15 Perche «subito»? Perche la rapiditä degli strumenti ci ha ipnotizza-to: abbiamo sempre fretta anche quando fretta non c'e. Superfluo: prima dell'e-mail e del cellulare comunicavamo con dieci persone al giomo, ma magari erano poche; adesso con cento, che sono deci-samente troppe. Sinistro: siamo agli ordini di uno squillo e di uno 20 schermo e non e una faccenda simpatica. Salato: sommate bollette e carte ricaricabili, il costo dei telefoni, dei Computer, dei CD-ROM e delle periferiche, e pensate a quello che potevate realizzare, combi-nare, ottenere e guadagnare nelle ore trascorse a schiacciare pulsan-ti. Potevate guardare il cielo, per esempio. Non c'e schermo ad alta 25 definizione che tenga. Oltre la fmestra e piü bello. B ^ ^ La posta elettronica e una strepitosa invenzione: discreta, fulminea, praticamente gratuita. Ma va usata con buon senso. A Natale, soprattutto. La lusinga del ricordo, l'impegno degli auguri scritti a mano e il rito del francobollo erano, infatti, quanto potevamo offrire ad amici e conoscenti. Molti di noi ricevono invece raffiche di biglietti virtuali (e virtualmente uguali: «Congratulazioni! Alle- 30 gata a questa e-mail c'e una cartolina personalizzata creata appositamente per te!»). Oppure mes-saggi come questo, spedito a una lista di cento nomi: «Vorrei abbracciarvi tutti, ma sono pigra e la posta elettronica e cosi comoda!». Non c'e dubbio, mia cara. Ma tu non hai neppure letto la lista dei nomi prima di gettare il tuo cuore nel cyberspazio. Hai preferito economizzare: nonni, zie, amici e colleghi, tutti sistemati con un «clic» del mouse. 35 Ammettiamolo. Alle persone cui teniamo, ormai possiamo offrire un'unica cosa preziosa: il tempo (il resto si compra, si affitta, si duplica, si delega). ii tempo per scrivere un biglietto a mano, il tempo di una visita, il tempo di uno sguardo piü lungo del solito, il tempo di una telefonata. ii tempo per avere un'idea originale e recapitarla (anche con la posta elettronica, perche no). i biglietti aziendali prodotti in serie, l'indirizzo autoadesivo uscito dalla stampante, la lista di indirizzi 40 lunga come un canto della Divina Commedia, le e-cards velocissime da mandare (e lente da sca-ricare) sono ammissioni pubbliche di sentimenti tiepidi. Spedire il solito «Buon Natale! Buon @nno!» a cento conoscenti giä riuniti in una mailing list richiede circa venti secondi, pari a 0,2 secondi per conoscente. Voi direte: meglio che niente. Non sono sicuro. Forse e meglio niente. tratti dal Manuale dell 'uomo domestico, di Beppe Severgnini, Rizzoli ed. Leggete i due testi e indicate a quale si riferisce ogni informazione. 1. Con le e-mail comunichiamo in modo veloce, ma impersonale. 0 B 2. Secondo Severgnini, gli italiani sono ossessionati dalle e-mail. 0 B 3. C'e chi non sfrutta il computer in modo del tutto creativo. Q B 4. Spesso si inviano messaggi identici a piü persone. 0 B 5. Le nuove tecnologie ci hanno reso piü impazienti. 0 B 6. Spesso, la tecnologia ci rende meno produttivi. 0 B 7. Piü e facile usare un mezzo e piü diventiamo pigri. Q B 8. Solo con qualcosa di personalizzato dimostriamo sentimenti forti. Q B 9. Secondo l'autore, dovremmo usare di meno il computer. 0 B 10. E preferibile non comunicare affatto piuttosto che in maniera impersonale. 0 B —i- : IUI III III HI 1.11 ill III III III ill ill 1 " Dt Noto r %Wmm- í c ě una tutela .i *■>*»* >k™> c>