I tecnici Nasa mostrano la prima immagine in 3D PASADENA (California) - La sonda Spirit, atterrata ieri su Marte, sta facendo egregiamente il suo lavoro. La Nasa ha ricevuto le prime immagini della superficie marziana e le ha mostrate nella versione 3D. E si tratta di immagini di una nitidezza senza precedenti. Spirit e la sua sonda gemella Opportunity, che scendera su Marte il 24 gennaio, devono consentire di stabilire se il pianeta abbia mai ospitato (o potuto ospitare) la vita, almeno nelle forme che noi conosciamo. Gli scienziati giudicano molto buona la qualita delle immagini e hanno oggi fornito ulteriori notizie positive sull'andamento della missione: gli strumenti della sonda funzionano tutti. Il dispiegamento della principale antenna rice-trasmittente del robot sul suolo marziano consente di ridurre a soli nove minuti il tempo necessario per le comunicazioni fra Marte ed il Jet Propulsion Laboratory (JPL) dell'ente aero-spaziale statunitense a Pasadena, rispetto alle ore che sarebbero state necessarie se fosse stato mantenuto il sistema di comunicazione tramite i due moduli che orbitano attorno al "pianeta rosso". Fra le foto scattate da Spirit e mostrate ai giornalisti, ce ne sono una del sole (la stella del nostro sistema solare vi appare molto piu piccola che se vista dalla Terra), e una della superficie marziana. I tecnici della Nasa si sono ora messi al lavoro per confezionare un'immagine senza precedenti del panorama a 360 gradi attorno al robot, sulla piana rocciosa del cratere Gusev, una quindicina di gradi a sud dall'equatore di Marte: si tratta di mettere insieme come in un mosaico l'immagine a spicchi delle fotografie scattate tutto attorno dal braccio telescopico sollevato piu in alto possibile, per allargare l'orizzonte. I saldi invernali ROMA - Come ogni anno, finite le feste arrivano i saldi invernali. Da dopo l'Epifania parte la grande corsa all'affare. Un'occasione per i consumatori di acquistare a prezzi piu bassi in una fase in cui il costo della vita continua ad aumentare. E un'occasione per i commercianti per risollevare una stagione ancora una volta deludente. Le prime citt`a a dare il via ai saldi saranno, il 7 gennaio, Milano, Napoli, Firenze, Venezia. Seguiranno il giorno successivo Genova e Cagliari, il 10 sar`a la volta di Roma, Torino e Palermo, il 15 di Bari e il 17 di Bologna. Prezzi scontati nei negozi, specie d'abbigliamento, per alcune settimane durante le quali i commercianti puntano a incrementare le vendite. E i consumatori ad acquistare capi che magari solo pochi giorni prima avevano prezzi inavvicinabili. Interessanti quei prodotti che sono suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo perché passano di moda o perché hanno carattere stagionale. Specifiche leggi regionali li individuano nei generi di vestiario, negli accessori di abbigliamento, nelle calzature, ma anche negli articoli di pelletteria, sportivi, di elettronica. E scontati si possono trovare anche confezioni e prodotti tipici natalizi al termine del periodo di festa. Le condizioni favorevoli di acquisto devono essere reali ed effettive. Pertanto, i prodotti dovranno indicare in modo chiaro e ben leggibile il prezzo di vendita al pubblico. In vetrina il cartellino dovr`a indicare quello originario, la percentuale di sconto e il prezzo scontato. Come gi`a in passato, le associazioni dei consumatori hanno dato le loro indicazioni. L'Aduc ha messo a punto una sorta di decalogo. Prima dell'avvio dei saldi - e il suggerimento - non fare gli acquisti se non quelli indispensabili. Sarebbe opportuno individuare il prodotto che potrebbe interessare, segnarsi il prezzo, per poi verificare che il ribasso sia reale. Non lasciarsi, poi, ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale perché nessuno regala niente. Diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie o in tutti colori: e probabile che sia merce immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato. Diffidare anche da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o con il bancomat. L'Aduc mette in guardia anche da quei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non si cambia", perché esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perché difettosa. Discorso diverso, invece, se e stata sbagliata la taglia o semplicemente si e cambiata idea. In tal