Ghetto di Venezia Il leone di San Marco Una delle calli veneziane Campiello Barbaro Campo Santa Margherita I sestieri: Cannaregio (viola), Castello (blu), Dorsoduro (giallo), San Marco (azzurro), San Polo (verde), Santa Croce (rosso) Canal Grande Canale della Giudecca Le origini di Venezia • Secondo il Chronicon Altinate (XI secolo), il primo insediamento a Venezia sulla Riva Alta (Rialto) risale al 25 marzo del 421d.C. con la consacrazione della chiesa di San Giacometo sulle rive dell'attuale Canal Grande. Gli abitanti della terraferma vi cercarono rifugio a seguito delle varie ondate di invasioni barbariche che si succedettero dal V secolo. Il Canal Grande Canal Grande, Ponte di Rialto Ponte degli Scalzi Ponte dell’Accademia Ponte della Costituzione (Calatrava) Il carnevale di Venezia Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica Leone d’oro Biennale di Venezia (architettura, arte, cinema, musica danza, teatro) Baicoli (biscotti) Alcune specialità gastronomiche • Fegato alla veneziana • Sarde in saor • Risi e bisi • Risotto al nero di seppia • Bisato (anguilla marinata) Carlo Goldoni Antonio Vivaldi Acqua alta a Venezia Alcuni artisti legati a Venezia Giovanni Bellini, Tiziano, Tintoretto, Paolo Veronese, Giorgione, Francesco Guardi, Canaletto, Canova, Tiepolo Teatro Lirico La Fenice, Venezia http://www.youtube.com/watch?v=gnJliUutkWQ • Luigi Nono, compositore, Carlo Scarpa, architetto • Morte a Venezia (L. Visconti) • Senso (L.Visconti) http://www.youtube.com/watch?v=gnJliUutkWQ • Infanzia,vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova,veneziano-Comencini • Venezia, la luna e tu (D.Risi) • http://www.youtube.com/watch?v=mFZ9ruSxtx0&feature=geosearch • Pane e tulipani (S.Soldini) A cosa assomiglia la forma di Venezia? Stabat Mater (Tiziano Scarpa) • http://lunamareterra.wordpress.com/2009/05/14/stabat-mater/ Stabat Mater • È notte, l'orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine più assoluta. Ogni notte Cecilia si alza di nascosto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e più lontana, la madre che l'ha abbandonata. La musica per lei è un'abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Dall'alto del poggiolo sospeso in cui si trova relegata a suonare, pensa "Io non sono affatto sicura che la musica si innalzi, che si elevi. Io credo che la musica cada. Noi la versiamo sulle teste di chi viene ad ascoltarci". Così passa la vita all'Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell'arte eppure vivono rinchiuse, strette entro i limiti del decoro e della rigida suddivisione dei ruoli. Ma un giorno le cose cominciano a cambiare, prima impercettibilmente, poi con forza sempre più incontenibile, quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. È un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. Si chiama Antonio Vivaldi. Grazie al rapporto conflittuale con la sua musica, Cecilia troverà una sua strada nella vita, compiendo un gesto inaspettato di autonomia e insubordinazione. Giudecca La Festa del Redentore • La Giudecca è l’isola più estesa delle città, separata dal centro storico dal grande e profondo canale omonimo. In passato fu una zona ricca di orti e giardini, quindi tradizionale luogo di evasione. Su questa isola, tra il 1577 e il 1592, venne eretta la chiesa del Redentore su progetto del Palladio, in segno di ringraziamento per la fine della terribile pestilenza che nel 1576 causò la morte di un terzo della popolazione cittadina; ancor oggi risulta essere il fulcro della Festa del Redentore (luglio). BURANO, L’ISOLA DEI MERLETTI BURANO, L’ISOLA DEI COLORI Murano e l’arte della lavorazione del vetro Torcello, piazza con la cattedrale sullo sfondo e la chiesa di S.Fosca