Altri libertini E verra ormai il Natale, anche quest'anno, gia da tempo fervono i preparativi per la settimana sulle Dolomiti, a casa dell'Annacarla, e le ricerche dei pacchidono e di tutte le cianfrusaglie colorate dell'occasione, il Tolkien's Calendar, le agende in seta di Franco Maria Ricci, i tabacchi Dunhill per la pipa e anche quel poco di Laurent Perrier che si riesce a fare su stiracchiando il prezzo dai grossisti, cioe sette carte alia bottiglia. Pero col Natale viene anche 1'anno nuovo, si deve chiudere la vecchia amministrazione,pagare il canone e il bollo e 1'assicurazione e le altre porcherie, anche all'universita. E a Bologna in questi ultimi giorni c'e gran casino, tutta la folia incazzata dei ritardatari coi piani di studio da consegnare e gli attestati di frequenza e il rinvio del militare, perche poi non c'e piu tempo e anche le agenzie pirata non accettano piu commesse, per cui ci si deve sbrigare da soli, fare ore di sosta e attesa e di bestemmie e poi finalmente guadagnare il portellino, sbattere giu gli incartamenti e dopo correre in stazione a ciuffare il treno, nemmeno il tempo di bersi un cioccolato 145 da Zanarini o farsi il Pavaglione in santa pace ora che appunto le vetrine sono stracolme di bellaroba, ma davvero. E cosi sempre di corsa su e giu dalPautobus e dai treni e dai pullman per tornare in questo cesso di paese staccato dai resto del mondo e per fortuna che sono giorni belli, senza nebbia che altrimenti tornerebbe 1'isolamento assoluto e sai che bella gioia starsene in quarantena coi paesani. Ma finalmente e finita, e finita con le resse e le strafile e le code agli sportelli. Affanculo ora con tutto, bisogna soltanto aspettare Natale che almeno per un po' ce ne andremo via. Ci troviamo ogni sera al bar dell'Emily Sporting Club che e sotto al pallone pressostatico della piscina che cosi d'inverno diventa coperta mentre in estate rimane all'aperto in mezzo a tutti quei pratolini fioriti. Li siamo sempre in sette otto a sbevazzare e dir cazzate e dare calcinculo al tempo che c'ha proprio solo bisogno d'esser cosi strapazzato per avanzare con un tantino appena di brio. Siamo sempre i soliti assatanati che ci conosciamo da quando eravamo bambinetti e gia all'asilo ne avevamo pieni i coglioni gli uni degli altri. Insieme comunque abbiamo frequentato le scuole materne, le elementari e poi le medie, anche le superior! e dulcis in fine tutti nello stesso ateneo bolognese, anche quei paraculi del Vincenzo Manfredini o dell'Alfredo Canerelli che potevano benissimo frequentare giurisprudenza a Modena, ma gli anni che passano qui legano, ma legano tanto che son venuti a Bologna anche loro, cosi per non dimenticarsi le 146 nostre facce. Dopo ci sono la Ileana Bertelli che pero la chiamiamo tutti quanti Ela e Annacarla Pellacani che qui e digia stata presentata come padrona dell'appartamento in Val Badia, e anche Raffaella Martellini che e cicciona e sta sempre a mangiarsi cioccolata ed e un poco spaccaballe perche fuma a scrocco e mangia di continue e ci ha dei capelli lunghissimi a riccioloni che noi diciamo si fa i bigodini con le cicche delle multifilter la sera quando e a letto che si legge Cime Tempestose, fumando naturalmente due pacchetti di roba e infilandosi i mozziconi addosso perche di posacenere non ne ha. Di donne, basta. C'e un altro ragazzo che si chiama Vittorio Martellini, il fratello della cicciolona, ma non si vede quasi mai allo Sporting, non lo so proprio il perche. Infine ci stanno un paio di busone e una si chiama Miro, 1'altra son io. Succede che un pomeriggio di questi, verso sera, capita al bar dello Sporting dove tutti siamo rintanati, un gran figone, alto e bello, tutto biondazzurro e colorato che si siede e ordina un drinkaccio. Avra si e no i nostri ventidue anni e si vede anche di lontano che e un figlio della buona razza dei maschi trionfatori, lo si vede per come cammina, con il passo da conquistatore e il suo incedere sprezzante che dice bellefighe rottinculi son qua io, niente paura ce n'e per tutti. E invece sembra proprio che per tutti non ci sia assolutamente un briciolo, perche il Miro gli si fa incontro e comincia a cicalare con la sua par- 147 lantina scivolosa che noi si capisce che il primo passo dell'intorto e cominciato, anch'io lo capisco dal mio sgabello e un po' mi dispero perche io non sono mica una checca della gran razza del Miro che coi numeri che c'ha si puo fare Keith Carradine su un piede solo e senza scomporsi tanto nel far filo, oppure Burt Reynolds con gli occhi chiusi e Miguel Bose per traverso e per rovescio, no, io sono di quell'altra razza di checchine schifiltose e piagnone che finiscono sempre, mannaggia a noi, a far intorto ai bambinetti e rischiare anni di prigione se va bene, altrimenti bastonate e legnate sul groppone e non solo mica If. Ve lo garantisco. Comunque il Miro prende a fare il paraculo intorno a questo e io sento che gli dice persino vieni a casa mia per questi giorni che ti fermi e balle varie. Eppoi se la svignano insieme e prima di uscire dalla portaoblo il Miro dice a me "paga tu anche per 1'Andrea" si da un colpo al culo e opla se ne va. Le altre che erano in piscina a nuotare vengon su come ranocchie quando c'e lunapiena e cominciano a far domande e starnazzare e chiedere chi era quello li che me lo sbatterei sul tavolo, senza tanti complimenti e cosi via, tanto che io m'incazzo e vado fuori e dico belle mie, e il Miro che se lo gode, chiudete pure tutte in coro le passerine, sblat! Pero loro mi inseguono fino a casa 1'Annacarla, la Ela e la Raffy cicciolona cosicche son costretto a raccontare chi era quello la e ci prendo gusto perche racconto un sacco di balle e loro che bevono come delle assatanate. Dopocena si va poi al cinema che danno Sebastians per mio diretto interessamento, un mese di telefonate al gestore mi son fatto, e ci divertiamo a sentir parlare latino soprattutto io che proprio non reggo la sequenza del martirio e mi vengo addosso come un pippaiolo, ma questa e un'altra storia, che non raccontero. II mistero attorno allo straniero resiste, non si sbreccia nemmeno nei giorni seguenti. Noi non si capisce proprio come