I complimenti del ministro dell'Interno Pisanu all'operazione "Nel 2005 rapine diminuite del 18% grazie a legge antimafia" In manette banda di albanesi erano i predatori delle ville In un'altra operazione, ad Asti, sequestrati beni per 3,5 milioni 42 ordini di custodia, quasi tutti a carico di nomadi sinti ROMA - Vasta operazione della Polizia di Milano, Firenze e Pavia nelle prime ore della mattinata contro un'articolata organizzazione criminale che ha messo a segno piu di 10 rapine cruente dall'inizio di gennaio ad oggi. L'operazione a cui prendono parte 300 uomini, e ancora in corso, e finora ha portato al fermo di 9 cittadini albanesi legati tra loro da vincoli di parentela. Le accuse sono rapina, ricettazione, detenzione illegale di armi ed altri gravi reati. In tutti i casi si tratta di rapine eseguite all'interno di ville di privati, come nel caso dell'irruzione in casa di uno dei proprietari della Sammontana, il 12 febbraio ad Empoli. Gli investigatori fiorentini hanno anche recuperato due pistole, una delle quali sarebbe stata portata via da una villetta in Versilia, a Tonfano, dove il 4 marzo scorso si e verificata una rapina. La banda e sospettata di essere coinvolta anche nelle rapine avvenute il 5 marzo in una villa a Tavarnelle e il 17 febbraio all'Olmo, nel comune di Fiesole. Il sindaco di Firenze ha espresso il suo "ringraziamento alle forze di polizia" per l'operazione. Definiti un gruppo di "veri e propri predoni", i ladri avevano l'abitudine di incontrarsi verso sera nella periferia di Milano per organizzare e pianificare le rapine da mettere a segno. I colpi venivano eseguiti sotto la minaccia di pistole, cacciaviti e chiavi inglesi terrorizzando le famiglie sorprese, quasi sempre, mentre erano riunite per la cena. Gli albanesi picchiavano sistematicamente le loro vittime, e dopo aver razziato il possibile, si facevano consegnare le chiavi delle auto dei padroni di casa, spesso di grossa cilindrata, che talvolta venivano utilizzati per rapine successive. "Si tratta di un'operazione importante che incide pesantemente sul fenomeno delle rapine in villa - dice il questore di Milano Paolo Scarpis - il contrasto alla criminalit`a esiste". L'operazione delle Squadre Mobili di Milano e Firenze e il prosieguo di un'indagine che tra la fine del 2004 e il 2005 e che aveva portato all'arresto di oltre 30 cittadini albanesi. Il Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, stamane si e congratulato con il generale Luciano Gottardo, comandante generale dell'Arma, "per l'odierna, brillante operazione". "L'applicazione della normativa antimafia anche alle organizzazioni criminali dei nomadi e degli altri gruppi stranieri -ha aggiunto il ministro- e una scelta positiva, che conferisce ulteriore efficacia alle attivit`a di repressione del fenomeno. Ricordo infine che, grazie alle piu mirate strategie adottate dalle forze di polizia, le rapine in villa sono diminuite nell'ultimo anno del 18%". Nello stesso giorno, il Comando provinciale di Asti ha sgominato un'altra organizzazione criminale, composta prevalentemente da nomadi sinti, specializzata in furti e rapine nelle ville e nelle case isolate del nord Italia. Sono 42 gli ordini di custodia cautelare, quasi tutti a carico di nomadi sinti; 84 le persone complessivamente coinvolte nell'operazione, in gran parte abitanti in provincia di Asti. Due arresti anche a Genova. I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere, alla truffa, dal furto alla rapina, alla ricettazione. In applicazione della normativa antimafia, sono stati sequestrati beni mobili ed immobili per un valore di due milioni e 500 mila euro, e oltre un milione di euro in depositi bancari. _________________________________________________________________________ Lo rivela uno studio Usa. I biologi hanno confrontato il Dna delle specie cugine: nei primati la specie si migliora ancora L'evoluzione dell'uomo si e fermata ora e lo scimpanzé che lo incalza di ELENA DUSI ROMA - Se ammettiamo che l'uomo sia in testa alla "corsa delle specie", accade anche che i primati abbiano iniziato a incalzarci a passo di marcia. Nell'ultimo milione di anni il ritmo dell'evoluzione nella nostra specie ha rallentato fino quasi a fermarsi, a differenza di quanto sta accadendo per scimpanzé, gorilla, orango e babbuini. In uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences il biologo americano Soojin Yi del Georgia Institute of Technology ha calcolato il tasso di variabilit`a del Dna delle singole specie. E