Completate le frasi con le parole necessarie: 1. Un assassino è colpevole di _______________ . 2. Alla fine delle indagini, trovato il colpevole, il caso viene ________________ . 3. Il primo a essere _______________ per la morte del commendator Pagnozzi è il figlio Giacomino. 4. Il figlio del commendatore Pagnozzi è il primo indiziato perché per la sera dell’omicidio lui non ha un ______________ . 5. Per quale motivo l’assassino ha ucciso suo padre? Qual è il ____________ ? 6. Dopo aver interrogato in carcere Giacomino, il figlio del commendatore, Montalbano si rende conto di avere seguito un ____________ sbagliata. Domande: 1. Seguendo le piste di Montalbano alla ricerca della soluzione del caso, il film può essere suddiviso in tre grosse parti: come definirle? Prima parte: pista ____________ Seconda parte: pista _____________ Terza parte: pista ____________ 2. Qual è quindi il movente nel giallo del film? Selezionate l’opzione corretta. -Invidia -gelosia -vendetta -ambizione 3. Cosa pensate dell’elemento “busta anonima” che di fatto dà una svolta alle indagini? Chi può averla mandata? 4. Secondo voi si poteva fare “senza” questo indizio? A cosa è servito? Fornite due motivazioni. 1. ___________________________________________ 2. ___________________________________________ 5. Analizziamo i dieci elementi compositivi del giallo in riferimento alla versione FILM: 1. l’assassino 2. l’omicidio 3. la vittima 4. l’investigatore 5. il movente 6. l’arma del delitto 7. i testimoni 8. gli indiziati 9. gli indizi e i falsi indizi 10. il colpevole Riassunto scene dal minuto 51:45 PER ANALIZZARE Cosa dice il giornalista? Perché secondo voi la regia indugia su questo servizio giornalistico? Quale è la reazione di Montalbano? Cosa trova poi nel registratore? Cosa sta succedendo qui? Il commissario inizia a seguire un’altra pista, quella di un figlio illegittimo. Il palazzo Donnafugata. Qui veniamo a sapere come Pagnozzi sia diventato ricco: anche lui faceva il capomastro, ma poi grazie all’aiuto della mafia (Sinagra) ha accumulato ricchezza e potere, costruendo “mezza provincia”. Montalbano non arresta subito Picone: che altro aspetto emerge del suo carattere? 16 Montalbano si reca al carcere di Montelusa mentre il giornalista Nicolò Zito sta girando un servizio sulla liberazione degli albanesi ingiustamente accusati di furto all’interno della villa dei coniugi Pagnozzi. Lì parla con Pasqualino per sapere se quella sera prima dell’incidente/omicidio qualcuno abbia manomesso la portiera dell’auto del Pagnozzi. Pasqualino gli conferma che qualcuno c’è stato vicino all’auto, ma senza ulteriori particolari. 17 Montalbano e i suoi si recano alla villa dei Pagnozzi per prendere Giacomino, il figlio, che si dichiara innocente. Fazio gli chiede: “Commissario, ma sarebbe questo l’assassino?” 18 In carcere : Segue l’interrogatorio. Giacomino nega sia la relazione con la Pagnozzi che la visita in officina Parrinello. Nega anche la proprietà dell’audiocassetta. Purtroppo non ha un alibi: era a casa da solo. Il commissario segue l’interrogatorio in un’altra stanza con Pasqualino il quale nega che sia lui il tipo visto vicino l’auto perché fisicamente non corrisponde: era un tipo più atletico e robusto. Poi gli fa lui una domanda: se suo padre avesse avuto altri figli o altre relazioni. Giacomino gli rivela che sicuramente aveva avuto altre storie, e ricorda in particolare una con una giovane cameriera. 19 Montalbano continua seguendo la sua pista e si reca da un potente e vecchio capomafia ( don Balduccio Sinagra), con il quale il Pagnozzi aveva stretto affari soprattutto in gioventù, e gli chiede della cameriera, una bellissima ragazza che poi è stata cacciata via (circa 25 anni prima). Il capomafia conferma la storia, dicendo pure che la donna era stata mandata via perché incinta. Il suo nome era Antonietta Picone, e fu aiutata da un avvocato, Currò. 20 Dopo aver incontrato Beba (e messa una buona parola per Augello) Montalbano si reca dall’avvocato Currò, che però non gli rivela nulla. Qualcosa invece la rivela il portiere. Gli parla del figlio della cameriera che era stato lasciato in un istituto religioso lì vicino. Lì incontra una vecchia “compagna” del “bambino” che cerca e che scopre chiamarsi Calogero Picone. Un bambino difficile che adorava la madre. Da una vecchia foto dell’istituto riconosce il meccanico dell’officina Parrinello. 21 Montalbano perciò va a cercare Picone, prima in officina (lì si fa chiamare Jerry), poi al cimitero, dove è andato a “trascorrere la giornata con la madre”. Sulla tomba della madre si suicida. Montalbano lo soccorre, e qui Calogero fa in tempo a confessare e rivelare il perché del suo gesto: vendicare l’onore e le pene della madre. 22 - Il 31 dicembre: in commissariato. Montalbano parla con il giudice Scognamiglio e a lui racconta le conclusioni delle indagini. (Da 1:19:00): Così il caso viene archiviato. Montalbano però chiede al giudice un ultimo favore: quello di tenere Pasqualino ai domiciliari per la notte di Capodanno… per mangiare gli arancini insieme ad Adelina! Lascia infine Augello di turno in commissariato perché ha bisogno di prendere Catarella per servizio: trasferimento detenuti.