il Miro faccia a starsene in casa e non rispondere al telefono e nemmeno al portone d'ingresso; non lo si capisce mica tanto come da un giorno all'altro si sia messo in testa di non farsi piu vedere nemmeno all'ora dell'aperitivo o la sera allo Sporting, come fosse la cosa piu semplice di questo porcaccio mondo smettere le abitudini. Eppure nessuno e riuscito a rintracciarlo, tanto che dopo un po' si pensa abbia preso il volo e noi ad augurarci che precipiti al piu presto. La sera stessa di tutti quei fumamenti di testa e cogitazioni e fatture intorno al Miro ce lo vediamo sbucare davanti in compagnia della Walchiria, ci tiriamo su con la vita, finalmente e tomato da noi a raccontare. Pero quel che racconta sottovoce non e cosa gradevole, cioe due giorni di intorto per non beccare un cazzo, ahime. E dice pure che 1'Andrea non si da, non si da porcaputtana e che ce le ha messe tutte per farsi far su, ma quello irremovibile duro come un sasso, cioe moscio moscio perche proprio il Miro non gli tira "pensa un bel ragazzo come me snobbato dal primo lombardo che capita tra le chiappe e vedi anche tu Chicca mia che quello si guarda 148 149 le ragazze come le dovesse sbranare e fa tutte moine da granfiga pcrche non ci vuole mica tanto a capire che loro, le troje, lo puntano e se lo farebbero anche in apnea, anzi se lo cuccano digia la sotto, ostia non vedi che non tornano piu su ostia ci annegano sotto agli occhi la malora!" Pero poi tornano tutti a galla, la Ela PAnnacarla e 1'Andrea e anche la Rafly col suo chewingum impermeabile, tanto per sgranocchiare qualcosa anche li sotto. E il Miro riprende la tiritera e dice che PAndrea fa il fotografo ed e arrivato quaggiu per un servizio sulle cascine e le viuzze d'Emilia, che due maroni, e che a tavola e una cosa insopportabile che si vorrebbe fare tutti i piatti emiliani dai tortelli di zucca a quelli d'erba, ai tortellini di carne alle fettuccine gialle e verdi al ragu naturalmente eppoi le lasagne al forno con la besciamella che ha assaggiato tante di quelle volte ma che gli piacciono ancora moltissimo e per la miseria non 1'hanno stufato neanche un po'. E la fatica a fargli assaggiare il cous-cous e il kascha fritto nel tamari e le alghe kombu in insalata e il nituke di carotine e tuttequante le cose biologiche, ma lui niente, irremovibile anzi ha detto che se io m'ostino a voler mangiare quelle porcherie lui se ne sarebbe andato all'osteria e io "vai vai all'osteria sporco turista di merda, vaqueros dei miei stivali" ma cosa vuole questo lombardo Chicca mia accidenti a lui. E questa e stata la prima sera, quando Pho abbordato che c'eri anche tu. Se ne e uscito all'osteria ed e tomato imbriacato. Io lo ospito volentieri che non si sa mai quel che puo succedere 150 ma un po' mi sta rompendo il cazzo con tutte queste manie folkloriche che quasi gli chiamo su il coro di New Mondina Centroradio e glielo butto in pasto, poi vede se si diverte ancora. Ma in fondo penso che lui abbia voglia soprattutto di donne purtroppo, questo Pho capito un po' tardi pero Pho capito. Guarda solo come si divertono questi etero di merda e ognitanto lo vedi anche te che PAndrea guarda qua e sembra salutarmi, ma io non ci credo, ripete sempre la stessa cosa e sfotte, come se non lo sapessi anch'io dannato me che le ragazze han fascino. Imbecille di Andrea, lo so, lo so, porcaeva lo so, che anche la figa ha il suo fascino... La notte la facciamo poi dall'Annacarla, nella sua soffitta di Piazza Bonifazio Asioli dove in questi anni ci si e sempre ritrovati a tirar mattino tanto da farla diventare un'istituzione del giro nostro, un po' come lo Sporting. E in quelle stanze piene di spot arancioni e paralumi violacei e successo un po' di tutto e non c'e nessun fricchettino che sia passato da queste parti che non abbia trovato ospitalita tra gli Oscar Mondadori sparsi qua e la e tutt'intera la collezione dei Classici dell'Arte Rizzoli impilata come pronta alia rivendita tra la collana grigiobianca di Psicologia e Psicoanalisi di Feltrinelli, gli Strumenti Critici Einaudiani e quelli di Marsilio e di Savelli un po' bistrattati in seconda fila accanto alle Edizioni Mediterranee e alia Biblioteca Blu e ai Centopagine e ai rari Squilibri, troppo pericolo- 151 samente accanto agli Adelphi e ai Guanda civettosamente sparsi accanto ai beveraggi; e non c'e stato nessun precario capitate quaggiu a settembre a vendemmiare che non si sia stonato di tutti quegli incensi Made in India sempre accesi e sparsi, dai secchissimi bastoncini Musk di Lord Shiva agli aromi primaverili dei Bouquet dei Three Birds e a quelli Agarbatti cioe Jasmine, Patchouly, Rose, Amber, Violet, Chameli, Lotus, Mogra e quegli altri cofanetti sparsi del Panda Brand Incense ancora Ambergris e Jasmine, eppoi Sandal Wood e Cypre vicini quasi a confondersi coi sottilissimi Meigui Xiang, Tan Xiang, Tisian Tsang altri bastoncini fragili e sottili e puzzolenti anche dalle loro scatole cellophanate come quelli impastati al talco, i tibetani Wing Tun Fook pestilenziali davvero, insomma non c'e stato nessuno che una volta uscito da quelle stanze coi bracieri accesi senza soluzione di continuita non abbia stramaledetto quegli odori, cosi come non c'e stato nessun intellettuale della nostra provincia che qui non sia venuto a rovistare fra le centinaia di dischi e la selva dei posters e manifesti e gigantografie accatastate e usate come seggiole, oppure appesi alle pareti assieme alle sete e ai tappetini di cammello, come la foto di Carlos e Smith ancora riconoscibili all'Azteca di Citta del Messico col pugno alzato e guantato di nero sul podio della premiazione, un gagliardetto delI'UCLA accanto a Mark Frechette e Daria Halprin spersi nel boro di Zabriskie Point e appena distinguibili sotto altri manifesti i capelli zazzeruti di Pierre Clementi nei Cannibali di Liliana 152 Cavani, il viso spigoloso di Murray Head a confronto col pacato Peter Finch in Sunday, Bloody Sunday e appena la scritta Al Pacino in Panico a Needle Park e un guantone di Fat City e la citta frontiera di The Last Picture Show, il ciuffo di Yves Beneyton nei Pugni in Tasca, quello di Giulio Brogi in La Citta del