poiché su ogni cambiamento del genoma agisce la selezione naturale, bocciando la novit`a oppure favorendo la riproduzione del portatore del nuovo gene, Soojin Yi conclude che la marcia dell'uomo verso il miglioramento della specie si e quasi fermato, mentre procede a pieno ritmo l'avvicinamento da parte degli altri primati. In seconda posizione dopo la nostra specie ci sarebbero gli scimpanzé, che secondo lo studioso statunitense possono gi`a essere accomunati all'homo sapiens ed entrare a pieno diritto nella famiglia degli ominidi. L'ultimo antenato comune sarebbe vissuto circa sei milioni di anni fa e ancora oggi i due Dna sono simili al 98 per cento, come ha dimostrato il sequenziamento del genoma dello scimpanzé avvenuto l'anno scorso. La distanza in termini di evoluzione fra questa scimmia e l'uomo e addirittura inferiore a quella fra scimpanzé e gorilla. A questa conclusione il biologo della Georgia University e arrivato confrontando 63 mila milioni di coppie di basi azotate (le singole lettere con cui e scritto il Dna, il libro della vita) appartenenti all'uomo e alle sue specie cugine. Le differenze di passo nella corsa verso il miglioramento della specie sono da attribuire ai ritmi biologici, in particolare al tempo necessario per raggiungere la maturit`a sessuale, alla durata della gestazione e alla longevit`a. Tutte queste tappe sono molto piu lunghe nell'uomo rispetto agli altri primati. La durata maggiore di una generazione si traduce in un numero piu basso di cicli riproduttivi e quindi in un basso tasso di variabilit`a del Dna. Longevit`a e durata della gestazione sarebbero legate alle dimensioni del cervello, che negli uomini e tre volte piu grande rispetto agli altri primati. Il fatto che lo scimpanzé si stia avvicinando all'uomo ha portato anche questa specie a rallentare il ritmo della sua evoluzione. Lo scarto fra il nostro ritmo di trasformazione e il loro e del 3 per cento, mentre il gorilla ha un passo piu rapido dell'11 per cento rispetto al nostro. La porzione di 63 milioni di coppie di basi analizzata da Soojin Yi con l'ausilio del National Human Genome Research Institute americano rappresenta una frazione importante del Dna, ma esiste secondo l'ammissione degli stessi ricercatori l'ipotesi che un'analisi completa dei genomi fornisca risultati leggermente diversi. La sostanza dello studio e comunque confermata dalle scoperte sui fossili dei primi ominidi effettuate finora. "Quel che si evince dai dati - spiega Edoardo Boncinelli, professore di biologia e genetica all'universit`a Vita-Salute San Raffaele di Milano - e che nella specie umana in un periodo piu o meno prossimo al milione di anni fa e accaduto qualcosa di misterioso per cui il cervello ha iniziato a svilupparsi piu lentamente a livello embrionale e nei primi mesi di vita. Questo avrebbe spostato in avanti l'et`a della maturazione sessuale, allungando la durata delle generazioni. Non a caso proprio a un milione di anni fa risalgono i primi utensili di pietra sofisticati". _____________________________________________________________________ La Cucina friulana ----------------------------------------------------------------------------------------- La cucina di questa regione e caratterizzata dalla fusione di antiche tradizioni gastronomiche contadine con quelle aristocratiche. Il Friuli e una terra ricca di storia e di influenze con popoli che hanno conquistato questo territorio. Una caratteristica di importazione che ha segnato la cucina friulana e l'uso indiscriminato di zucchero, formaggio, burro, frutta, marmellate, mostarde, senapi, in tutti i piatti, dai primi ai dolci. L'origine tipica del friuli di accostare le erbe aromatiche, la marmellata e la ricotta affumicata e certamente di tradizione in parte orientale e in parte austriaca e un piatto che rappresenta questa fusione sono i "cialzons di Artu",fatti di sfoglia di farina, acqua e sale e riempiti con un composto di patate lesse, mele e pere tritate, biscotti sbriciolati, prezzemolo, menta, melissa, basilico, maggiorana, erba luisa, uva passa, ricotta affumicata, cioccolato fondente, marmellata di prugne, zucchero e cannella. L'alimento fondamentale di questa terra e la polenta che viene realizzata con farina di mais, prodotto nella regione, che puo essere accompagnata da tutti i cibi. La cucina triestina ----------------------------------------------------------------------------------------- La gastronomia triestina vede accostate ricette venete, austriache, slave, ebraiche