LE VILLE PALLADIANE Le ville palladiane sono un insieme di ville venete (del territorio della Repubblica di Venezia), concentrate per la maggior parte nella provincia di Vicenza, ………………… intorno alla metà del Cinquecento dall'architetto Andrea Palladio per le famiglie più importanti del luogo, soprattutto aristocratici, ma anche alcuni esponenti dell'alta borghesia della Repubblica veneta. Insieme alla città di Vicenza, 24 ville palladiane del Veneto sono state inserite, tra il 1994 e il 1996, nella lista …………………. dell'umanità dell'UNESCO.^[1] Le ville palladiane ……………………… dalle ville romane e dalle ville medicee toscane: non erano destinate unicamente allo ……………………. dei proprietari, ma erano - anzitutto - dei complessi produttivi. Circondate da vaste estensioni di campi ………………….. e vigneti, le ville comprendevano magazzini, stalle e depositi per il lavoro agricolo. Di norma presentano …………… laterali, le barchesse, destinate a contenere gli ambienti di lavoro, dividendo razionalmente lo spazio del corpo centrale, destinato ai proprietari, da quello dei lavoratori, in modo da non sovrapporre le diverse attività. Il corpo centrale è a sua volta suddiviso in senso verticale, dove ogni piano assolve a funzioni diverse. Palladio riteneva che la villa fosse, oltre che centro di proprietà terriera, anche luogo di salute, benessere, studio e riflessione. Le facciate, dominate da frontoni, su modello del …………….. greco, di solito decorati con le insegne del proprietario, annunciavano una potente presenza in un vasto territorio pianeggiante, e non avevano bisogno, per essere visibili, dell'altezza dei palazzi cittadini. Le loro …………………. offrivano un luogo piacevole ed ombreggiato per pasteggiare, per conversare o per le esecuzioni musicali, attività queste che si possono vedere celebrate nella decorazione della villa, ad esempio a villa Caldogno. Negli interni Palladio distribuiva le funzioni sia verticalmente che orizzontalmente. ……………….., dispense, lavanderie e cantine si trovavano al piano terreno: l'ampio spazio sotto il tetto veniva impiegato per conservare il prodotto più prezioso della tenuta, il……………….. Al piano principale, abitato dalla famiglia e dai suoi ospiti, le stanze più pubbliche (la loggia e il salone) si trovavano sull'asse centrale mentre a destra e a sinistra vi erano delle infilate simmetriche di stanze, dalle grandi camere rettangolari, attraverso le stanze quadrate di medie dimensioni, fino a quelle rettangolari piccole, usate talvolta dai proprietari come studi o uffici per amministrare il fondo. Da un punto di vista estetico, le ville palladiane si distinguono per lo stile classicheggiante, le linee eleganti e l'aspetto signorile, ma anche per una fondamentale semplicità. Le forme si impostano sulle proporzioni dei rapporti musicali, secondo la concezione rinascimentale che vede tutto l'universo basato su queste leggi armoniche. Grazie anche alle loro descrizioni e ai dettagliati disegni pubblicati da Palladio nel trattato I quattro libri dell'architettura (1570) le ville palladiane divennero per secoli oggetto di studio per gli architetti europei, che si ispirarono ad esse per le loro realizzazioni. Inserisci i seguenti termini negli spazi: cucine, si distinguono, coltivati, logge, grano, svago, ali, edificate, Patrimoni, tempio Villa Badoer - Fratta Polesine - (1554) Ai confini meridionali dei territori della Serenissima, nelle piatte e nebbiose lande del Polesine, Palladio progetta nel 1554 una villa per il nobile veneziano Francesco Badoer, destinata a diventare il baricentro della vasta tenuta agricola di quasi cinquecento campi da questi ricevuta in eredità sei anni prima. Costruita e abitata nel 1556, la villa doveva quindi essere funzionale alla conduzione dei campi e insieme segno visibile della presenza, per così dire feudale, dei Badoer sul territorio: non a caso l’edificio sorge sul sito di un antico castello medievale. Palladio riesce a unire in una sintesi efficace entrambi i significati, collegando il maestoso corpo dominicale alle due barchesse piegate a semicerchio che schermano le stalle e altri annessi agricoli. Le elegantissime barchesse curvilinee sono le uniche concretamente realizzate da Palladio fra le molte progettate (per esempio per le ville Mocenigo alla Brenta, Thiene a Cicogna o villa Trissino a Meledo) e la loro forma — scrive lo stesso Palladio — richiama braccia aperte ad accogliere i visitatori: fonte antica di riferimento sono molto probabilmente le esedre del tempio di Augusto a Roma. Villa Foscari detta La Malcontenta fu costruita da Andrea Palladio nel 1559 a Malcontenta, località in prossimità di Mira (Italia), lungo il Naviglio del Brenta, per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari. La villa sorge su un alto basamento, che separa il piano nobile dal suolo umido e conferisce magnificenza all’edificio, sollevato su un podio come un tempio antico. Essa sorge come blocco isolato e privo di annessi agricoli ai margini della Laguna veneta, pertanto più che come villa-fattoria si configura quindi come residenza suburbana, raggiungibile rapidamente in barca dal centro di Venezia. La famiglia dei committenti era una delle più potenti della città, tanto che la residenza ha un carattere maestoso, quasi regale, sconosciuto a tutte le altre ville palladiane, cui contribuisce la splendida decorazione interna. La Rotonda Progettata e costruita su commissione per mons. Paolo Almerico da Andrea Palladio intorno al 1570, la dimora passa alla famiglia Capra nel 1591. La Rotonda è così chiamata per il suo originale schema planimetrico (forse Palladio si ispirò al Pantheon di Roma) formato da un …………………. iscritto in un quadrato e poi in una ……………… greca. I quattro bracci della croce corrispondono a quattro ingressi monumentali, con pronai ionici e scalinate. Al centro della villa c'è un grande ………………. rotondo coperto a ……………... Tutto è ordinato su una perfetta simmetria e con pieno rispetto per le proporzioni classiche, ma il risultato è molto originale. Con sorprendente libertà interpretativa, Palladio gioca sulle forma classiche e crea una struttura di grande effetto scenografico e perfettamente inserita nell'ambiente naturale, accentuando il senso di sacralità della dimora, diversa dalle altre ville in quanto destinata ad un uomo di chiesa e priva perciò di funzionalità produttiva. L'architettura si armonizza, è qualificata e qualifica il paesaggio, inserendosi con i suoi schemi rigorosamente geometrici, le sue linee razionali e l'essenzialità delle sue forme nelle curve ampie e dolci del paesaggio veneto, tra…………….., pianure e fiumi. Colline, cupola, salone, cerchio, croce