Sole, Sotto il segno dello Scorpione, ITnvenzione di Morel e anche una foto di scena di John Mulder Brown che abbraccia la sagoma di Jane Asher nella piscina di Deep End e un'altra di Taking Off, una di Joe Hill, una delle Quattro Notti di un Sognatore che lambisce il viso di Hiram Keller nel Satyricon di Fellini che un po' si confonde con le locandine del Fantasma del Palcoscenico e quelle di The Rocky Horror Picture Show e sopra due disegni di Ronald Tolkien comprati da Foyles dignitosamente rivestiti di vetro come il piccolo Escher e le fotografie che riempiono tuttaquanta la parete e per la maggior parte autografate come quella di Francesco Guccini, di Peter Gabriel, di Marco Ferreri ritratto per le giornate del cinema italiano il due di settembre del settantatre, Annacarla coi capelli sciolti e le spalle nude, Ferreri con una camicia bordata di pizzo sul davanti e poi ritratti I scattati qua e la a convegni e simposi e seminari e convivi, giornate rassegne e dibattiti a cui nessuno in questi anni si e sottratto... cosi nella mansarda ci prepariamo a far un cenone che qualcuno ha portato una stecca di fumo da Bologna e non bisogna mica farla invecchiare quella roba. Cosi ci facciamo uno spino e 1'antipasto col prosciutto, poi un cilum e gli spaghetti biologici con- 153 did con la verdura bleah, eppoi una pipata e un bicchiere di vino. Prima della carne in scatola una fumatina tanto per non trascurare il ritmo e alia fine insieme ai dolcetti della Raffy un ultimo joint avanti dello svacco di la, nell'altra stanza che vi ho gia detto, a sentirci vecchiaroba ma ottima dei Jefferson Airplaine e Soft Machine, qualcosina dei Gong e degli Strawbs e qualcos'altro di Lou Reed tanto per non scontentare il Miro. Poi altri spinelli assieme a Trespass dei Genesis che tutti noi ricordiamo a Reggio Emilia che eravamo quindicenni o poco piu e anche se capivamo ben poco di musica ci piaceva la gente colorata e chiassosa, certo piaceva perche si trovava sempre un hippetto con cui limonare nelle gallerie del Palasport o fare intorto e cicaleccio nei sottopassaggi. E qui nella stanza passiamo la mezzanotte pero non c'e molta calma e tranquillita, 1'Andrea non sta fermo un istante e sembra fiutare le ragazze tutte quante e il Miro sempre dietro a quattro zampe sulla moquette a tenerlo buono. Poi si capisce che di tutto quell'annusamento la Ela e la beneficiaria perche 1'Andrea pianta la cuccia proprio addosso a lei e si mettono a pomiciare spudoratamente sotto 1'abat-jour e tutti quanti li vediamo senza alcuna fatica, basta alzare gli occhi e te li trovi intrecciati li, lunghi e distesi. Cosi cresce tensione e aumenta il voltaggio della serata tanto che poi si vede, altroche se si vede crescere la corrente, e tutto diventato uno sprizzar scintille, il Miro che frigge luminoso e incazzato nel suo angolo solitario e 1'Annacarla che fa lo stesso, ancor piu offesa da 154 padrona di casa cosi malcagata, insomma tutta un cacciar faville dagli occhi, dai capelli, dalle mani e anche dai denti. Poi quando Raffy mette sul piatto Bob Marley e nessuno riesce piu a star fermo loro i gabbati prendono Poccasione al balzo per ritirarsi a testa alta e ritmo di vudu. Difatti ci passano al fianco fieri e incazzati corne due leonesse e scompaiono nell'altra stanza a confabulare. Che avran poi da dirsi noi ce lo immaginiamo senza tanta fatica, e solo una questione di far combaciare i punti di vista per togliere Andrea dalle braccia della Ela e riportarlo in gioco. Insomma una questione di trame e intrighi per cuccarsi il bel lombardo, senza alcuna esclusione di colpi. Perche si sa che dalla Ela gli uomini possono anche morirci perche e una bella figa, questo e innegabile, lo ammette persino PAnnacarla che pero si dice Granfiga e i maschi li usa per sbattere e morta li, mica come la Ela che gli uomini li vuole fare innamorare. E c'e sempre guerra tra le due e sempre si trovano un Gran Lombardo sulla strada come 1'anno addietro con quello di Stresa che ha iniziato lei, ma poi la Ela lo ha fatto coinvolgere e allora amen. E ora che un altro affascinante barbaro e calato ha iniziato 1'altra ma una battaglia non e la guerra, questo si sa e una guerra non e tale senza piano strategico e soprattutto senza grido di lotta e cioe "all'attacco, all'attacco" che col Miro sembra urlare in quel gesticolare sovraeccitato che li ha presi. La dichiarazione c'e stata. Vivaddio dunque, si trami, si trami!!! 155 Viene poi mattino, cioe sono le cinque e anche se 1'alba non si vede si sente in gola che e tardi. II Miro alza i tacchi per primo e dice Andrea, io vado, piantala li che torniamo a casa. Ma PAndrea non si scompone e il Miro s'incazza ed esce solo e arriva a casa smadonnando 1'Ela, tanto che per le strade del borgo e tutto un risuonare di "Ela, Ela, Porca Ela!" quasi fosse una processione e invece e solo il Miro che ulula come un indemoniato e cerca fra i portici la casa. Ma lo sgobbo e pesante: ospitare un maschio e poi farsi metter fuorigioco subito dalla prima passera, qui bisogna battere in ritirata e darsi da fare, per prima cosa lasciarlo fuori stanotte e fargli pensare tutte le cose brutte che deve pensare, farlo infine salire eppoi recitare indifferenza, non aprire la ciabatta, costringerlo a sentirsi un pezzo di merda, un accattone, sfruttatore e magnaccia., mangiapane a tradimento. Questo si fara e dopo un paio di giorni I'Andrea capira finalmente quale e il suo vero letto in questo paese di merda! Ma no, suvvia non e debolezza. Un conto e parlare quando una persona, anzi la Persona, non c'e e un altro quando ti sta guardando con quegli occhi superfighi che anche se gli volgi le spalle sai benissimo che ti stanno appiccicati addosso e li senti come lanciassero tutto il loro voltaggio supersex, senza risparmiarti un centimetre di senso... e Andrea e bello, troppo bello per tenergli il muso e il Miro proprio non gliela fa a fare il duro ora che I'Andrea e appena rientrato e saranno ormai le sei. No, e troppo difficile perche qui c'e il coinvolgimento, 1'amore, e allora il Miro si fa coraggio e cerca di pensare un'azione per gettarlo dalla sua sponda, poi si decide, primo si volta, dopo