e greche. Non e quindi raro trovare sulle tavole triestine piatti come il riso alla greca, il sanguinaccio alla boema o la costoletta alla viennese. Molto usati in tutto il territorio triestino sono gli gnocchi;in particolare va ricordato lo gnocco di pane al prosciutto (uno gnocco gigante di pane raffermo soffritto in un composto a base di prosciutto) e gli gnocchetti di fegato, derivati dalla tradizione austriaca. La cucina di mare riveste un ruolo importante nbella cucina di Trieste; particolarmente diffusi e saporiti sono i brodetti e sulla costa friulana ne esistono molte versioni. La piu tipica e senz'altro quella del boreto gradese, contenente un gran quantit`a di aglio tostato. Cucina del Friuli Venezia Giulia ----------------------------------------------------------------------------------------- Il Friuli e un territorio sempre apprezzato per i suoi sapori e il suo territorio. Si narra che Un re longobardo oltrepassando le Alpi invio alcuni uomini alla ricerca di un luogo dove ci fosse "buon vino e buon stare" Gli uomini lo trovarono e vi appesero un ramo di albero in segno di riconoscimento. Da allora la frasca e diventata una specie di insegna per le tutte le case coloniche dove si trovano i prodotti tipici della tradizione gastronomica friulana.Il Friuli e una regione povera che presenta una gastronomia semplice, in cui dominano i prodotti che la natura offre in un territorio cos`i fertile e straordinario.E' una cucina poco sofisticata in cui dominano patate, rape, ortaggi che vengono coltivati nella fertile pianura che si affaccia fino alla costa. Il tipico "mangiar friulano"e caratterizzato da una pietanza profumata e gustosa che viene preparata in mille modi diversi,tutti originali: la minestra. Le minestre sono gustose e semplici da riprodurre e ne esistono svariate variet`a arricchiete da svariati ingredienti:zuppe, minestrine, minestroni, minestre dolci e minestre forti, minestre,insomma,adatte a tutte le occasioni. La piu caratteristica e famosa un po' ovunque e la >>minestra di fagioli<<: sapororitissima, cotta a lungo in pentole di coccio dove I fagioli, piccoli e rossi si insaporiscono con lardo e aromi vari. Aumenta la forza lavoro maschile e scende quella femminile Sui dati incide ancora la regolarizzazione degli immigrati Occupazione, nel 2005 +0,7% Tasso di disoccupazione al 7,7% I dipendenti crescono del 2,6%, +0,5% per il tempo pieno e +1,9% per il tempo parziale. In aumento i contratti a termine ROMA - Nel 2005 l'occupazione e aumentata in media dello 0,7%, pari a 158 mila posti in piu rispetto al 2004. "Tale risultato - spiega l'Istat - ha risentito in misura considerevole della progressiva iscrizione in anagrafe dei cittadini stranieri regolarizzati". Crescono i posti di lavoro al Nord e al Centro ma il Sud ne ha persi 20 mila. Tasso di disoccupazione in calo. Nella media del 2005 il tasso di disoccupazione (che misura il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro) e sceso al 7,7%, dall'8% del 2004. L'offerta di lavoro ha registrato un aumento dello 0,4%, pari a 87.000 unit`a in piu rispetto al 2004. Il risultato riflette l'incremento della sola componente maschile (+0,6%, pari a +94.000 unit`a) a fronte della lieve flessione di quella femminile (-0,1%, pari a -7.000 unit`a). Il quarto trimestre: occupati in crescita. Considerando invece solo il quarto trimestre 2005, il numero di occupati e risultato pari a 22.685.000 unit`a con una crescita su base annua dello 0,2% (+ 56.000 unit`a). "Il risultato - spiega l'Istat - "risente ancora, seppur in misura inferiore rispetto al recente passato, degli effetti della regolarizzazione dei cittadini stranieri". In calo le persone in cerca di occupazione. Nel quarto trimestre 2005 inoltre il numero delle persone in cerca di occupazione e risultato pari a 1.980.000 unit`a, in contenuto calo rispetto lo stesso periodo del 2004 (-1,9%, pari a -39.000 unit`a). Il tasso di disoccupazione si e posizionato all'8%, due decimi di punto in meno in confronto al quarto trimestre 2004. Il dato destagionalizzato corrispondente e invece 7,7%, in aumento dello 0,1% sul trimestre precedente. Ma aumentano gli inattivi. Infine, aggiunge l'Istat, nel quarto trimestre 2005, il numero degli inattivi (15-64 anni) registra ancora un aumento tendenziale (+125.000 unit`a) dovuto alla forte crescita che ha caratterizzato il Mezzogiorno. Crescono i dipendenti. Nella media del 2005 l'occupazione dipendente e aumentata, rispetto al 2004, del 2,6% (+416.000 unit`a); quella