MED 43 IJ – NATALE Il Natale si festeggia il 25 dicembre ed è la festa più importante in Italia. Con il Natale si celebra la nascita di Gesù bambino. Le famiglie si riuniscono, cucinano molte cose da mangiare, giocano e si scambiano i regali. I bambini aspettano la mattina di Natale per vedere se Babbo Natale, un vecchio con la barba che viaggia in slitta, abbia portato quello che loro hanno scritto nelle letterine. Questo è un bel periodo per i bambini anche perché le scuole rimangono chiuse, in genere, dal 23 dicembre al 6 gennaio. In questo periodo c’è chi parte per la montagna, per andare a sciare sulle Alpi. Si dice che partono per la settimana bianca. Il giorno prima di Natale è chiamato Vigilia e la cena della vigilia è una delle più importanti e prende il nome di “cenone”. I negozi chiudono prima nel giorno della vigilia mentre tutto resta chiuso i giorni 25-26 dicembre. Per il cenone o cena della vigilia e per quello natalizio, in Italia si cucina moltissimo, soprattutto pesce. Durante tutto il periodo natalizio, si preparano o si comprano dolci particolari, come il panettone, il pandoro o il torrone, e la casa viene decorata. L’albero viene preparato, di solito, l’8 dicembre che è la festa dell’ Immacolata Concezione. Insieme all’albero spesso viene fatto anche il presepe che è la rappresentazione della natività di Gesù con piccole sculture. Il 26 dicembre, il giorno dopo Natale, è chiamato Santo Stefano. La sera di Santo Stefano spesso si mangia tutto quello che è rimasto delle due cene precedenti. Sempre nel periodo natalizio cade la festa per il nuovo anno, il Capodanno. Il 31 dicembre, giorno di San Silvestro, si esce o ci si riunisce per il cenone dell’ultimo giorno dell’anno. I negozi chiudono prima. Quando arriva la mezzanotte si beve lo spumante. La fine delle feste di Natale è il 6 gennaio, l’Epifania, cioè il giorno in cui, per i cristiani, i tre re Magi vedono Gesù e lo riconoscono come loro Dio. Il 6 gennaio è particolarmente importante per i bambini perché la tradizione dice che una vecchia signora, la Befana, voli di casa in casa per riempire le calze dei bambini buoni con tante caramelle. Per quelli cattivi invece c’è il carbone! Si dice che l’Epifania tutte feste porta via! DOMANDE 1- Quali sono le principali feste italiane? 2- Qual è la vostra festa preferita? 3- Come trascorrete le feste di Natale? 4- Cosa offrite da mangiare e da bere ai vostri ospiti per Natale? Usate le seguenti espressioni: Aspettare la vigilia di Natale, preparare l’albero di Natale e la cena o il pranzo natalizio, fare o ricevere i regali di Natale, trascorrere le vacanze natalizie a casa, con amici, in montagna, fuori città…. ESERCIZIO: Mettete le preposizioni corrette Il Natale si festeggia il 25 dicembre ed è la festa più importante in Italia. ….. il Natale si celebra la nascita di Gesù bambino. Le famiglie si riuniscono, cucinano molte cose ……. mangiare, giocano e si scambiano i regali. I bambini aspettano la mattina di Natale ….. vedere se Babbo Natale, un vecchio ….. la barba che viaggia ….. slitta, abbia portato quello che loro hanno scritto …… letterine. Questo è un bel periodo …… i bambini anche perché le scuole rimangono chiuse, ….. genere, ….. 23 dicembre ….. 6 gennaio. In questo periodo c’è chi parte …. la montagna, …. andare … sciare sulle Alpi. Si dice che partono ….. .la settimana bianca. Il giorno prima di Natale è chiamato Vigilia e la cena ……. vigilia è una delle più importanti e prende il nome di “cenone”. I negozi chiudono prima …… giorno della vigilia mentre tutto resta chiuso i giorni 25-26 dicembre. LE TRADIZIONI DI NATALE ! Il Natale è una festa gioiosa, dell’abbondanza e quindi, in Italia, è un momento in cui si cucina e si mangia tanto. Il cenone di Natale tipico nella regione Lazio (Roma): Per la vigilia la tradizione laziale privilegia un fritto misto di verdure (broccoli e carciofi) e baccalá fritto, il capitone (anguilla). Per il giorno di Natale: abbacchio (agnello giovane) al forno con patate e cappelletti (tortellini) in brodo, bollito misto (carne) e tacchino ripieno. Dolce: panpepato e pangiallo (frutta secca e canditi con farina, miele e cioccolato). Dolci italiani del Natale: – Pandoro: E’ nato a Verona. La pasta è soffice e profuma di vaniglia. nel 1894 Domenico Melegatti ha brevettato questo dolce a forma a tronco di cono con l’idea di una stella. – Panettone: è un dolce tipico milanese. La pasta morbida è farcita con frutta candita, scorzette di arancio e cedro, e uvetta. – Torrone: è un altro dolce forse di origine cremonese. Il dolce è fatto con l’albume dell’uovo, miele, mandorle, noci, arachidi o nocciole, ricoperto da due ostie. – Mustaccioli : sono dolci della tradizione napoletana. Sono formati