lo guarda, gli si getta addosso, lo spoglia, gli fa un pompino e lo sbatte fuori casa. Bella progressione no? Pero non lo fa. Se ci fosse coraggio lo farebbe altroche. Ma quando si decide e si volta I'Andrea non sta piu li e il Miro lo cerca allora nella camera da letto e lo scopre nella penombra che russa tra le lenzuola a torso nudo senza nemmeno il pudore di coprirsi le chiappe, nemmeno il timore del freddo e rigido inverno emiliano. Eccolo dunque il Gran Lombardo supervitaminizzato, eccolo il virgulto omogeneizzato del sessanta, un po' di nicotina sui denti, la barba sfatta, un russare invadente, un culo che... il Miro se ne sta li a guardare e lacrimare in silenzio sopraffatto da tanta bellezza. E spiando il Maschio Addormentato s'addormenta pure lui. Prende a nevicare nei giorni seguenti e noi ci si sente soprattutto per telefono tanto per non rischiare di vestirsi e approntarsi per il gran freddo e dopo non trovare nessuno, una volta fuori, nemmeno allo Sporting che oggi restera chiuso perche devono spalare la neve che si e ammassata sulla cupola che cosi puo anche diventare pericolosa, cioe cadere tutto come un palloncino bucato. Io mi guardo spesso la televisione, riesco a 156 157 raccattare anche film scomparsi o introvabili e una mattina di queste infatti riesco a captare Una Stagione all'Inferno che e un film su Rimbaud, non un granche, pero ve lo dico tanto per fare un esempio di quel che si pud ramazzare sulle bande selvagge. E me ne sto li nel sacco a pelo sdraiato in terra col telecomando a portata di mano e una tazza di menta bollente accanto, anche al pomeriggio quando ci sono gli Ufo Robot che proprio mi piacciono come cartoni animati. Poi a una cert'ora devo lasciare tutto lo spiegamento e correre al telefono che suona da cinque minuti e ostia a lui non 1'ha capita che non gli si vuole rispondere. Tutto incazzato dico chi e che suona al mio convento accidenti a te? e dall'altra parte e tutto un singhiozzare e sospirare e fare gulp e gasp che non capisco se ride o se piange quello di la, poi alia fine dice sono il Miro, ci sono novita. Cosi mi vesto per la grande traversata di piazza Leonarda Cianciulli, la Saponificatrice di Correggio, brrrr, e metto gli stivali di gomma e una mantellina gialla che ho espropriata alia Rinascente perche davvero carina, come al porto. II Miro sta sul divano a pancia in giu e un braccio pende verso il tappetino per terra dove c'e una bottiglia di Wiborova messa nel contenitore sottovuoto del frigorifero. E beve come fosse acqua del rubinetto. Poi m'accorgo che c'e anche la Ela in un angolo che dice "Che cazzo sta succedendo che 1'Andrea non lo vedo mica phi? lo credevo stesse qua" e allora interviene il Miro e fa "L'Andrea ha detto che veniva da te e poi non glielo domando quasi piu dov'e che se ne va quando esce, non mi caga, non mi caga che devo fargli, anche 1'interrogatorio? Cazzi tuoi cara Ela perche io non gl'impedisco nulla, tanto fa sempre quel che vuole lui... Pero dove sara?" Io dico non I'bo visto, cosa volete che ne sappia 10 e allora Miro beve un altro sorso e passa la bottiglia alia Ela e poi a me. Ci facciamo un paio di giri finche non ci si libera la mente e allora si capisce dov'e che s'e cacciato quel gran pirla delPAndrea. Una folgorazione, tutti e tre ci guardiamo, ci facciamo seri e dopo spalanchiamo gli occhi, un unico grido "Annacarla, lei la bestia con chi e? " Non si e poi faticato tanto a capire quel che si doveva e cioe che Andrea s'e messo a fare 11 fedifrago con 1'Annacarla piantando in asso la Ela che poverina appare uno straccio e non fa che dire lo amo, lo amo si vede che lo amo, guardate qua, son pallida e smagrita, tutta smunta dalle pene dell'amore, tutta sfatta dal coinvolgimento della passione, guardate qua come riduce Pamore rinnegato, ahime ahime cosa accadra di me? E il Miro a far da coro greco, a stracciarsi le vesti e i capelli tutti quanti sul sofa e poi una volta in piedi s'attacca a tutti i suoi tendaggi reggendosi la fronte con il polso e sempre un ahime anche quando cascano le tende e lui scivola col culo sul parquet e gli esce una madonna che non sta ne in cielo ne in terra tant'e grossa. Cosi avanti per tutta la serata che io mi rompo il cazzo a star nel lacrimatoio e dico belle mie la mi avete stufato proprio tanto, a un'altra volta, 158 159 bye e vado via sotto la neve che riprende a scendere e sembra si diverta un casino la maledetta a cadermi sugli occhiali che cosi non ci vedo proprio una sega di niente. L'Annacarla quindi 1'ha spuntata e s'e messa con I'Andrea che pensa questa qui e davvero la donna piu affascinante del paese e nemmeno la Ela la batte perche e sensuale e quando sgrana gli occhi e il caso di dire che te la fa vedere tanto e arrapante e trasparente che le leggi fin sotto 1'ombelico, appunto. E hanno trascorso insieme queste due notti dall'Aroldo in osteria dove Annacarla gli ha fatto 1'occhiolino e gli si e avvicinata dicendo sono arnica del Miro e gia ci siam visti anche a casa mia te lo ricordi o no? Andrea se lo ricorda mica tanto bene, ci aveva un po' 1'appannatura con tutto quel fumo pero si dice dovevo proprio essere stonato se non 1'ho vista prima, poi pensa che non e mai troppo tardi, questa si che e una gran bella verita, meno bella che in questo paese si conoscano tutti e il giro vada a senso unico pero chissenefrega. E in questo modo attacca 1'adescamento a bicchieri di vino tanto che I'Andrea si meraviglia di come beve questa qua e allora gli si scioglie il cuore perche le ragazze che gli stanno dietro a bere gli piacciono, perdio se gli piacciono, di piu, le ama. C'e anche un gruppetto di freaks nel locale che una volta bevuti si sono messi a suonare la chitarra e cantare e ballare cosi che Andrea s'e avvicinato e s'e preso I'armonicache stava inutilizzata e ha fatto la sua parte e l'accompagnamento eppoi anche Annacarla s'e gettata nella mischia e ha preso la chitarra e gli altri li stavano a sentire in silenzio perche facevano tutto Bob Dylan, ma bene, cosf bene che pareva suonassero insieme da cent'anni e anche gli attacchi erano perfetti e 1'Annacarla che cantava con la sua voce nasale che pareva Carole