Pr,'mi Conta"'' "n il pension, di Schop* 22 3*eS ^'°"ř «Cľn,qUÍ ricordarc aIm<™'^su ,«•< deU'mřmsua n*"*™ «»• literatura umoř. « d tt, r ^ inoltrol, suHum°t«mo, cfr 1047) Un posto tutto f ř,0nc ra (fl1 '«•5 /talo Svcv,, GENERI E TKCNICIfli tav. 237 Monologo intcriorc/Flusso di coscienza I béM!(\'!"po interiore quantlo, in un těsto narrativo^ viene riprodotto di-jtlĽlUll"'"''ll"sx<) dei pc"8'6" cnľ sl svolgono nclla mentě di un persona^io" in rai-mnti e romanzi seritti in prima Persona duc> accadere sneJn d^TSjfľ" j^ífí narrante si abbandoni al direttu movimt^to rlci p,-n«»rj: m, ;mt|lť in narrazioni in terza persona il narratore puó passare la parola a un personag-)iio. riproduecndo il di.se interní) della sua mentě in lína determiiíata situä"-zione, sia con 1'uso di virgolette, si.. attraveTso lo do in cui Sve™ ^ wteroksckolo. soianan.je che aUa morr. ,Uľ«.-----r,,-,,,,- La critica italiana . La struttura del romanzo. la cosaenza diZeno, a differenza dei due romanzi precedenti, si svoJge in Un autobiografia P.nma persona - p^r, non si presenta come narrazione di una vicenda particola- *P^» re, ma come un'autobiografia aperta, in cui non si segue un disegno organico, ma si aprono sguarci su diverse situaziönl'e (Wdfilonl délld ťltd del prohnáni'-" £a^uratta di un personaggio fittizio. Zeno Cosim, c li c non coincide diretta-m dICOn |L'lfr>rt* íc,nn^° se ne riproduce qualche cärattere): e ún flcco t riesti--_j^^P£Tiit)erarsi da una nevrosi che si manifesta nei rappořti con sestessoe —~—f ] ? n,"e rbř» c?rT^nr. ľt, innanzitütto nelJ ímpossibiiitá di überarsi dal vi- ~ "^-^-^PQ-SJíel continno fallimento deipropositi di himare I'« ultima siga-'S jf1 e ^"r^jifr>. ormai in etá ahhastanza avanzata. a una eura psicoanaii-^JäJB^yuto daľdôttor -S. ľinrarim di ripercorrere per iscritto il proprio -.^.n„innp del passato si compie. ^^g-g^ ione deüa eura. Ma questa ricostruzione dd passato si compie XÍsaia^, 11" UjT;. Pr" orriar"rq' senza un punto di vista risoiutivo che riesčT ter»p ^'alíiuu'^^TTytirln, iiiiiT........p, n.....nM|.....in 1...... ml.....um ^uieL^ ^^^peltmTóifsmm del p.mcnteneiconfronti del me-^^JJc'ttL.mrrVr'a<.Svevo finge che l'inlziativa di pubblicare il romanzo si ^li^^^^íiorS^che intende cosi vendicarsi del tiro giocatogli dal aVre^e^oh,řquaJe,8razie a un'interpretazione adeguatá dl flllěllé fflCřBOrle,- jj ™"to avv'cinarsi alla guarigione. Una&£fazúnC°nip0r]e. 4* otto caP'to'Í di diversa mJMira; rl^ic hrevissimi all'ini/in U ÍffW^^unT^ 101"/ " .^ottore Presenta la sua decisione cli pubblicare quelle- me- "> ^'crnia i-.:.