caso, infatti, si puo fare affidamento solo sulla disponibilit`a del negoziante, mentre non esiste un diritto del consumatore. La Villa Medicea di Careggi Il 7 Giugno del 1417 Giovanni di Bicci dei Medici, padre di Cosimo il Vecchio acquisto da Tommaso Lippi il primo nucleo di una propriet`a che consisteva di un palazzo dotato di corte, loggia, pozzo, cantina, cappella, stalla, colombaia, torri e orto murato. Dopo la morte di Giovanni di Bicci, avvenuta nel 1429, si dovette presentare la necessit`a di eseguire dei lavori di sistemazione della villa, abitata dalle famiglie dei due eredi, i fratelli Cosimo e Lorenzo. E' certamente da collocarsi in questo periodo un primo intervento tradizionalmente attribuito a Michelozzo e i lavori dovettero svolgersi negli anni precedenti il 1440, probabilmente dopo il ritorno di Cosimo dall'esilio del 1434.La grande entit`a delle spese sostenute per i lavori, superiore a quella dell'acquisto nel 1417, fa ritenere che l'intervento dovette essere piuttosto consistente. Certamente esso ebbe come centro generatore il cortile loggiato la cui forma trapezoidale, dovuta al taglio diagonale della strada, risulta abilmente regolarizzata. Il palagio dei Medici dopo i lavori di Michelozzo si presentava come un blocco compatto, con le facciate intonacate in cui si aprivano finestre di misura piu ridotta e di foggia piu semplice rispetto alle attuali, dove il coronamento merlato in aggetto su mensole in pietra fungeva da elemento unificante e caratterizzante del nuovo assetto. Nonostante le similarit`a con le costruzioni del Trebbio e di Cafaggiolo, tuttavia Careggi manteneva un aspetto piu proprio del palagio che della fortezza. A Michelozzo sono da attribuire anche i corpi aggettanti delle due logge ad ovest, opposte ma non di uguale dimensione, che rompono la compattezza della costruzione proiettandosi all'esterno. Proprio accanto al palazzo furono realizzati i locali di servizio, destinati al fattore, ai famigli e alle stalle. Fra l'abitazione dei signori e questi locali fungeva da cerniera un grande cortile rettangolare scoperto. Dopo la morte di Cosimo il Vecchio, avvenuta proprio a Careggi nel 1464, seguita cinque anni dopo da quella del figlio Piero il Gottoso, fu il nipote Lorenzo il Magnifico a diventare il capo della famiglia Medici. Careggi fu una delle residenze preferite di Lorenzo, che amo circondarsi degli amici dell'Accademia Platonica, alcuni dei quali, come Marsilio Ficino, avevano la propria residenza negli immediati dintorni. La villa divenne una delle piu famose di Firenze, il piu importante centro culturale dell'epoca, convegno di, oltre al Ficino gi`a ricordato, Pico della Mirandola, Agnolo Poliziano, Donatello, Michelangelo, etc. Nella villa, dove era anche nato, mor`i nel 1492 Lorenzo e con lui fin`i il periodo di splendore della villa. La villa sub`i alterne vicende, tra cui anche un incendio per opera degli Arrabbiati, finché nel 1534 il Cardinale Giulio dei Medici, la lascio in eredit`a al duca Alessandro. Questi, prima della morte, avvenuta tre anni dopo, incarico il Pontormo ed il Bronzino di decorare la loggetta nell'aggetto posteriore. Passata nel patrimonio del Granduca Cosimo I, discendente di un ramo collaterale, la villa perse l'importanza che aveva avuto per un secolo. Nel 1609 la Villa passo a Don Carlo che, dopo la nomina a cardinale nel 1615, intraprese un ampio progetto di trasformazione degli interni della villa e del giardino per il quale chiamo Giulio Parigi, gi`a impegnato per il giardino di Boboli. Passata alla casa Lorena dopo che questi succedettero nel Granducato ai Medici, la villa venne venduta nel 1779 a Vincenzo Orsi. Questi non ebbe difficolt`a ad affittarla, soprattutto ad inglesi, visto la fortuna che aveva in quegli anni il mito di Lorenzo e dell'Accademia Platonica in ambiente anglosassone. Nella met`a dell'800 la villa fu venduta a F.J.Sloane, nobiluomo inglese, assai noto a Firenze nel suo tempo. Proprio in questo periodo si hanno le ultime importanti modifiche: il prolungamento della facciata di levante con il proseguimento del coronamento merlato Michelozziano fino a comprendere il grande cortile rettangolare aperto che venne ridotto e chiuso per ottenere un bell'atrio quasi quadrato con volte. Nel 1936 il complesso venne venduto all'Arcispedale di S. Maria Nuova ed oggi e in uso alla ASL.