King, pero e lo stesso, tutti a divertirsi. Anche la padrona dell'osteria che doveva chiudere all'una ma poi rapita dalla musica s'e addormentata su una sedia ed e stata If a spigozzare da una parte e dall'altra che sembrava seguisse il sound e invece piu probabilmente dormiva. Quando si e svegliata erano ormai le due e ha dovuto far fuori il baraccone anche quei trequattro vecchietti rimasti If a ridere e piangere fra i loro bicchierozzi perche la giovinezza non c'e piu e questa si che e disperazione quando ti senti proprio uno scartino che sei If solo per morire. Ma il trip li prende anche loro e si mettono a cantare e vociare e ballare incerti sulle gambe e tirarsi le carte addosso e anche il vino sulla testa e offrono toscani e comuni avanti e indietro, proprio a tutti, ed e come offrissero un tesoro. Quando escono tutto e bianco e blu, c'e una gran luna da innamorati con tutte le stellette e i lumicini e tanta neve dappertutto cosf che 1'Annacarla e I'Andrea si mettono a coprirsi di neve e gli altri continuano a suonare e ballare nella piazza e allora diventa tutto un volare di palle di neve e crearsi barricate e prepararsi munizioni dietro alle auto in sosta anche se ogni tanto c'e qualche disertore che col fiato corto 160 161 raggiunge i due amanti sulle scalette del monumento all'Antonio Allegri, detto il Correggio. E li a passarsela forte in bocca stretti stretti ben attenti a schivare le palle quando tutti li bersagliano e sembra proprio siano al muro della fucilazione. Ma tanto die importa, loro se ne fregano e si gettano sempre phi Puno addosso all'altra e Annacarla infila una mano gelata sotto Pascella dell'Andrea e lui le tocca il seno e lo sente vibrare e inturgidirsi al freddo delle dita, eppoi a rifare le stradine e i portici tenendosi per mano fino alia casa di Annacarla che li, al caldo, succede quel che loro vogliono. Poi 1'Andrea deve tornarsene a dormire dal Miro che senno s'insospettisce e s'incazza da sbatterlo fuori e ora non e proprio il caso di lasciar 1'affare che diventa sempre piu piacevole. Pero subito il giorno dopo a mezzogiorno si ritrovano e stanno a far 1'amore chiusi in casa e mangiano e bevono e fumano e scopano ed e questo star bene diosanto, questa e bellavita, avere una gratificazione dietro 1'altra e non pensare a niente se non ad abbracciarsi e succhiarsi da ogni parte. Questa si sarebbe bella vita poterla far per sempre mica bisogno di soldi e lavorare e studiare e partire e perdersi... Ma 1'andazzo e ormai scoperto, la Ela continua a dir che sta male che le sembra di morire addirittura a saperlo tra le gambe di quella la e il Miro che smadonna e urla e corre per la casa stracciandosi le vesti come un'invasata da Zagreo. Poi s'acqueta e si fa accanto alia Ela e si raccontano tutto quel che Andrea gli ha smosso dentro nella vita e nell'immaginazione e cosi si scoprono alleati di sconfitta e la Ela parla parla e dice proprio tutto, anche qualcosa che forse avrebbe dovuto tacere. Ma si sa che quando si comincia a buttar fuori non ci si controlla piu e cosi Ela dice che 1'Andrea e un buon ragazzo e che la colpa non e sua di lui, ma dell'Annacarla se ci si trova in questo inghippo e che anche del Miro pensa bene, cioe gli e simpatico, ma davvero, solo che lui non puo mica rimuovere tutta una soffitta di condizionamenti e tutta un'educazione, cosa vuoi Miro, bisogna capire, gli ci vorrebbe del tempo, se solo avesse tempo, 1'ha detto — proprio cosi — il Miro mi piace, ma dovrei avere del tempo davanti per impararmi a vivere bene queste cose. Non fa in tempo a terminare che il Miro scatta dal sofa e inizia a saltellare si accende il More e si lancia in una dichiarazione di prammatica che non fa una grinza, tutta un faro cosi e cola eppoi... toglier 1'Andrea dalle grinfie dell'Annacarla senno ce lo sfinisce caramia. Viene poco dopo il giorno della grande occasione del Miro perche Andrea svegliandosi vede un poco di sole e dice andiamo a girar Modena che la voglio vedere questa bella citta che ricordo anche un libro di bellefoto, ma veramente, fatto da un tale che invece non ricordo piu. Cosi mi porto la Nikon e faccio un servizio anche la. Partono dunque, il Miro s'imbelletta, prende il suo Toyota e via, verso Modena a girare in lungo e in largo da Piazza. sant'Agostino a Piazza Grande dove sta il Duomo e li infatti entrano perche e il 162 163 pezzo forte di Modena anche se ci sta un presepio e tutta un'avemaria natalizia che fa vomito. Poi si fermano sotto al porticato da Molinari a here un frullato di frutta esotica che al Miro costa una follia, ma per Andrea ne farebbe ben altre follie, altroche. E da Molinari incontrano un culo di quelli da infarto con cui il Miro aveva una storia avviata quand'era poco piu giovane e aveva piu capelli in testa mica come adesso che tocca ormai il quarto di secolo e sulle tempie si yede, certo che si vede, ogni mattina a tirarsi il ciuffone e farlo cadere bene a coprire tutte le toppe. Be', questo bellissimo qui si chiama Edy e fin dai saluti col Miro non fa che strabuzzare gli occhi sull'Andrea e fingere di cicalare col Miro invece guarda il ventenne di Andrea che Miro continua a tenere stretto al braccio e piega la boccuccia in una smorfia superiore come dire spegni il culo cara Edy, questo e mio. Ma 1'Andrea si lascia fare il filo da grandingenuo e cosi devono imbarcare sul Toyota anche il nuovo acquisto, sai che allegria per il Miro guidare nel traffico incasinato delle festivita costretto a occhieggiare tra i semafori mentre invece vorrebbe tener dietro soprattutto alle mani delPEdy che chissa cosa combinano; cosicche a un'incrocio rischiano di ramazzare su una cinquecento bianca che fa zig-zag come pilotata da un imbriacato duro. L'Edy li invita a bere in un locale di cui e mezzapadrona e anche se e chiuso a quest'ora di pomeriggio ci tiene le chiavi. Cosi scendono al dancing e accendono le luci e si bevono una bottiglia di Krug tuttaquanta. Ma Andrea 164 continua a farsi far su e scuotere la testa come dire sempre si e sorridere spudorato ai quattro venti finche il Miro si accorge che tutto quel che fa e per pigliar in giro 1'Edy e allora prende gusto al gioco