indipendente e diminuita del 4,1% (-258.000 unit`a). Stesso andamento per il quarto trimestre 2005: le posizioni lavorative dipendenti hanno registrato un tasso di crescita su base annua del 2,6% e quelle indipendenti sono calate del 5,9%. Soprattutto se a tempo parziale. Ancora nella media del 2005, l'occupazione a tempo pieno ha registrato, rispetto al 2004, una crescita dello 0,5%; quella a tempo parziale un progresso dell'1,9%. Nel quarto trimestre il lavoro a tempo parziale e cresciuto del 7,1%, mentre l'incidenza dei lavoratori a tempo determinato sul totale dei dipendenti si e portata al 12,7%, sette decimi di punto in piu rispetto a un anno prima. __________________________________________________________________________ Gli esami chiesti dalla Lega dilettanti all'Istituto superiore di sanit`a hanno rivelato idrocarburi potenzialmente dannosi. Allo studio provvedimenti Campi sintetici cancerogeni, e allarme Sostanze pericolose in 350 impianti di FEDERICA ANGELI ROMA - Trecentocinquanta campi di calcio potenzialmente cancerogeni. I terreni di gioco in erba sintetica finiti nel mirino del comando generale del Nas e della procura di Roma sono quelli a 11 del circuito nazionale della Lega Dilettanti. L'analisi sui materiali di cui e fatto il fondo - copertoni di pneumatici riciclati, gomme vergini - ha portato alla luce la presenza di sostanze cancerogene chiamate Ipa, idrocarburi policiclici aromatici. E ora il pericolo si allarga anche ad alcune centinaia di impianti amatoriali che dalla terra battuta sono passati all'erba artificiale con fondo in gomma. A scoprire la tossicit`a dei campi e stato l'Istituto superiore di Sanit`a che pochi giorni fa ha spedito i risultati dei test di laboratorio alla procura di Roma. Su 15 campioni di erba artificiale raccolti dai militari del nucleo antisofisticazione e sanit`a in sei regioni d'Italia - Lazio, Campania, Toscana, Molise, Lombardia, Piemonte - dodici sono risultati contaminati da Ipa. Negli altri tre invece erano presenti toluene, un benzene, e lo zinco, metallo pesante altamente tossico, in quantit`a superiori al livello consentito. L'inchiesta e scattata 3 mesi fa quando la Lega Nazionale Dilettanti ha sollevato la questione della possibile tossicit`a dei campi in erba sintetica al ministero della Salute. Cos`i e stata creata una commissione interministeriale ad hoc composta da quindici esperti - tra cui tecnici dei ministeri dell'Ambiente e della Salute - che ha incaricato i carabinieri del Nas di eseguire i prelievi. "Abbiamo compreso subito che la questione era piuttosto seria - ha spiegato Roberto Verna, presidente della Commissione -, visti i risultati ottenuti stiamo valutando la possibilit`a che si facciano rifare da capo diversi campi da calcio. Ci auguriamo che la Commissione possa continuare a lavorare con il nuovo governo e portare a termine il lavoro iniziato". I sei reparti dell'Istituto superiore di Sanit`a che si sono occupati delle prime analisi stanno continuando a lavorare. Dopo aver scoperto la presenza degli Ipa ora devono verificare se e come queste sostanze vengono rilasciate nell'ambiente. Per chiudere definitivamente la storia, fanno sapere i ricercatori del reparto "sostanze e preparati pericolosi", ci vorr`a ancora un mese. I test che dovranno essere eseguiti sui campioni raccolti in tutta Italia, appartenenti a dieci differenti ditte produttrici di erba sintetica, riguarderanno la reazione di Ipa, toluene e zinco ad agenti atmosferici. Solo cos`i si capir`a il reale rischio per migliaia di ragazzi che ogni giorno si allenano e giocano su questi campi. ___________________________________________________________________________ La normativa impone precise regole di sicurezza sull'uso nei 25 paesi della Ue. Un centinaio i componenti autorizzati Vitamine, ecco le nuove regole dall'Ue una lista per evitare danni Da oggi in Europa in vigore le norme sugli integratori BRUXELLES - Integratori alimentari: sempre piu di moda e sempre piu usati, ma non tutti sono efficaci e necessari, a volte possono essere dannosi. Entra in vigore oggi la normativa europea che impone precise regole di sicurezza, comuni a tutti i paesi dell'Unione Europea, sull'uso di vitamine e sali minerali, vietando tutti quei componenti che non sono ritenuti conformi. Dopo il no della Corte di giustizia del Lussemburgo alla richiesta di alcune associazioni britanniche che si sono battute strenuamente per annullare la normativa europea, adottata tre anni fa, non c'e ora piu alcun