[da: www.repubblica.it, 3 aprile 2014] Italia. Uno straniero su 10 non tornerà Studio HRS sugli ospiti stranieri: tra i problemi di accoglienza più gravi, la sicurezza, il traffico, il pessimo stato dei monumenti e le difficoltà di relazione con le forze dell'ordine di Simone Cosimi degrado.jpg I TURISTI stranieri in Italia non si sentono sicuri. O, almeno, potrebbero esserlo molto di più. Uno su dieci - sembra poco, è tantissimo - dichiara infatti che potrebbe non tornare nel nostro Paese a causa di una serie di elementi negativi che ne hanno caratterizzato il soggiorno. Per chi abita nel Belpaese non si tratta certo di novità. Per chi ci arriva con un'idea appena più poetica in testa, questi fattori possono al contrario costituire una sgradevole sorpresa. Su tutti, la paura di essere borseggiati. Dunque la microcriminalità nel suo complesso. Poi il traffico indisciplinato, che evidentemente scoraggia chi vorrebbe concedersi un fly and drive o addirittura un on the road su e giù per lo Stivale. Ancora, i visitatori stranieri ci bocciano per il degrado dei monumenti. Il caso del Colosseo e dei Fori Imperiali a Roma, davvero una situazione degradante a livello mondiale, non è quindi una fattispecie isolata: venditori ambulanti e abusivi, figuranti in maschera e venditori di biglietti taroccati fanno male non solo all'immagine ma rischiano di tradursi in pesanti perdite economiche. Sono solo alcuni dei dati diffusi da Hrs, il portale specializzato in turismo e viaggi d'affari. Che ha stilato una classifica concentrata in particolare sui punti forti dell'offerta nostrana: le città d'arte. Sono piazze che dovrebbero essere costantemente tirate a lucido e in cui l'accoglienza dovrebbe toccare i massimi livelli. Stando ai dati dell'analisi, condotta nei primi tre mesi dell'anno su un campione di turisti che hanno viaggiato in Italia nel corso del 2013, non va esattamente così. In pratica, la constatazione per cui non possiamo più permetterci di vivere di rendita alle spalle di arte e bellezza è del tutto provata dall'analisi. Quella rendita storica sembra smottare anno dopo anno, in particolare perché non è supportata da una rete di servizi decente e da città pulite e sicure. È necessario lavorare su questo fronte spingendo sul controllo del territorio, sull'accessibilità per disabili e anziani, sulla tutela ambientale, sull'elementare decoro urbano e sull'assistenza sanitaria. Insomma, costruire un cuscino di sicurezza. Il monumento antico, per quanto prestigioso, da solo non basta più. Stando all'indagine Hrs la città d'arte più sicura è Matera, seguita da Verona e Siena. Mete prestigiosissime ma non certo i grandi scrigni di cultura che fanno da cardine a ogni trasferta italiana per un turista straniero. La débâcle più sonora la incassa Roma: fuori dalla Top Ten. Così come Napoli - che precede la capitale all'undicesimo posto - e Milano, una posizione dietro a Roma. Si salvano solo Venezia e Firenze, rispettivamente al quarto e quinto posto quanto a pacchetto complessivo dei servizi. La classifica della sicurezza è chiusa da Lecce, Palermo, Parma, Perugia e Pisa. Male anche Bologna, alla dodicesima casella e Torino, ritenuta la meno sicura di tutte, che sigilla la Top 15. Un quadro non proprio esaltante per i centri di riferimento. I problemi sono tanti. Al vertice, tuttavia, c'è il timore di essere rapinati e una generale percezione di scarsa sicurezza e controllo delle forze dell'ordine, in particolare nei pressi delle principali attrazioni turistiche (30% degli intervistati). Segue la poca disciplina di chi guida, con una preoccupazione legata alla scarsa attenzione per chi va a piedi o in bicicletta (25%). Sembra un elemento collaterale, ma i viaggi su due ruote stanno diventando un capitolo importante dell'offerta complessiva. Terzo posto per il pessimo stato dei monumenti e la forte sensazione di disordine che i turisti percepiscono nelle zone in cui sorgono (15%). Legata nello specifico ad ambulanti, guide