e se la ride di nascosto a vedere 1'Edy cosi rimbeccato che nemmeno se ne accorge, poveroooo! Insomma un qualche momento di distensione finche non arrivano al China verso le ventidue e trenta e li bevono altro Krug, perche nel frattempo hanno raccattato quattro checche modenesi compagne del passato-passato e con loro hanno cenato da Fini. Ma li al China il Miro comincia a rompersi le palle in mezzo a tutta quelPorda di assatanati che si mangerebbero 1'Andrea anche sul momento e pure lui s'e scoglionato poveretto, non sa piu come parare i colpi. Cosf se ne vanno via piantandoli li mezzi bevuti col conto da pagare, anche la Cicci che e stato un grande amore dei diciott'anni del Miro ma ora fa pena che e sui quaranta e non si da pace neanche un po'. Di ritorno verso casa sul Toyota lanciato fracassone sulla provinciale invasa dalla neve e dallo smerdo del pantano non si dicono una parola per qualche minuto. Poi Andrea comincia a dire che quelli di Modena gli stavano sul cazzo e che aveva preso gusto a stare al loro gioco mica piu di tanto, perche poi veramente s'era smaronato e depresso con queste teatrali. Allora il Miro ha cominciato a sciogliersi che quasi mollava il volante e ha cominciato a realizzare che forse quella notte, a letto, non sarebbe stato solo. Questo ha capito quando 1'Andrea completamente 165 bevuto gli si e addormentato sulla spalla che era sul punto di mollar la jeeppona If e avventurarsi per una stradicciola e farselo su due piedi. Ma ha iniziato a dirsi resisti, resisti, sei forte Miro, tienlo in caldo che il gioco e fatto calma, calma. Cos! sono arrivati nella stanza da letto dove il Miro ha preso a fargli fare I'amore mentre lo svestiva, ma e stata dura, proprio dura, poi pero PAndrea s'e riassettato, ha capito Pantifona e c'ha preso gusto. O almeno cosi dice Miro. E ne e sicuro, ma cosi sicuro che se domani riprovassero gli strapperebbe dalle labbra persino un pompino che per un maschio e quel tabu cosi tabu che non ce n'e assolutamente di piu. Cosi avanzano i giorni verso il Natale e ormai si e alia vigilia, pronti alia partenza per le Dolomiti. Riprende a nevicare e floccare con piu intensita dei giorni precedenti. II tempo si volta decisamente al brutto e la mattina quando guardo Piazza. Cianciulli la scopro sempre maggiormente imbiancata e ghiacciata come se tutto fosse addormentato. Ma noi tutti si sa che c'e del grosso ancora che serpeggia li sotto in silenzio, senza tanto casino, ma che primaoppoi scoppiera. E allora si salvi chi puo. Inizia il Grande Squagliamento, d'un tratto col sole della Vigilia. Le strade sono inzaccherate di neve scivolosa e sporca che poi la notte ghiaccia e la piazza, sembra allora fatta di sabbia con su tutte le dune e montagnette del colore grigiosporco della terra. La Ela s'e disamorata, una cioccolata in tazza dietro Paltra ha dimenticato quello che lei chiama il suo scivolone. Allo Sporting si fa le sue nuotate in santapace e sembra davvero essersi calmata mica come pochi giorni fa che non si dava pace d'esser stata piantata e smessa li come una trojetta. E come parla del suo cedimento! Dice che PAndrea e un fessacchiotto, che non ha capito d'esser arrivato in un paese in cui tutti lo vogliono scopare e venir cosi manovrato come un semplice e godereccio vibratore, mica come lui la pensa doe son venuto e v'ho sbattute tutte quante. Poveretto il Gran Cazzone, lui se ne andra, che spanda-spanda le sue avventurette, noi si restera in paese e saremo proprio noi a ridere e contarcela questa bislacca storia per tanti altri inverni. Ma la Ela tende un poco a strafare e non dene mica tanto in considerazione ad esempio il poveretto del Miro che dopo aver provato per una volta le braccia dell'Andrea, e sempre li a sospirare e bramare e gocciolare di ti amo, ti amo Andrea, io ti voglio bene, sono coinvolto eccettera eccettera. E non fa altro tutto il giorno e lo bracca e gli dice tutto quello che gli passa per la testa, cioe ti amo ti amo non lasciarmi mai piu che se questo tuo interessamento e amore insiste abbi Ponesta di chiamarlo col suo nome e smettila di trastullarti coi desideri di un compagno di gioco; se quello che sta succedendo tra noi deve essere amore, che amore sia, trallalla con la A maiuscola e tutte le conseguenze del caso, accidenti. Perche tu Andrea lo devi capire che quanto sta succedendo tra noi e il segno evi- 166 167 dente di un innamoramento di quelli veri che stracciano e io non dico di tirarlo fuori e mettermelo in mano, noo! queste sono cose che deciderai te, ma almeno il riconoscimento teorico della nostra storia io lo esigo, insomma io vorrei che tu chiamassi le cose con il loro nome e non ti nascondessi dietro e successo quel che e successo. E allora ti prego Andrea allarga le braccia; lasciami entrare, non sai la bellezza che ti appartiene piccolo, lascia che sia io a dimostrare la tua cecita, lascia che sia i tuoi occhi, il tuo specchio Andrea e allora riflettero chi tu sei e saro anche il vento, la pioggia, il tramonto, il deserto e Palba alia finestra per quando cercherai il cammino nella notte, lasciami entrare tra le tue braccia Andrea lasciami, ehi piccolo I'll be your mirror... io ti amo e ti bramo amore mio e allora se devi nasconderti e scappare preferirei che non avessi mai fatto quello che hai fatto, se poi dovevi scegliere di abbandonarmi e di lasciarmi in questo letto cosi grande e cosi vuoto sempre phi vuoto che non ci dormo piu neanch'io la miseria, perche cosi lo tengo con 1'odore del tuo corpo addosso e mi faccio la mia sindone miracolata che odora per sempre di te... Senti Andrea tu sei meraviglioso, ma lo capisci che t'amo? Lo capisci che mi stravolgi la vita e il cuore e anche i nervi e che se prima ti ho preso come un passatempo ora mi mangio le dita perche io non sono fatto per scherzare sul sesso, noooooo, io m'innamoro e basta, non ho nient'altro da fare in questo puttanaio, vivo solo nel cuore dei miei coinvolgimenti e tu perche 168 vorresti uccidemi lasciandomi cosi d'un tratto? Tutto questo il Miro lo recita dapprima al telefono con me e una volta ottenuta Papprovazione, davanti allo specchio e poi mi chiama a vedere la prova generale