- -íĚgjggotojjn cui lo stesso Zeno ritorna al periodo dcHa sua jnfanzke —■' '-anitoU di media misurajl na struttura innovativa incuilostesso^e^ duecaprtoU. ina«oPC ^'-o, dedicate, agli infini.i aruho e ^ ,,.,.;„. c ■ ^ ^BfeSi abbandonare le sigarette. c^gílar^tuir^ Vengono ^ adj e a«^« |f 8iovine2za, alia difflcoltä de. raPP^^, nel suo. ^fj^tf A^L- dl morte, che viene visto come ^ "P^^wjncentratosuli ,k. AdjÄf Ponato Zeno ľfrequentare la M\\$^K3». dalla<1«al " -Albe», * -na, sul s«o amore perlabcüiss 190 Epocaio Guerre e fascismo (1910-1945) QrU 1 suicidio di Guido Scnttur» ditnaici hena tmendodirottato^uas^aia^^ nemmenorenderse to ^Sm^mcm^ Augusta, che pero s, nvela come la moglic kle ^ >" taudiqueHa concrctezza borghese edi quella << salute » d, cu, egli soffrcla^ u- U moghe eimunt^^Im^rno tehee npercorre le tappe del rapS -^j^^ŤŠSwělcXuoso, che lo lega a Carla una giovane donna di 3£ popolare, che aspira a divenire cantante, rapporto che egli vive con senso di colDa! nel conunuo desiderio di troncarlo; Stom di un aswauzione enmn,^^ ^ e gue le difficoltä di Zeno nel mondo cTegli attan, e lUumina ll complicato rappono che egli intrattiene con il marito di Ada, Guido Speier, la cui abilitä e la cui appa^. rente fortuna ě come ribaltata da un t'allimento che lo porta al suicidio. Piú breveě Vultimo caoitolo. Psico-andlisi, in cui si abbandona la narrazionc del passato (che n guardava grosso modo il mondo trieštino degli anni Novanta del secolo přeceděn \e), A>H'ostinaz'one con cui eg.^ ama smascnerare gK Mganni oTTiascu110 C ' \ viu borghese non sono altro che inganni e schermi cW^^_ ■^!rSS";^^ risP^tTahilita e un'apparenza di equ flijfliifr" Piu vari..allo sou ill brioche e al rondo stesso ddiesistere dělTuornu, alia sua incorreggibilc aoioLiliiL-Egli si ostina a^eiaboidli! Iliolll'pliu Miaicgie jv-rwttrarsi a auei valori, pur continuando a rispettarli, per condurre una vita borghese senza parteciparvi intimamente. Ma in questo suo comportamento ě nascosta una contraddizione insuperahile: la sua stessa coscienza ě invischiata in piú sottili autoinganni, mentre gli stessi desideri che egli insegue si sottrag-ggflfl sempre alia presa, anzi lo portano paradossalmente ruon tiro, lo trascina-no per stradě tortuose e riconiermano 1 suoi umiti (cosi prima U desiderio di Ada lo conduce ad Augusta, poi tl rapporto con 1 amante Carla lo riconduce alia moglie e ai valori familiari). A qgni passo egli scopre 1'imprevedibiliti'i della imprordibilitá UtaJa sfasatura tra i programmi, 1 idea che ciasctino ha di sé, e cio che ctletti- _Mi**"« vamenteaccade. Net corsodi un dialogoconduido, unacasualeassociazione di parole lo porta a coniare una ironica definizione in cui si puo riassumere tut-10 il senso delle vicende del romanzo: «l.a vita non ě né brutta né helia, ma ě ••-™ni' nrivii di sco-torse S35SSS~ V,yereLs' riso,ve un «enorme wstrulHon^Driva di s ,:iÜüaiLvj ě stirn dl «bixxarm^ di strano, che la concluden-««^ KfTT'^BrMgi^ centre per en ore e che non vi apparliěňěT- •""pEeäE^ AJ)<"M NM e dl hmUo Bremani, Zeno non č u "ctíUíi . -li^^Hxtrznmi,!..! ,..^,p.^.1.1v.nTI inipi,^! ||! ■■ sociali, conserva un nelle situazioni piii drammatiehe, Uno l)imcnsK>a£—. ^pěřnň^nellasor^renzae^Wit^ miPassibileš Wene a 111 pied iriosamente cule sempře u.i Mu ^'Slitoee; S:^0»11 ri^ca , passare quasijm^moin a-ťť'«to e da cui vonebbe tugg^eTrTTsi t.0 . • « j . .chTpurenonefattapc ^pHoCTÍSmÍ dí<> C,1C dXl,fkure""del conuco , -Huo a un clown o a una delle n„m<- miracolosamente intuitoció somíglu llCO euuMna.ogral.a: .avale sue Piu grand 0,,""'" acc->nto a Chariot, perche ve...