Plut. 76.63 c. 12rv [V] Delle trestizie si legie inn Alesandro che, quando i·re Alesandro fu morto, li suoi baroni[1] il misono inn una chassa d’oro, e quando andò a soterarsi, molti filosafi gli andarono drietro alla chassa piangnendo. E Gulicho disse: «Questi è quello che singnoregiava la tera da·levante e ’l ponente, e ora in due pasi si chontiene». Barbalichio[2] disse: «Alesandro dir potea a ciaschuno, e veruno ardiva di dire a lui; ora ardiscie ciaschuno a parlare, perch’egli non può dire». Dalfino disse: «Chi non[n]e vedeva[3] Alesandro temeva di lui; ora chi llo vede no llo teme niente». Altimano dise: «Alesandro rinsonava gli uomini e ora è rinsonato da loro». Prisciano disse: «Niuna chosa durò mai dinanzi ad Alesandro, e ora nonn è potutto durare alla morte». Drusiano disse: «O morte ispaventosa, onde ti vene tanto ardire di chontastare a cholui a chui il mondo non poteva chontastare?». Bernicho disse: «O senno ischurato[4]! O gustizia abasata! O chortesia dischaciata! O allegreza discipata! O prodeza infughata! O gientileza distruta! Che farà la provincia da poi ch’è morto lo re Alesandro? Adunque chi non pianse || mai, debe piangnere». E alora chominciò tutta la giente a piangnere, e fu fatto il magiore lamento che mai fuse fatto al mondo. [V. Paxe] Capitolo .xj. ove tratta dela virtù della paccie. Paccie sechondo santo Aghostino si ène purità di mente, senpricità di chuore, riposamento d’animo, leghame d’amore e chonpangnia di charità. E puosi apropriare la pacie al chastoro. Il quale sa per natura la chaciagione perché gli uomini il chaciano, e sì ène per gli suoi choglioni, che sono buoni a cierte medicine. E se il chastoro vede a la chaccia ch’egli sia perseghuitato tanto ch’egli non posa ischanpare per niuno modo, sì si piglia i granegli choi denti e tagliagli via, aciò che i chaciatori i·lascino andare in pacie. Isaia perfeta disse: «Le malvagie persone non potranno mai avere paccie». Santo Isiderio disse: «L’uomo ch’è in pacie trae sichura vita né mai può avere pocho». Ba(r)balicho disse: «La pacie ène sopra tutte le richeze e grandeze del mondo». Pilato disse: «Abbi pace cho’ le virtù, e cho’ vizi abbi ghuera». ________________________________ [1] baroni] b|baroni [2] Barbalichio] con r aggiunta in interlineo. [3] nonne vedeva] nonve vedeva con l’ultima v corretta su un precedente tt . [4] ischurato] o ischurato