Maria Montessori Maria Montessori nacque a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870. Trascorse infanzia e giovinezza a Roma dove decise d'intraprendere studi scientifici per diventare ingegnere. Ma tale strada era preclusa alle donne. Le fu pero concesso di iscriversi alla facolt`a di medicina e chirurgia dove si laureo nel 1896 con una tesi in psichiatria. Intorno al 1900 comincio un lavoro di ricerca presso il manicomio romano di S. Maria della Piet`a dove, tra gli adulti malati di mente, si trovavano bambini con difficolt`a o con turbe del comportamento. Erano rinchiusi e trattati alla pari degli altri, in stato di grave abbandono affettivo. Generosa ed energica, la Dottoressa Montessori decise di dedicarsi al loro recupero e ottenne, con l'aiuto di materiali adatti, risultati inaspettati. Con calore si batte per i loro diritti nei congressi di quegli anni e al tempo stesso comincio a studiare i bambini normali. Il 6 gennaio 1907 apr`i nel poverissimo quartiere di S. Lorenzo la prima Casa dei Bambini per i piccoli da 3 a 6 anni. Era all'interno di un grande casamento popolare, in Via dei Marsi 58. E' l`i che per la prima volta vide la realt`a del bambino che, non piu mortificato e oppresso, ha "caratteri psichici insospettati". Molti corsero a vedere questa meraviglia: bambini operosi e felici che non hanno bisogno di premi e di castighi per crescere! Da allora le "Case dei Bambini" si moltiplicarono ed ebbero subito un'enorme risonanza proprio per quello che rivelavano: mutamenti positivi nel comportamento individuale, insospettato rispetto per gli altri e per le cose. Nel 1908 si apr`i la prima "Casa dei Bambini" milanese nelle case operaie di Via Solari. Cominciarono a uscire i suoi libri. Il metodo della pedagogia scientifica (1909) e, dopo le prime esperienze, con i bambini da 6 a 10 anni, L'autoeducazione nella scuola elementare (1916) che ebbero un enorme diffusione in Europa e in America. Nel 1913 tenne in Umbria il primo corso per insegnanti. Gli altri che seguirono divenero ben presto internazionali e contribuirono a diffondere il lavoro, l'idea. L'entusiasmo era generale: ovunque, grazie all'ambiente preparato e agli oggetti interessati, si ripeteva il miracolo della concentrazione, della quiete individuale, del livello assai elevato di socializzazione e di scambio. Maria Montessori venne allora invitata in numerosi paesi, riconosciuta come colei che aveva "liberato" il bambino: in America come in Belgio, in Spagna come in Olanda.... un po' ovunque si aprirono scuole e corsi, si tradussero i suoi libri. Nel 1935 Hitler fa chiudere le "Case dei Bambini" e altrettanto decide Mussolini. Nel clima arroventato che precede la seconda guerra mondiale, Maria Montessori preferisce stabilirsi ad Amsterdam e di l`i continua la sua azione quale ambasciatrice del bambino "maestro di pace". Nel 1939 pubblica Il segreto dell'infanzia presso una casa editrice di Bellinzona (Svizzera). Il libro ha pagine bellissime sul neonato e sui primi anni di vita. Quando scoppia la guerra, Maria Montessori si trova in India, inviata a tenere un corso, il primo in Asia. Vi rester`a fino alla fine del conflitto. E' prigioniera degli Inglesi con suo figlio, ma le e consentito di lavorare e di insegnare: e l`i che verificher`a ancora una volta che la realt`a del bambino non conosce confini, ne differenza di razze. Frutto dell'esperienza indiana sono: La mente del bambino, La formazione dell'uomo e altri scritti. Quando la guerra finisce, torna in Europa ed e accolta con onore ovunque. In Italia e ricevuta sollennemente in Parlamento. Ma non era donna che amasse l'esteriorit`a delle cose. Anzi diceva con una punta d'ironia: "Io vi indico il bambino, la sua ricchezza interiore e voi non lo vedete. Preferite guardare il mio dito che lo indica, ammirarlo, dire che e bello!..." Arguta e semplice di modi, era ben consapevole della portata rivoluzionaria della sua opera, instancabile nel diffondere, incontrare, insegnare con quel suo modo vivo e penetrante. La sua genialit`a fu proprio nel cogliere e nel valorizzare cio che da sempre e sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno vede. La sua vita si concluse il 6 maggio 1952 a Noordwijk in Olanda, vicino al Mare del Nord. Achille Campanile Achille Campanile nasce a Roma il 28 Settembre 1899. Nonostante alcune biografie, anche significative ed importanti, gli assegnino come anno di nascita il 1900, la data del 1899 e certa come provano diversi documenti ufficiali. E non e escluso che fosse sua la civetteria di togliersi o aggiungersi un anno. Comincio a scrivere giovanissimo. Gli inizi