abusive, venditori, banchetti e bancarelle. Fra le altre ragioni che rischiano di costarci un addio, più che un arrivederci, la difficoltà di comunicazione con chi si occupa di sicurezza (10%): vigili e forze dell'ordine non parlano inglese. E se lo parlano, zoppicano, rischiando di essere poco utili quando dovrebbero invece essere risolutivi. È un elemento essenziale, per una nazione a vocazione turistica, accogliere i visitatori con maggiore professionalità. Secondo il centro studi di Hrs "fa emergere un senso di insicurezza e di abbandono nei momenti di eventuale difficoltà". Ancora, il 7% di chi viene in viaggio in Italia lamenta uno scarso decoro urbano e un livello di sporcizia elevato. Le nostre città non piacciono, la nettezza urbana - ancora in buona parte legata ai cassonetti stradali - è ormai uno spettacolo improponibile di fronte a un'Europa che viaggia a velocità doppie o triple quanto a raccolta differenziata porta a porta e contenitori a scomparsa, sotto il livello della strada. Il 6% nota inoltre un altro grande difetto della gestione italiana: la diversa situazione fra centri e periferie. Infine, con il 5% e il 2%, i visitatori si lagnano dei trasporti urbani, dalla metro agli autobus, e dei prezzi nei ristoranti e bar del centro. Il dramma, però sta tutto in una domanda inclusa nello studio: "Pensate di ritornare in Italia in base alla vostra esperienza di viaggio?". Il 10% lo ha escluso. Che significa? Facile: su 47 milioni di turisti che hanno raggiunto l'Italia nel 2013 rischiamo di perderne quasi 5 milioni. In particolare statunitensi e francesi che ci depennano al 17% e al 15%. Decisi a scegliere altre destinazioni per le prossime vacanze. *************************************************************************************************** ************* 1) Sintetizzate, in una frase, il contenuto dell’articolo. 2) A coppie: l’articolo parla di uno studio condotto dall’agenzia Hrs su alcuni turisti stranieri che hanno visitato l’Italia. In base a quanto letto e ai risultati dell’indagine, scrivete quelle che, secondo voi, sono le domande che sono state poste ai turisti. 3) Completate la tabella e leggetela poi ad alta voce: Motivi di lamentela - elementi negativi del soggiorno Percentuale dei turisti Condividete tutti questi punti? Vorreste aggiungerne qualcuno? Quale per voi non è fondamentale? 4) Utilizzate i punti individuati nella tabella precedente per creare delle frasi che abbiano per soggetto “gli italianiâ€, causa appunto del malcontento dei turisti. 5) A coppie: quali sono le parole o le espressioni utilizzate per parlare del malcontento dei turisti? Segnatele qui sotto. ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 6) Cosa significano le seguenti parole ed espressioni utilizzate nell’articolo? Soggiorno _____________________ Vivere di rendita _____________________ Essere tirato a lucido ___________________ Biglietto taroccato ________________________ 7) A coppie: trovate nel testo i sinonimi o le espressioni equivalenti a quelle riportate qui di seguito: a. sostenere __________________ b. decenza, pulizia, cura, _____________________ c. numero limitato di persone preso come esempio _____________________ d. sconfitta _____________________ e. senza licenza ______________________ f. polizia _____________________ g. non far bene qc _____________________ Quale è il soggetto di questa frase che chiude il terzultimo paragrafo? Scrivetelo voi! “fa emergere un senso di insicurezza e di abbandono nei momenti di eventuale difficoltà".†A coppie. Immaginate di essere una coppia di turisti appena tornata dall’Italia e di voler rilasciare un commento su un sito per turisti. Qualcosa della vostra vacanza non vi ha soddisfatto: scegliete quindi quattro dei punti scritti nella tabella dell’es. 3 (o, se volete, potete sostituirli con altri) e scrivete un commento al vostro soggiorno italiano. Usate un registro colloquiale (senza essere volgari, altrimenti i commenti saranno eliminati!)