-—'^ m;in/o 55 *»a fragilitä^Tche c presente ,n mtto^ ^ „u,v..... ■ 'nun percorseTsemprc t,'a"J1" '„.n'/a e di fascin-'/u,llc 1...... Vor» ,. "• 1,1 un pereorso sempie n.m i*....., 192 Epoca.o Guerre e fascismo (1910-194?) , proprio mosu^suoijir^ propria insufficienza, riconoscendo 1 r' i_.—rrrrrruT^ciiahra dei comDortamenti. dei nmnr,—• ľ ^sJ^SS^^f de! comportament, de, programy £ SIM"uoiini. La sua e torse la p.u simpa .ca. cord.alee c.v.Ie, t,,, |c,, ^g^^ e alio iHusionTldw logiche di questo secola 10. .I'io, lanevrosi, il tempo. u milami Zeno sfugge a ogni soluzione definitiva, si nasconde e si sottrae continua di Zeno mente a se stesso e a[ lcttore> COmpie una serie cli sotterfugi per ridursi al mim mo,non vuole népuóessereuneroemodello. un'immagine a^nl,,^ masoloil protagonista di un'esperienza smgolaie,,fipme singolare ě 1'esperienza di oem uomo Con lui la malattia si configura come la sola autentica possibilitá di eseji mJSi J fíťrsonaggio moderno si impone come <gono presentate come frutto di una ^ssiľŕte da un medko>ma in molti mpr" ~..............m". ■ ■,,^L«i«iodellosguardodeltutto nuovo che■FieuäJvp -Japonato sulle.tens.on. nasčostěTn ogni atto psicHcolaUa psicMnaTKa pup ricoUegareľouicTcoTl CTIT _vm«®ntati i compor ^^^^^ /fnnť^i stessi modi in cui egli scopre sintomi tli írregolarpartTcoM?JV te ne\\alapptesentazionedei sogni del protagonista, nelU * ; vci terrn'nl ^ ti di rndiri nLTnmr ha rivelato la guerra, lo svilup-P»dci nuv/i industnali c il dominiu sulla natura si rovesciano in distruzioncc Tone, e il romanzo si chiude proiettando il suo movimento nel tempo verso un dnnebu\Z 7 ™ 'T™ che nessu™ ^rä c la terra ritornata alia torma La?aIT nel Cf priva di Parassiti • * tnalattk». fon dini Wc ľdľľ1^ dl qUeSt° *rande ™™™ si appoggia su un inconion '"»ffcrrabile f I0-5 ItaloSvevo 10 .5.11. // «raccogltmento» del vecchio e ilprogetto di un nuovo romanzo. i •__________■ • ^Sfx^^^^^^^ stru"u'a che riesce fin° m Ca qiUCSti racconti)>Jl vecchio assume, per la sua stessa ^SSj^^ defe' Undlsta«o critico verso le ideologic dell'accelcraz.one della v tal ta m,Wcitato. ****** & 'dentj"Ptf che avevano la*t!^toUm&&^ Gran parte dei raeconti ripresi, progettati, portati a termine o lasciati inter-rotti nel nuovo fervore creativo seguito alla Coscienza dt Zeno, ruotano attorno al tema della vecchiaia, indagando il suo difflcile rapporto con la giovinezza, con i ricordi e con il presente, l'incidenza che su di essa continuano ad avere i desideri, il valore che nella vecchiaia possono assumere la pratica della scrittu-ra e l'indagine su di sé. Per chi aveva intitolato Senilitá il romanzo dell'av-ventura amorosa di un trentacinquenne, la vecchiaia e la propria personale esperienza di vecchio arrivano a riassumere in