da una pasta morbida dal sapore di miele e frutta candita e sono coperti da cioccolata – Ricciarelli: sono dolci senesi. Sono fatti con una pasta simile al marzapane che viene mescolata alla vaniglia e cotta in forno. Hanno la forma di un chicco di riso e sono coperti da zucchero a velo. – Panforte: è un dolce tipico della Toscana. La base è quella del pane a cui vengono aggiunti pezzi di arancia, cedro, mandorle e viene coperto dallo zucchero vanigliato. – Struffoli: sono dolce napoletani. Sono delle palline di pasta fritte nell’olio, immerse nel miele caldo, poi mischiate a pezzetti di cedro e altra frutta candita, pezzi di zucchero e confettini colorati. – Panpepato: è un dolce tipico di varie regioni, da Ferrara a Terni, da Rieti a Frosinone. E’ un composto di mandorle, nocciole, pinoli, pepe, cannella, noce moscata, canditi, buccia di arance.. RIPASSO APPROFONDIMENTI: I VARI SIGNIFICATI DEI VERBI METTERE E METTERSI : • mettere il libro nella borsa: “ora metto il libro nella borsa”. • mettere la macchina nel parcheggio: “tra poco metto la macchina nel parcheggio”. • mettersi il vestito e il cappotto più bello: “ora mi metto il vestito più bello che ho per te”. • mettersi in testa il casco della bicicletta: “devo mettermi il casco della bicicletta”. • mettersi d’accordo su qualcosa:”vogliamo metterci d’accordo sul programma della gita”. • mettersi in affari insieme: “se mi metto in affari con il mio socio, apro subito un negozio”. • mettere a posto o in ordine: “domani metterò in ordine la mia camera da letto”. • mettere, sinonimo di inserire: “metti negli spazi vuoti le parole mancanti dell’esercizio”. • mettere giudizio, simile a: mettere la testa a posto: “ora ho messo giudizio e voglio frequentare le lezioni e finire l’università”; “se metto la testa a posto, finirò l’università”. • mettere al mondo significa generare, partorire: “mettere al mondo un figlio è una grande responsabilità, ma anche una grande gioia”. • mettere a frutto significa utilizzare qualcosa in modo proficuo: “durante la mia vacanza in Inghilterra ho messo a frutto la mia conoscenza dell’inglese e ho fatto amicizia”. • mettere a nudo significa rivelare tutti gli aspetti di una situazione: “vorrei fare chiarezza e mettere a nudo tutti gli aspetti del nostro rapporto d’amicizia”. • mettere alla porta significa allontanare qualcuno, licenziare qualcuno in modo brusco: “lo sai che vogliono mettermi alla porta da un giorno all’altro dopo dieci anni di lavoro”. • mettere al corrente significa informare, aggiornare: “domani ti metterò al corrente degli sviluppi della situazione”. • mettere alle strette significa costringere qualcuno in una situazione difficile, costringere qualcuno a fare qualcosa che voleva evitare: “ho messo alle strette il mio ragazzo e l’ho costretto ad accompagnarmi alla festa”. • mettere in pratica significa attuare : “cercherò di mettere in pratica i tuoi consigli”. • mettersi il cuore in pace significa rassegnarsi: “ormai mi sono messo il cuore in pace, sono sicuro che non avrò quel lavoro”. • mettere il dito nella piaga significa infierire su una situazione già difficile, toccare un argomento delicato, che rinnova la sofferenza di qualcuno: “non mettere il dito nella piaga, sto soffrendo già abbastanza e non voglio sapere altro”. • mettere i bastoni tra le ruote a qualcuno significa intralciare, contrastare l’attività di qualcuno: “vogliono mettermi i bastoni tra le ruote e impedirmi di fare bene il mio lavoro!”. • mettersi in testa qualcosa significa decidere di fare qualcosa con fermezza: “se mi metto in testa una cosa faccio di tutto per ottenerla!”. IL VERBO GIURARE: giurare su una persona giurare su Dio giurare il vero sui propri figli e sulla propria moglie giurare il falso sui propri figli il giuramento del Presidente della Repubblica il giuramento alla Patria del soldato il giuramento del testimone davanti al giudice in Tribunale Separate i sostantivi: alcuni sono al singolare, altri al plurale. Mettete il corrispettivo al singolare o al plurale, quando è possibile, e create una frase come esempio. Esempio: la mano – le mani. Frase: La donna deve mettere la mano nella Bocca della Verità. 1-leggenda : 2- migliaio 3- maniglia 4- mamma 5- bocca 6- braccia 7- labbra 8- ossa 9- uova 10- mura 11- dozzina 12-ventina 13- folla 14- paia di jeans 15- panorama 16- pigiama 17- risa (risata) 18- burla (scherzo) Frasi idiomatiche: abbinate le frasi di destra con quelle di sinistra secondo il senso 1-Farsi in quattro …………………………………………..A- Rimproverare qualcuno 2-Dare i numeri…………………………………………… B- Riflettere prima di parlare 3-Contare fino a dieci………………………………………C-Delirare, dire cose insensate 4-Dirmene quattro………………………………………….D-Impegnarsi tanto per qualcosa