7 – analisi delle informazioni: strutturare Qui sotto trovate l’inizio e la frase conclusiva di un breve racconto di un noto autore italiano. Scrivete quello che c’è in mezzo. Date anche un titolo al vostro racconto. TEMPO: 5 minuti + 25 minuti Qualche giorno dopo aver preso possesso della sontuosa villa, Ernest Kazirra, rincasando, avvistò da lontano un uomo che con una cassa sulle spalle… *** E l’ombra della notte scendeva. Prima di partire a scrivere, rispondete a queste due domande:1) intorno a quale idea voglio costruire la mia storia? 2) riesco a sintetizzarla in una sola breve frase? TEMPO: 5 minuti Petra - Idea: sorpresa. Ernest, volendo arricchirsi con i soldi di un altro, rimane deluso a scoprire che questo non succederà. Monika - Idea aiuto a qualcuno. In generale, l‘amicizia arriva quando meno te lo aspetti. Denisa - Idea: giallo. L‘uomo sta portando via un pezzo del passato e del futuro di Ernest Agniezska - Idea: Inquietante mistero. Un uomo vuole restituire una cassa al proprietario di una villa, ma ha paura e non ci riesce. Scrivete la vostra storia: non più di una pagina. TEMPO 25 minuti. Ci sono altre domande (oltre alle due della prima parte) che vi siete poste mentre scrivevate la storia? Se sì, quali? Relativamente a cosa? (vicende, personaggi, lessico, cronologia, ambientazione…). In che modo l’incipit e l’explicit vi hanno influenzato? Denisa: ho pensato a Stefamo Benni, a un suo racconto in cui è presente un ladro Petra: mi sono chiesta che cosa ci si aspetta da questo incipit? Che cosa è questa cassa? Cosa c’è dentro? Denisa: sontuosa villa: Kazirra sarà un personaggio di una certa classe sociale. L’incipit mi evoca l‘estate. Agniezska e Petra: l´explicit evoca qualcosa di inquietante, la fine può essere aperta. Non mi sono voluta concentrare sui dettagli, ma sull’atmosfera e sul senso di mistero Monika: l’explicit evoca qualcosa di romantico, con un lieto fine Prima di partire è importante prendere decisioni: intorno a quale idea costruisco la storia? Posso raccontarla in una sola frase? E ancora, è meglio farsi ancora altre domande: Di che razza di storia si tratta? Che caratteristiche strutturali deve avere? Dall’analisi dell’incipit e della frase finale del racconto di Dino Buzzati possiamo ricavare le seguenti informazioni intorno alle quali costruire la nostra storia: Narrazione: terza persona che vede quello che sta succedendo. Punto di vista esterno Tempo verbale: passato Primo personaggio: Ernest Kazirra: chi è? Da dove viene, è italiano? Secondo personaggio: lo sconosciuto; chi è? Tempo narrativo: un giorno, fino alla sera Atmosfera: mistero (cassa), tenerezza (silenzio – sera romantica) Ritmo: (lento, veloce, a scatti…) inizio veloce e fine lenta Tono: secco (Stec), misterioso (Denisa) Quesito principale: Che cosa contiene questa cassa? Riscrivete la vostra storia partendo da uno dei tre nuovi incipit: Rock/Moderno Lo vide da lontano. Aveva una cassa sulle spalle. Kazirra si era comprato quella villa da ricconi solo pochi giorni prima e non aveva la più pallida idea di chi diavolo fosse il tizio che si avvicinava nell’ombra. Basico Mentre rientrava nella lussuosa villa che aveva comprato da poco, Kazirra vide un uomo con una cassa sulle spalle Lento La villa si ergeva ampia e imponente ed Ernest Kazirra, che ne aveva preso possesso da pochi giorni, rincasando la osservò diviso tra orgoglio e un senso di estraneità: con quell’edificio sontuoso aveva una consuetudine troppo recente per poterlo trovare familiare. In quello stesso momento intravide , ad accrescere l’inquietudine che gli si addensava addosso, un uomo che procedeva lento portando sulle spalle una cassa, o qualcosa che molto le assomigliava.