sé i piú contraddittori aspetti della vita, rivelano il senso piú vero della condizione dell'uomo. E in questi raeconti é possibile rawisare «un continuo scambio di ruoli tra vecchiaia, inetti tudine e scrittura. Se ľindividuo sveviano e ľinetto a vivere, il vecchio é l'indi-viduo per eccellenza, l'uomo minacciato ed estromesso dalla vita, dalľingra-naggio sociale dell'esclusione che fa di ognuno un vinto. Invecchiare diviene simbolo del soprawivere» (C. Magris). Questi raeconti propongono cosi un'indagine disincantata sulle infinite sfasature che si presentano nel corsodel-la vita, sullo scontru tra energia e inerzia, tra forza inestinguibile del desideno e realtä della decadenza fisica, sui vari modi in cui le illusioni e gli autoinganni agiscono sui vecchi e sui giovani: il punto di vista del narratore é quello di chi considera le cose « col senno di poi», eppure continua a partccipam. La scrittura senUe é come un'operazione di«igiene», di« raccoglimento», di controi-10 propri limiti, di ostimta difesa del proprio vivere. Nei suoi légami co Pásalo, che pure egli deforma nelľatto stesso di confrontarlo col prcscn^neJ »Ptavvivere e trasformarsi dei propri desideri, conviyono oppost.^a eggm_ ^nt, di difesa e di attaeco: nel rivendicare la dignitä del proprio passtes che di un m°ndo distrutto dalla guerra (la cui eco s, ««JP«^ Gli Ultimi raeconti II tema della vecchiaia I c Nl.is.miri' della vita Fra difesa e attaeco '"Oxjcrivcre mam nsultato, Svevo non ha bisogno di una p« ajair»«u^^i-stica; anche que\ momenti in cui Ü suo italiano puö sernbra tonalitä * retto 0 comunque lontano da ogni equilibrio formale, da og » , ^teS^Zý* cale»,hanno Vessenziale funzione dt gattBDOS 'nTOPP^^la^a^r^0;t t viaziünj, i giochi imprevedibüidel suo personaggio. Lo s^lS-r7^plo^se,.} if ' uxiealta proprio nella sua Aisinvokuta. riegli scatti e nelle trau sC st^^o sy.a sintassi, nel modo con cui essa interroga e mette in quest st0 pr°$Jc& cui scompone e ricompone i propri piani (.significativi sono . Sid" gli echi interní, le corrispondenze e le ripetizioni di nar^t^ trovJr8'3 «iovanUe, che avevano imperversato fin dall'iniziou.....^ aVano frenetica e brutale risoluzione nel trionfo del fascismo ImpKto- stessoesistereeresistere strada ^8ni ,affermazione di valore, in ogni sistema etico, riesca semprea d> sé un keSlderi°; d'311" parte, la solitudine della sua coscienza s . "* un bisnnr.^ j: _ : ,. rt___«^r>ri(inerla farsi scop'redentro , . ^-6'iuicativi sono a quesio - "Petizioni di parole e di frasi). Si« - eia giovanüe, che avevano i avano una frenetica e brutale ris~--------- - , su0 so smascheratore di illusioni, il vecchio mostr. c«rne in ogni affermazione di valore imp°ten da Q desiderio; d'altra parte, la sojtudine ^w per U sua imp- »e un bisogno di comunieazione e di arten , iovanl. ^ « Presume piü autentico di queUo presente * ^ ^ ^ ^ ü«a burl* riuscita, scritto nel v& ^^'cbe'^P^J^^ vecchio letterato, Mario SamigU, povero impjj^ fa crcdcre che