ostacolo alla sua definitiva entrata in vigore e quindi alla pubblicazione di una lista di oltre cento integratori ritenuti "buoni" e che quindi potranno essere distribuiti nei venticinque paesi Ue. La lista, per il momento, copre solo vitamine e sali minerali come lo iodio, il magnesio, il calcio, il ferro o il potassio. Ma presto potrebbe essere estesa anche alle erbe officinali. Un'eventuale decisione in questo senso potr`a essere presa, sulla base di un rapporto della Commissione europea, gi`a entro il luglio 2007. La normativa che entra in vigore oggi, comunque, non individua solo i prodotti autorizzati, ma indica anche le modalit`a per confezionare gli integratori dando chiare indicazioni sul loro utilizzo e sulle dosi raccomandate, con un'allerta sul quantitativo che non puo essere superato. Dal mondo scientifico, del resto, di fronte all'aumento dell'uso di questi prodotti - solo in Italia sono circa tre milioni i consumatori, soprattutto donne - e giunta, a piu riprese, la raccomandazione di assumere vitamine e sali minerali sotto forma di integratori alimentari solo nei casi di una reale carenza. In caso contrario, si fa rilevare, e inutile e addirittura puo risultare dannoso. L'opposizione alla direttiva, finora, e arrivata soprattutto dalla Gran Bretagna dove un gran numero di fabbricanti di integratori alimentari, prima di ricorrere ai giudici del Lussemburgo, avevano inondato Bruxelles di centinaia di dossier per ottenere l'autorizzazione alla vendita. Il problema invece, ad avviso degli esperti dell'Unione Europea, non si pone negli altri Stati membri, compreso l'Italia, che e tra i paesi disponibili ad estendere l'armonizzazione anche ad altri prodotti, come le erbe officinali. Ma i giudici europei, con una sentenza dello scorso 12 luglio, hanno sgombrato il campo definitivamente dalle diatribe, sostenendo che le restrizioni imposte dall'Unione europea con la nuove norme sono "giustificate dalla protezione della salute". Senza contare che, uniformando disposizioni nazionali eterogenee, la direttiva porr`a fine anche alle innumerevoli controversie sulla vendita e la commercializzazione di integratori di cui piu volte i giudici Ue si sono dovuti occupare in passato. ___________________________________________________________________________ Gubbio (Umbria) La Corsa dei Ceri 2006 ed il Palio della Balestra di Gubbio sono tradizioni di notevole importanza nel panorama degli eventi regionali tanto dal punto di vista folcloristico quanto da quello squisitamente storico. Entrambe queste manifestazioni vengono organizzate ininterrottamente fin dagl'ultimi anni del XII sec; ogni anno, il 15 di maggio, le strade di Gubbio si riempiono di colore, centinaia di eugubini conducono i tre Ceri, pesanti ognuno oltre 4 quintali, in una corsa esaltante dalla citt`a alla Basilica di S.Ubaldo, attraverso le vie medievali e su per la collina per un dislivello di oltre 300 m. L'appartenenza al Cero e un fatto di grande rilevanza nella vita di un eugubino, e una specie di stemma qualificante legato al tipo di mestiere che in passato si tramandava di padre in figlio di generazione in generazione. I colori delle divise ceraiole sono intonate alle vesti del Santo protettore delle corporazioni: gialla per i ceraioli di S. Ubaldo, azzurra per quelli di San Giorgio e nera per quelli di Sant' Antonio. Questa manifestazione, unica nel suo genere, oltre ad attirare migliaia di spettatori, testimoniando la continuit`a di una tradizione secolare che ha sempre unito l'intero popolo eugubino e la conferma di un'autentica devozione per i patroni delle antiche corporazioni di muratori, commercianti e contadini. Tanta e l'importanza di tale rievocazione all'interno della regione che i Ceri sono oggi il simbolo istituzionale dell'Umbria. Nella piazza Grande, l'ultima domenica di maggio i balestrieri sfidano i colleghi toscani di Sansepolcro in un'antica gara di tiro a segno da postazione. Tutta la citt`a di Gubbio rivive una suggestiva atmosfera medioevale con i cortei in costume, le esibizioni degli sbandieratori e le cantine aperte ai convivi. I partecipanti alla competizione indossano l'antico costume storico e sono giudicati nella gara dal console, dal connestabile, e dalle autorit`a, anche loro ovviamente in maschera. I due Pali sono sopravvissuti senza cambiare nei secoli poiché hanno dimostrato un legame profondo con l'anima della citt`a, dando forma e memoria di un'usanza antichissima ma sempre segno di reale aggregazione per la comunit`a.