[http://www.booksblog.it] Una famiglia su 10 non ha libri in casa Lo rivela l'ultimo rapporto Istat: il 10,3% degli italiani non possiede nemmeno un libro in casa, il 64% ne ha al massimo 100. I motivi del gap culturale. 1) Si legge sempre meno. Sarà una questione qualitativa dei prodotti editoriali, un fenomeno tipicamente italiano o l’ennesima conseguenza sociale della crisi economica, sta di fatto che in Italia nel 2013 la lettura dei libri è calata ulteriormente rispetto all’anno passato. Ma il dato che allarma di più non è il calo dei lettori, bensì che il 10,3% di loro - diciamo una famiglia su dieci - non possiede neanche un libro in casa. 2) Questo è uno degli ultimi dati emersi dal rapporto Istat “La produzione e la lettura di libri in Italia“: tra questi, c’è il calo dei lettori, sceso dal 46% dello scorso anno al 43% attuale. Di libri letti in un anno, poi, la maggior parte degli italiani ha dichiarato di averne letto solo uno - esclusi quelli professionali o scolastici - e sono soprattutto donne (49,3%). Il numero di libri letti in 12 mesi rimane modesto: il 46% ha risposto di averne letto al massimo tre. Certo, rimane sempre una modesta quota di lettori “forti”, cioè quelli che leggono almeno un libro al mese, che sono quasi il 14%, ma l’altra faccia della medaglia è quel 10,3% che ha gli scaffali della libreria - ammesso che ce l’abbiano - completamente vuoti. Il 64% delle famiglie invece dichiara di averne al massimo 100. 3) Ma quali sono i motivi che hanno determinato e determinano questo gap culturale? L’Istat rileva principalmente questi, nell’ordine: la mancanza di efficaci politiche scolastiche di educazione alla lettura, il basso livello culturale della popolazione, inadeguate politiche pubbliche di incentivazione all’acquisto dei libri, scarsa promozione alla lettura da parte dei media mainstream. 4) Per contrastare questo problema, gli editori hanno deciso di affrontare la questione puntando sulle librerie indipendenti e sui canali di distribuzione on line, il cui trend nel 2013 è stato positivo, grazie al boom degli e-book e dei contenuti editoriali digitalizzati: lo dimostrano ancora una volta i dati, che affermano che circa 5 milioni e mezzo di italiani (dai 6 anni in su) hanno letto o scaricato libri online o e-book. 5) L’italiano è allergico ai libri e questa allergia secondo l’Ocse è fonte di disagi sociali, ma anche economici: sostiene l’Ocse infatti che se siamo gli ultimi tra i Paesi avanzati per competenze alfabetiche è perché leggiamo poco e male, due fattori che si traducono in un divario sociale ed economico rispetto agli altri Paesi europei. *************************************************************************************************** ************11.In base all’argomento, date un brevissimo titolo a ogni paragrafo. 1. _______________________________________________________ 2. _______________________________________________________ 3. _______________________________________________________ 4. _______________________________________________________ 5. _______________________________________________________ 2. A che cosa corrispondono i seguenti dati? 10,3% : è la percentuale degli italiani che __________________________________ 46%: corrisponde a/alla _____________________________________________________ 64% : _______________________________________________________________ 49,3%: ______________________________________________________________ 3.Trovate nel testo i sinonimi alle seguenti parole: diminuire ____________________ venire fuori ____________________ un’altra ancora __________________ preoccupare _____________________ diminuzione ______________________ stimolo, aiuto _____________________ limitato, basso _____________________ combattere ________________________ pochissime ________________________ 3.All’interno dell’articolo letto ci sono tre verbi che vengono riferiti ai “dati”. Si dice che i dati ___________________ ______________________ ____________________. Le persone interpellate durante l’indagine invece cosa fanno? ____________ ___________. L’Ocse e l’stat cosa fanno? __________________ _____________________. 4. Riscrivete con parole vostre le seguenti frasi: 1. Sarà una questione qualitativa dei prodotti editoriali, un fenomeno tipicamente italiano o l’ennesima conseguenza sociale della crisi economica, sta di fatto che in Italia nel 2013 la lettura dei libri è calata ulteriormente rispetto all’anno passato. ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ _______________ 2. Per contrastare questo problema (il divario culturale), gli editori hanno deciso di affrontare la questione puntando sulle librerie indipendenti e sui canali di distribuzione on line, il cui trend nel 2013 è stato positivo, grazie al boom degli e-book e dei contenuti editoriali digitalizzati. ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________ _______________ 5.Inserite le preposizioni e le congiunzioni mancanti. Giovanni Solimine L’Italia che legge Laterza, 2010, pp174. […] ____ 21 ottobre è in libreria "L'Italia che legge", un agile saggio di Giovanni Solimine edito ___ Laterza, in cui si affronta il tema, molto discusso, della lettura in Italia. […] I primi dati che Solimine analizza sono quelli ____ produzione libraria nel nostro paese: il fenomeno editoriale italiano risulta essere un "colosso dai piedi di argilla". L'elevato numero di libri pubblicati e l'alto fatturato ci collocano ___ settimo-ottavo posto al mondo e al quarto-quinto ___ Europa dell'industria editoriale; ma l'equilibrio di questo colosso è davvero instabile se pensiamo che a produrre sono pochi editori (concentrati ____ lo più nelle regioni dell'Italia settentrionale) e ad acquistare ancor meno lettori ( i 4 milioni di "lettori forti" praticamente ___ soli assorbono la metà _____ vendite). ____ primi due capitoli si analizza proprio il profilo del lettore - e del non lettore - italiano, i suoi gusti e i suoi stili di vita. Emerge subito il dato centrale attorno ___ cui ruota l'intero saggio, ___ cioè che in Italia si legge poco, comunque meno che negli altri paesi europei. Solo il 45% _____ italiani (25 milioni ___ persone, rispetto ____ 70% della popolazione dei paesi dell'Europa settentrionale e centrale) viene definito dall'Istat "lettore", accostandosi al libro almeno una volta all'anno; ben 20 milioni di italiani, poi, non leggono affatto ___ libri ___ giornali e associano questa attività in primo luogo alla perdita di tempo. I "lettori forti"- italiani "fuori dalla norma" - sono soprattutto donne, hanno un livello di reddito e uno status sociale in genere elevati, vivono in prevalenza al nord e al centro e nei grandi centri urbani, hanno meno ___ 34 anni oppure più ___ 65, leggono ____ passione ma anche ____ migliorare il loro livello culturale e professionale, acquistano il doppio dei libri rispetto al totale, frequentano più assiduamente il cinema rispetto alla media. Per approfondire: http://www.istat.it/it/archivio/108662 ELABORATO OBBLIGATORIO PER ACCEDERE ALL’ESAME Quali sono i dieci libri più venduti nel vostro Paese? Di che genere sono? Come è il profilo del lettore? Quanti e chi sono coloro che leggono? Cercate informazioni e dati su internet e scrivete un articolo sull’esempio dei due articoli letti durante le ultime lezioni. Cercate di utilizzare il lessico evidenziato negli esercizi. E non dimenticate il titolo!