un 50 un romanzo in giovinezza e a cui un cono» U solitudine e gli aitetti VtuburU nmatt 196 Epocaio Guerre e fascismo (1910-1943) co sia interessato a comprare, in cambio di una cifra esorbitante i A ■ ■ duzione. Le conseguenze della guerra trasformano imprwedibílm~l,l|ptr'4''» un guadagno economico per il beffato: nel corso del racconto si UtontZ j ^ «1 pre piú nettamente l'opposizione tra l'uso pubblico, istituzionale com la letteratura la cui il Samigli si illudc di poter accedere) e una "íwteraT^'''' ga », privata e igienica, destinata alia « correzione » della giornata del w "h"^ sono esempio aJcune delicate favolc di animali serine man mano dal pn ■ Ľincompiuto Corto viaggio sentimentale, la cui prima traccia risale foľyftóľ'*' anni del «silenzio» di Svevo, si snoda con fratturc c pause, seguendo il ôw jí un viaggio in třeno di un vecehio signore, il signor Aghios, da Miláno a Tricwľdí: passato riemergono i ricordi, che vengono messi a confronto con la vita del proer te, in un intreccio di autogiustificazioni, di eautele e di attenzioni nei riguardidak altri viaggiatori I ma alia fine cgli viene derubato proprio dal giovanc al cui dnara ha přesuto attenzione). In Vino generoso, ľeffetto del vino provoca in unvecdá un sogno inquietante, che gli svela la zona d'ombra nascosta sotto la sua traoqiA .'ecchuu posizione di felice padre di famiglia. La novella del buon vecehio e della btlkjir,-Mmbi nulla isulla cui sistemazione definitiva l'autore era »"<<.*•• ventura di un vecehio e ricrn w~~- ''I VUfgfl, ttmtntiU '^•itaJoS^ ?roposito di« raccogJimento », sostenuto daJJW«,„ j jtopko in cui turn senveranno e in cui Ja v vita' ™°**4l un mondn «otrionfodella letteratura e trioofo di un.Ä^'^w... jE* . ŕjnzioMdi sopravvivenza e di controJJo deiToriiaS "T™»' che hi u* -vima misura dl i£?ienr- mi ztt,.„a~.- _ «""'Ismo: «In ^rri,.^.,.. '97 — ~k»iexteratunzzata/. Mann* r , .otnonfo della letteratura e trionfo di una letteratura * minima, cht Ĺ Z ^nzione di soprawivenza e di controlJo delľorganismo: «lo scrivere šaľa o~ «SSľ K una misura di igiene cui attenderó ogni sera poco prima di prendere iJ duT ynte». Collocandosi in una sorta di «tempo ultimo», senza preseme né hitu to, Zeno sembra ora aver raggiunto una condizione di quiete sempre pronta pero ad agitarsi e a mettersi in discussione. In termini piú drammatici ehe nel n«*i». ito egli si trova ora ad affrontare il problema del tempo: ľintreccio tra nav ddW* :presenteédivenuto piú inestrirakiU ~---• -------TI--- -----„t. awenire dei ricordi, seritto nel '25, nim ricerudeUr™''""' autob,°grafici, il viaggio in Germania di un personaggioü u »""< ' altro framm(-n,n^ PaSSat°' ?d lm^,i dove ha "ssuto ľadolescenza coUegiak. U ' vicinarsi aHa ml .Wur/ť' forse uno deKli uhimi testí scritti da Svevo, segue'* vigorosa la víT ' ° StCSS° P««Mggío: in pagine sostenute da una K*** fronto con la ľ,a!