http://www.youtube.com/watch?v=VgchRTXDpfo L. Carboni, Inno nazionale (1995) Io sono troppo bolognese, tu sei troppo napoletano egli[1] è troppo torinese e voi siete troppo di Bari sì noi siamo troppo orgogliosi[2], loro sono troppo veneziani e anche dentro la stessa città, siamo sempre troppo lontani[3]! E siamo sempre troppo romani, e sì che siamo troppo milanesi e lo vedi anche allo stadio che siamo sempre troppo tesi siamo tifosi[4] poco sportivi perché siamo troppo fiorentini[5] e la polizia controlla che non stiamo troppo vicini[6]! E allora son troppo bolognese, tu sei troppo cagliaritano sventoliamo troppe bandiere[7] col bastone nella mano[8] e diventiamo troppo violenti, e se non ci spacchiamo i denti[9] comunque ci promettiamo in coro[10] che ci romperemo il culo! E io sono troppo emiliano, e tu sei troppo siciliano egli è troppo calabrese, e voi troppo molisani e noi siamo troppo chiusi, loro son troppo altoatesini e anche se è caduto il muro[11], abbiamo sempre troppi confini! E poi eravamo troppo fascisti e anche troppo menefreghisti[12] allora giù botte coi manganelli[13] comunque non eravamo troppo fratelli poi diventammo troppo comunisti[14], e anche troppo democristiani e sì che il tempo passa ma siamo ancora troppo italiani[15]! Sì che eravamo troppo fascisti oppure troppo menefreghisti e allora giù botte coi manganelli non eravamo troppo fratelli [16] poi diventammo troppo comunisti e anche troppo democristiani e sì che il tempo passa siamo ancora troppo italiani! ________________________________ [1] Forma del pronome personale [2] Orgogliosi della propria provenienza geografica, campanilisti. [3] All’interno di una città possono esserci divisioni per questioni sportive: v. il derby nel campionato di calcio, oppure il Palio di Siena. [4] = Fan. Il tifoso dovrebbe essere “sportivo”, spesso invece non lo è (si usa il termine ultrà, plurale ultras, per indicare i tifosi particolarmente “arrabbiati”). [5] I tifosi della Fiorentina hanno la fama di essere particolarmente violenti. [6] Per evitare disordini allo stadio, i tifosi di una squadra vengono tenuti separati da quelli dell’altra. [7] Le bandiere con i colori delle diverse squadre (“troppe” perché la bandiera dovrebbe essere solo una, quella italiana). [8] I bastoni, le spranghe con cui allo stadio si cerca di colpire i tifosi avversari. [9] Spaccare i denti (o: la faccia) a qn. = minacciare di fare molto male. [10] I cori qui sono quelli con cui i tifosi, per sostenere la loro squadra, minacciano e insultano la squadra avversaria (rompere, fare il culo a qn.(molto volg.)= fare molto male, portare un danno molto grave; in senso – per così dire – sportivo: infliggere una pesante sconfitta, “stracciare”). [11] Si allude al Muro di Berlino (la caduta, il crollo del Muro = “die Wende”), che segnava simbolicamente il confine tra Occidente e Unione Sovietica. Qui il senso è: nel mondo non esiste più un confine come la “Cortina di ferro”, in Italia invece ci sono ancora tanti, troppi confini (fisici e ideologici). [12] Menefreghista = chi non ha rispetto per nulla. Me ne frego (espressione volgare) era anche il titolo di un canto fascista, che voleva rappresentare il disprezzo dei fascisti per qualsiasi cosa e il loro atteggiamento di superiorità. [13] Bastone rivestito di gomma, oggi usato dalla Polizia durante le sommosse, in passato usato dalle cosiddette “squadracce” fasciste (qui ci si riferisce a questo). [14] Il Partito Comunista Italiano (PCI) e la Democrazia Cristiana (DC) furono i due grandi partiti del secondo dopoguerra in Italia, oggi non esistono più. [15] “Essere troppo italiani” qui avrà il senso (negativo) di “rappresentiamo il carattere degli italiani, che non riescono a sentirsi uniti”. [16] Allusione all’inno nazionale italiano Fratelli d’Italia.