in camera da letto che quando Andrea ritornera restera di schiantos a vederlo cosi invasato d'amore, soprattutto quando additera il letto e afferrera il lenzuolo per portarselo alia bocca e fare la pieta Rondanini, col telo in grembo. Ma Andrea non rincasa. Viene invece PAnnacarla tutta pimpante e in grantiro che dice "Bella giornata amici miei, davvero bella giornata col Granlombardo". Miro s'incazza e dice che e una terrorista e provocatrice a comportarsi cosi mentre lui e ancora li che si spreme d'amore e che tenta in qualunque modo di tenersi incollato 1'Andrea che invece scollato si e e non torna piu, quanto dovremo aspettare? Ma poi 1'Annacarla viene cacciata perche ha davvero sorpassato ogni limite nel descrivere in lungo e in largo le sue notti concludendo con la mi sono stufata del portento che a letto non e nemmeno un granche, e il Miro non gliel'ha fatta piu e 1'ha sbattuta dalle scale con un calcio nel culo che pero non le e arrivato, ma la sequela degli insulti, quella si che e arrivata, una teoria di bruttafiga, smaialata, trojara, mangiacazzi a tradimento e bocchinara e chiavicona e paciana e gugiolona e per decenza non ne riferisco piu. Ma poi 1'Andrea rincasa che era andato a girare sul Toyota del Miro e far fotografie e diapositive su questa Emilia produttiva e selvatica girando 169 tutta la campagna fino al Po. Rientra e il Miro fa la sua granscenata ma senza ottenere phi di tanto perche al momento del grand-clou I'Andrea, svaccato sul sofa, gli dice indifferente "prendi sta pallina che ti calmi" e gli da un'oppiata che il Miro manda giu e sballa per sette ore difilate li sulla sponda del letto col lenzuolo addosso a mo' di toga, come un eliogabalo. II giorno dopo e proprio la Vigilia e la gente tacca il portico con su i fagottini colorati di porcherie, ma soprattutto enzobiagi e pierochiara che si vendono come confetti a una pesca per zitelle. E li alia libreria Niccolo Postumo s'incontra casualmente I'Andrea con la Ela. Si scambiano un saluto cosi cosi e chiacchierano di malavoglia, soprattutto I'Andrea che non vede 1'istante di fuggirsene, perche si sente un poco in colpa per essersi comportato da imbecille con lei e lei lo capisce 1'imbarazzo e lo sfrutta a suo vantaggio facendo. insinuazioni e battutine finche non arriva anche PAnnacarla con la Raffy e allora I'Andrea bestemmia li incassonato che non riesce a fuggire e le battute son sempre piu pesanti e scoperte che lo prendono dritto dritto al cuore, maledetto e porco paese che incontri tutti al momento meno opportune. Ma poi la situazione sembra aggiustarsi perche escono verso il bar e I'Andrea cerca di svignarsela. Ma non ci riesce, loro lo ficcano al Veronica Gambara dritto dritto prendendolo sottobraccio e presentandolo a tutto il bar che se la ride di nascosto e Andrea arrossisce di vergogna, maledetto paese che si capisce che tutti san tutto di tutti. Cosi continua il pomeriggio ma poi Andrea non gliela fa piu a restare e allora si alza e se ne va rosso dalla rabbia senza nemmeno alzare la mano in un gesto di saluto, ma stramaledicendo a labbra strette questi idioti provincial! sempre pronti a tramare tra di loro e contro gli stranieri. Affanculo! Allora decide di scappare e a puttane il servizio fotografico e tutto quanto il resto, lui se ne torna in Brianza, passa il Natale e ripara in Tunisia, altroche. E si prendera la rivincita a danno dell'unica persona con cui al momento se la puo prendere cioe il Miro che in fondo gli dispiace un poco che lui gli vuole bene sul serio mica come la troja delPAnnacarla che gl'ha voltato le spalle senza nemmeno avvertirlo, ma lo fara mi dispiace Miro ma lo fara. Cosi quella stessa notte dice al Miro andiamo a girare per le campagne e stiamocene un poco per i fatti nostri che del casino della truppa mi sono stancato e vorrei parlarti e starti vicino magari senza dir niente, pero fuori dai coglioni, anche da questa casa, per favore fallo per me. E il Miro non dice nulla ma dentro e sciolto come la neve al sole e gli affida le chiavi del Toyota dicendo guida pure tu, vai dove vuoi, nella tempesta nel terremoto e anche nel nubifragio, basta che tu mi stia vicino, alle porte del sole o della pioggia andiamo amore mio. Cosi escono dal paese e molto spesso la mano sulla cloche la tengono tutti e due e si sorridono tanto che il Miro allunga le dita e lo stoccazza ma 170 171 1'Andrea non dice niente e lascia fare. Poi s'arrestano sul ponte dell'autostrada e Andrea dice, scendiamo giu a guardare il passeggio e il Miro in un baleno scende, raggiunge il parapetto e guarda giu e alza molle all'indietro una mano e dice "Ahhndrea Andrea che bella persona che sei" e muove le dita come dovesse suonare un pianoforte, attendendo di intrecciarle con quelle delPaltro, pero sente una sgasata e si volta, troppo tardi, 1'ha scaricato li al freddo porcaputtana e gia e lontano giu dal cavalcavia.Cosi Miro prende a bestemmiare e ululare, poi pensa che cosi non risolvera un cazzo allora si mette a fare Pautostop che chissa qualcuno ha pieta e lo carica nella bufera che s'e alzata. Niente, niente, bestemmie su bestemmie li ai margini della provinciale che non ha nemmeno un montone addosso perche dentro al Toyota era un'alcova tutta bella calda. Altre bestemmie finche non s'arresta una cinquecento bianca che lo carica e al Miro sembra di riconoscerla questa bianchina e soprattutto quel modo imbriacato di guidare sulla strada, pero non si ricorda dove. Arriva dunque a casa, sale di corsa le scale e quante ne ha in testa per fargliela pagare! Ma Andrea fa la volpe furbacchiona, sa con chi gioca la riscossa, cosi si fa trovare nudo col cazzo in aria nel letto del Miro e finge di dormire. II Miro si precipita dentro urlando come una furia e quello scuote appena la testa ricciolona e fa "ah, sei tu?" Cosi che al Miro gli crolla tutto addosso e pensa anche sia scemo questo qui, chi puo essere vaccaeva, Carlo Marx? Cosi si scrolla tutta Pacqua e la neve che s'e 172 preso sul cavalcavia e sputa fuoco dalla bocca ma PAndrea comincia a frignare e fa su tutta una tiritera perche quel che ha fatto lo ha fatto solo per vedere se lui lo amava veramente, che voleva