ľneV'StarCOnsumarsi- ''«perienza del passato viene messa a forza del Pr^ri?1r0SSlma flne, In preparazionealia mone íl vecch»s«* di SSHSÄľ* CO" 13 m0ßlie' řatto di consuetudine, di «án**& cui seopre dľnin 3 ,nC,0nosce tutto i] suo affe"° Per lei nel momemo**-"on rSerlo esplidtó fÍ"° " f°nd°' di esser* definitivamente co^» PrimiÍľrLt^f-'I3 é al centro anch* d. altri material! framm^ j vecchioP Sah cľ ^ 3 2600 Cosini> s"Uo svo,8ersi ^ Ü * P°«atoaterm 'i íľŽľ?**00 dovuto condurre a un quarto W***V r^ria, disnonikíC ľ'56 a,ľrebbe P'esentato una struttura piu «P^^r U vecehiaia „Ts „' d' qUella ddJa ««sä G»a«iw *Z«* (Pr0£^ ec«llenza eteíôpľ raPP°rt0 con la ""™e, si presenta come la cond* ^ PUÖ in alcun JEŠ S°Spesa- aP<™ verso una frattura che per Jj ^ ment> ehe sono sľaľiľn**.V1Sta come un* « conclusion »)- S> tra"licKf, canoall'iniziokl'"i ,°lati U"^/ra//0)Le confession i del veg ul0ň( g^ibilisfasature frľ"0 ora attraverso nuovi ostacoI-1^ S? 3 Una 0Per^ione dľ Una Pane di řort^ effetto comico **««%l0 de ^»"giovannnento» che Zeno avrebbe ^> n^^«e,cfr. 10.5.1a) Questascritruratc^ ----wmuhc ai quiete, sempre pronta pero ad agitarsi e a mettersi in discussione. In termini piú drammatici che nel r. p passato egli si trova ora ad affrontare il problema del tempo: ľintreccio tra pas- >). I suo, ncordi, ů nesso tra i destden ddpJ^X' ^ripropors, impossible nel presente, creanc, una sorta di sfondamentoMo xwodé salotto borghese edel tempo; teatrale, in tre scene disogni poste aSa fje di ciascun atto in cui 1 impossible condizione di «vecchio giovine» ú pokM «n fantasie di potenza assoluta, in un inquietante e minaccioso ribaltar-si dei rapporti, in un bisogno di afifetto e insieme di distmzione. Nel finale il Lafctafc vecchio approda comunque a un nnsavimento, riconoscendo i propri limki di í fante all'appressarsi della morte: egli afferma la necessity di una razionale e «^P0«' igienica distinzione tra realtä e sogno, tra possibilitä e desiderio, tra mondo dei vecchi e mondo dei giovani; ma questa distinzione resta dittküe e ambigua, la-scia sempre delle sfasature, delle irregolaritä, che occorre rassegnarsi a tenere in sospeso (e in questa battuta sembra di scorgere un 'ultima dehnizione svevia-na della vita e del personaggio: «Dico che tutto ě hiori posto. Ma poi ci si abi- "/MT>f> a Dosto si fosse»). "^Lascomposizione di Svevo. Svevo opera una sua originalissima scomposizione del personaggio e dei Porto ^ modelli narrativi, esprimendo la condizione moderna dell «uomo senza quanta*, di una vita borghese che ha perduto ogni centro e appare mviluppata in un fascio eterogeneo di errori, di intoppi, di deviazioni. La sua P/ospetm1 rau1 -"Iraente critica verso le illusioni della vita sociále, verso la — 1-------W, fl nessuna rivendicazione della sacraiita • ■n- —„ A\ oran parte malattiř ' 8iov>"«za vadentiT010 L,lovann' Chierici, neUa sua viua ^durisrive'-popokta da famiiiari e da servitori ^PerTeT man?nette- si Ias™ sottoporre aU'operazion«\ M "ÄST— Í eSSa una buona dos* di energia g,°Vaineä «*V di edesTde • mevitabilmente verso Ü passato della sua gP*»* % qJ^, . Lintia e presentPdÄ*^ e sfu^iti. la cui immagine egli sovran* sUl ,, stes Í Cto si^. Pur rtt de?lderabUe cameriera Rita. Mantenendos^ 0J£ ^ j. ■ nmanendo Dronto ad aí,0redire. patetico e ridj2S* qu^J a nessuna rivenaí.