col giornalismo alla Tribuna e all'Idea Nazionale e poi al Travaso, in pieno fascismo. Ma anche il teatro con le prime Tragedie in due battute, in cui prevale il gusto per i giochi di parole ed un clima surreale. Lodi appassionate e critiche feroci accompagnarono le prime rappresentazioni di L'amore fa fare questo e altro nel 1930. Infine i romanzi come mezzo di raccontare superiore a tutti gli altri, da Ma che cosa e quest'amore a Chiarastella, da La moglie ingenua e il marito malato fino a L'eroe, oltre a numerose raccolte di racconti. Molti prima di essere pubblicati apparvero sulle colonne dei piu importanti quotidiani come La Stampa, la Gazzetta del Popolo, Milano Sera. Vinse due volte il Premio Viareggio, nel 1933 con Cantilena all'angolo della strada e quaranta anni piu tardi con Manuale di conversazione. Campanile era un lavoratore instancabile, a volte fino a notte tarda. Scriveva a penna, sviluppando gli appunti che prendeva su carte di ogni dimensione, persino sui biglietti del tram, e di cui erano zeppe le tasche dei suoi vestiti. Visse tra Roma e Milano fino a trasferire, negli ultimi anni, la sua residenza a Lariano nei pressi di Velletri, per accontentare la moglie Pinuccia e il figlio Gaetano. Qui abbandona il monocolo e gli abiti eleganti, si fa crescere una barba lunga e fluente ed assume l'aspetto di un vecchio patriarca. Continua a scrivere tanto da riempire gli scaffali del suo studio di racconti, romanzi ed opere inediti. La sua conquista del territorio degli autentici valori letterari, che oggi gli sono ampiamente riconosciuti, e stata lenta; anche perché egli e stato un uomo appartato, "fuori della mischia", non preoccupato di entrare nella cronaca letteraria spicciola. E' morto a Lariano il 4 gennaio 1977, lasciandoci come testamento, oltre alle sue numerose opere, il segno dell'immortalit`a del riso. Emanuele Luzzati Emanuele Luzzati nasce a Genova il 3 giugno 1921. Studia e si diploma a Losanna all'Ecole des beaux Arts. Pittore, decoratore, illustratore, ceramista, si dedica alle scene e ai costumi teatrali e, piu tardi insieme a Giulio Gianini, alla realizzazione di film a disegni animati. Ha realizzato piu di quattrocento scenografie per Prosa, Lirica e Danza nei principali teatri italiani e stranieri. Ha illustrato molti libri dedicati all'infanzia. Ha eseguito pannelli, sbalzi ed arazzi sulle navi Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Ausonia e Marco Polo. Dal 1981 al 1984 una sua mostra, intitolata Il sipario magico, allestita dall'Universit`a di Roma, ha girato in Italia e all'estero. Ha esposto alla Biennale di Venezia del 1972, nella sezione grafica sperimentale. Illustra nel 1988 il volume Le fiabe scelte dei fratelli Grimm nell'edizione fuori commercio della Societ`a Olivetti. Nel marzo 1990 si inaugurano a Reggio Emilia, Cavriago, Sant'Ilario e Montecchio quattro sezioni di una grande mostra dedicata all'opera complessiva di Luzzati, Luzzati fa parte dell'AGI (Alliance Graphique Internationale) e dell'Academy avendo ottenuto due nominations all'Oscar per i suoi film d'animazione "La Gazza Ladra" e "Il flauto magico". Nel 1989 illustra Candido di Voltaire per le Edizioni Nuages. Nel 1992 gli viene conferita dall'Universit`a di Genova la laurea honoris causa in Architettura. Nel 1993 l'Unione dei Teatri d'Europa organizza la mostra Emanuele Luzzati scenografo che viene allestita, come prima sede, presso il Centro George Pompiou di Parigi. Nel novembre 1995 riceve il Premio Ubu per la migliore scenografia dell'anno, conferitogli per NEL CAMPO DEI MIRACOLI O IL SOGNO DI PINOCCHIO prodotto dal Teatro della Tosse di cui e fondatore con Tonino Conte e Aldo Trionfo e attualmente, direttore artistico con Tonino Conte. Nel 1997 gli viene dedicata la mostra Emanuele Luzzati dalla scenografia all'illustrazione a Palazzo Ducale a Genova e a Venezia viene allestita nel ghetto ebraico la mostra Il mondo ebraico di Emanuele Luzzati. Nello stesso anno realizza per il Comune di Torino il presepe in piazza Carlo Felice, in cui le figure sante tradizionali si mescolano a personaggi delle fiabe. Nel 1998 progetta e realizza a Santa Margherita il Parco del Flauto Magico, parco giochi per bambini ispirato alla celebre opera di Mozart. Sempre nel 1998 a Strasburgo la mostra Luzzati illustratore. Nel 1999 il Comune di Orvieto, nell'ambito dell'iniziativa adotta un film, ha adottato e restaurato il film d'animazione Trilogia Rossiniana e il Comune di Genova, in occasione del 77esimo compleanno dell'artista festeggiato a Genova al Teatro Carlo Felice, ha regalato a Luzzati il restauro del film il Flauto Magico.