metterlo alia prova perche non avrebbe sopportato d'esser trattato come una marchetta e se lui s'incazzava per quello scherzettino da bambini allora voleva dire che non Pamava manco per il cazzo, cioe tutte parolacce senza significato alcuno. E al Miro gli luccicano gli occhi ora e dice stupidino, stupidino, birbantello d'un Andrea Pavevo capita cosa credi e che pensavi eh? e fa quindi risposta da gransignore come avesse perso died milioni al casino e s'alzasse con filosofia dicendo al mondo c'e chi vince c'e chi perde, va cosi lasciando persino la mancia al croupier tanto per chiudere in bellezza e magari dopo suicidarsi in laguna. E infatti il Miro fa buonviso, ma poi si ritira un attimo in bagno e si da un cazzotto tanto per smaltire il nervoso. Poi gli si getta nelle braccia e cerca di dimenticare e PAndrea non fa che dire ti amo ti amo non ti lascero, finche s'addoimenta e il Miro resta li a guardarlo asciugandogli con le labbra le gocce di saliva e benedicendo la sinusite che lo fa dormire a bocca aperta e cosi lo puo succhiare anche quando riposa e dice povero piccolo e lo bacia avanti e indietro finche viene mattino e il sole entra dalle finestre e la neve gocciola sul davanzale e sembra suonare come uno xilofono. S'addormenta dunque e pensa cosi bene non sono stata mai. Si risveglia il giorno dopo che e Natale e le campane del borgo scasinano allegre, e nato e 173 nato, si risveglia riposato e sorridente e fa micio micio mio allungando il braccio, ma questo plumf sul materasso freddo, il Miro si volta, vede il letto vuoto e gli prende mezzo canchero. Divenuto poi tutt'intero quando legge nella specchiera di fronte, tracciato col suo kajal: GOOD-BYE BUSONA!!! Tutto il pomeriggio di questo fottutissimo Natale passato a casa del Miro per risollevarlo dall'infarto che il Merry Christmas di Andrea gli ha provocato. L'Annacarla, la Ela, la Raffy ed io e anche altri tutti intorno al suo corpo allentato sul sofa, su quel talamo non ci tornera, non ci tornera cazzo, vivesse cent'anni. Noi non si sa piu ne cosa dirgli ne cosa fargli dopo le premure tuttequante usate, insomma cominciamo a svaccarci anche noi e dire senti Miro, non farla cosi lunga, che sara un Andrea in piu o in meno, renditi conto che quello era un ingenuo e s'e visto come e scappato con la coda tra le gambe, Io sappiamo che forse tu ci hai rimesso piu di tutti in questi giorni, ma guarda la Ela che anche lei era cotta e sballata e poi ha capito con chi aveva a che fare e s'e ripresa, insomma e stata un'infatuazione, e cerca di rimuovere diosanto almeno per questi giorni che domani ce ne partiamo e chi s'e visto s'e visto, pensa piuttosto a tirarti su con tutti i buon deutsch che ci saran lassu altroche lombardi, veri Walhalla diomio! Miro, Miro fatti forza! Ma tutto sembra inutile per svegliarlo dal collasso e cosi la notte facciamo la veglia accanto al sofa perche solo non c'e da fidarsi a lasciarlo. II giorno dopo tutti i preparativi al dunque, indaffarati a caricar gli sci e le borse e tutto quanto sulle nostre auto finche non resta che passare dal Miro a prelevarlo e fare 1'estremo tentative, ma quello e ancora sotto shock non mangia non beve, insomma e piu di la che di qua. Poi 1'Annacarla s'incazza e urla di togliere il culo da quel triclinio del cazzo e che se vuole venire a Corvara bene, che si sbrighi senno cazzi suoi, noi ce ne andiamo ugualmente. E Miro fa cenno svolazzante con la mano e gli occhi chiusi come dire andate andate lasciatemi a morire nella mia disperazione di rottincula snobbata, e 1'Annacarla bestemmia e si dirige verso 1'uscita. Poi prima di chiudersi la porta alle spalle dice peggio per te Miro, ci si deve fermare a Bolzano a caricare quei due di Brescia con cui si e d'accordo da settembre, peggio per te che non ti vuoi la rivincita. E allora il Miro s'alza su e riprende a favellare e darsi schiaffetti sulla fronte e buffetti sulle guance, come ha potuto dimenticare? Fa per alzarsi ma la fatica e tanta perche essere lasciati cosi proprio sul piu bello e un bel magone di fiele da shatter giu e anche tutta una ferita in salamoia e alcool nelle bruciature e aceto nelle piaghe, insomma non gliela fara a rimettersi, un martirio e pur sempre un martirio chi gliela fa a fare superman... ma no, ma no, gliela fara il Miro, alia faccia delPAndrea gliela fara. "Annacarla, Porcaela aspettate, scendo, mi prepare vo- 174 175 glio la rivincita. E non son cosi sicuro che la passerete liscia questa volta, voi due!" Cosi finalmente si parte, si lascia il borgo e s'imbocca 1'autobrennero con le nostre tre auto incolonnate, si ritira lo scontrino e via sulla strada. Si passeranno dieci incredibili giorni lassu come da qualche anno a questa parte. Ma io non faro il Capodanno con la ghenga tuttaquanta. Tornero il trentuno a Reggio Emilia per il cenone con tutti i pede della mia razza che hanno affittato un hotel tutto intero perche ci sara festa grande e granbaldoria per il prossimo anno 1979 che pare allora andra in gran moda, in tutto il mondo, 1'ano del fanciullo! Obssssssssssssssss... Autobahn • 176 •7 '- Lacrime lacrime non ce n'e mai abbastanza quando vien su la scoglionatura, inutile dire cuore mio spaccati a mezzo come un uovo e manda via il vischioso male, quando ti prende lei la bestia non c'e da fare proprio nulla solo stare ad aspettare un giorno appresso all'altro. E quando viene comincia ad attaccarti la bassa pancia, quindi sale su allo stomaco e lo agita in tremolio di frullatore e dopo diventa ansia che e come un sospiro trattenuto che dice vengo su eppoi non viene mai. E Laura diceva, mi ricordo, che questo faceva male ahime davvero molto male come ti siringassero da dentro le budella e le graffettassero e punzecchiassero, insomma tanti scorpioncini appesi al tubo digerente cosi che poi dovevi per guarire cercare un disinfestatore che ti imponesse i fluidi, magari girando mezzitalia e trovatolo fare poi sala d'attesa in compagnia di melanconici stultiferi biliatici neurotici et altri disperati con artrosis e acciacchi d'ossa, persino invasamento del Maligno. E PAngelo, anche cio mi rammento e ve lo passo, questa scoglionatura che da sul neuroduro 177