£rŕpn7a_di gran parte >ndo moderno, non lo porta pero a nes ^ g difle«^^ g negaU. -Hane, né del ruolo autonomo deg n assolutizza^ n 0 Wie avanguardie contemporanee, egh ntuU ^ dUa dl centro k ^ ^ vo, ogni traduzione della scomposizione ea lajca> sperirne mae valore assoluto. Egli resta ancorato a una pos ^ e^^J^ mente razionale: la letteratura non »"d»ca p^ aCC di '"s^f^ raPPort>. J «np strumento essenziale di conoscenza, c ^ rtamenf^ a . h s0-"eUe pieghe piú sottili deU'irraztonalita de. c mg ,e ombrejre^^ h trarre alia luce l'oscurita della malama c - • contradüi^- e po.» " * alia radtce stessa del vivere. Da un1»5 °scissione tra ^re^ M>rR1 >no la piú esplicita manifestazione ne a u capaUta a sponta ^ I energia del presente SCO' " Vecchio (con chio ' pronto ad aggredire, patetico -^. .j ittura « ^v'V alcuni tratti che riconducono afloj*^ g se H^c^r ttorno ímedia classical sw»«-— resistibili scatti comici: cor egl. vtve d contrasto tra la propria inerzia carica di P^*10 bdlv^?01310 deUa commedia classica) scatena ^ente mdavolao, pleno di irresistihili scatti comici: comical neame"""llia>> come ° SCr,ttore Svevo), egli rieava ia y. S°elnntea^emitol Carattcre costitutivo dclla modernita; si oppone »pw— ^•Ua , SV|,üpp0 sf °8le e aJJe ideologie che in modi diversi esakano il progres-queíia ia- corrod'^' mostrando proprio Timprevedibilitä degli sviluppi e ^tßin1^ den- l .° con una ironia inesauribile la consistenza dell'm c La Ua e l'irJOClQtk e de,Ja civiltä, affermando con disinvolta eleganza Ia Va Sc0fnposi?i anza deJia posizione stessa dell'uomo nell'universa Voei) aquel]adi p ne messa in atto da Svevo permette di awicinarnc lespe-0 °n'zzon; andd,°- Ma occorre precisare che le radiči triestine di bve-nte "iitteleuropeo proiettano la sua opera verso una dtmensto- jlnalita ui„'uotn° Svcv° e pirand* i;,iťrif cúsosiivlioio 104s moderno U .m i »mcrna.-ion.ilc. spregiudicata. di quella dello scrittor^ n,ass.u pu nu,kin.. . r;uli llť suc onglm Slciliane ^ ahano: la aramu... Jo mojcrn0i con una soťterente kU m pilino tra mou o . . ^ j. rtllt anche per il tatto che egli non tu nut uno *r£ Im eilet tu ile protessionista, e singolarmente aperta e dis^nibik: dor, i v- Cíi ntW con Zeno da ogni possibile mito. nsolvc ogn. sottcren^ ?ni;Íii nel oesTo lesgero del cloirn. Ncgli annt tumultuos. de dopoguerra. írii-i fine delVlmpero austriaco e della sua cultura sovranazionale c 1 mgresso Ji lneteneintaliadel nazionalismoedel tascismo, il triestino Zeno.apparetv temente ai margmi della stoná, insinua un singolare dubhio sulla consisted della horíhesia e della cultura italiana: ancora una volta tuon di posto, si mela in verita in anticipo sul presente. portatore di una - coscten/.a » Ptu moderna c disillusa.