ANALISI CONTRASTIVA DEGLI ERRORI A LIVELLO SINTATTICO NEGLI ELABORATI SCRITTI IN ITALIANO DA APPRENDENTI DI LINGUA MADRE CECA E SLOVACCA LA RICERCA: QUESITI E METODOLOGIA - 2 Premessa La ricerca in atto vuole raccogliere, classificare e analizzare gli errori sintattici di apprendenti cechi e slovacchi di livello A1-B2 nei loro testi scritti in italiano LS; l’obiettivo è capire se è possibile arrivare a delle regolarità sulla tipologia degli errori e se queste sono ascrivibili a fenomeni di transfer. Poiché sarebbe impossibile nei limiti di questa ricerca spiegare il sistema sintattico ceco e metterlo a confronto con il sistema sintattico italiano, il transfer verrà indagato sulla base delle categorie morfosintattiche messe in luce dagli errori, con l’aiuto dei modelli teorici utilizzati per classificare e analizzare l’errore. Queste pagine si collegano a quanto scritto un anno fa per il corso “Doktorský seminář II“ in cui presentavo i quesiti e la metodologia che sarebbero stati alla base della mia ricerca. I quesiti riguardavano il tipo d’indagine, il corpus e il campione d’indagine della ricerca, la definizione dei task e l’esemplificazione, seppur ancora sommaria, delle categorie degli errori riscontrati a livello sintattico. In queste pagine vorrei soffermarmi su quattro quesiti che in questi dodici mesi hanno costituito il focus della mia ricerca: il corpus (§1), il campione d’indagine (§2), il task (§3.1) e la prospettiva teorica alla base della scelta dei task (§3.2). Seguirà infine una proposta metodologica per il proseguimento del lavoro di ricerca e analisi (§4). 1.Il corpus[1] Negli studi sull’apprendimento delle LS i tipi di indagine utilizzati dai linguisti e dai glottodidatti sono essenzialmente due: indagine di tipo quantitativo e indagine di tipo qualitativo. La prima ha l’obiettivo di legittimare la validità (o la non validità) di una ipotesi su un numero che, per il campione definito d’indagine, sia statisticamente significativo; la seconda punta invece a far nascere ipotesi come frutto delle interpretazioni dei campioni oggetto di studio, indipendentemente dal loro numero (Andorno/Bernini 2003:27,28). Detto questo, il tipo d’indagine scelto può svolgersi secondo due direzioni, trasversale o longitudinale: con la prima si vuole definire lo stato delle cose (competenze, conoscenze, abilità) per i diversi livelli di apprendimento dei diversi apprendenti; con la seconda si vuole invece seguire il percorso di evoluzione dell’apprendimento della LS per un lungo arco di tempo e relativamente a singoli apprendenti. Considerando gli obiettivi della presente ricerca, l’analisi qui adottata sarà di tipo qualitativo e sarà svolta trasversalmente rispetto al campione d’indagine, livello per livello. Poiché è impossibile stabilire un numero preciso di apprendenti cechi e slovacchi che studiano italiano in Repubblica Ceca per procedere a una campionatura che sia statisticamente giustificata e poiché non tutti gli apprendenti sviluppano, o hanno interesse a sviluppare, competenze nella scrittura nel loro percorso di acquisizione linguistica, si è deciso di affidare il criterio della rappresentatività alla variabilità linguistica: il corpus cioè deve includere «il più ampio spettro possibile di variabilità linguistica», esso deve «contenere un ampio repertorio di tipi diversi di eventi comunicativi, definiti sulla base di criteri di variazione esterni» (Cresti/Panunzi 2013:47-50); la variabilità linguistica nel caso della presente ricerca è costituito dai tipi testuali (descrittivo, narrativo, espositivo, regolativo e argomentativo) che saranno l’oggetto di specifici task secondo il livello linguistico degli apprendenti così come definito dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER). 2.Il campione d’indagine: raccolta e codifica Il campione d’indagine è costituito da testi scritti da apprendenti di italiano LS dell’Universit Masaryk di Brno (MU), frequentanti i corsi offerti per il primo triennio di studio e tutti di madrelingua ceca e slovacca. L’iscrizione al primo anno, a partire dall’AA 2015/16 non richiede il superamento di un test di conoscenza della lingua. Si va, perciò, da un livello di entrata pari a quello del principiante assoluto a un livello di uscita dichiarato dall’esame “Závěrečná práce z jazyka“ (fine del sesto semestre del corso regolamentare di studi) e pari al livello C1 del QCER. I dati raccolti sono tutti relativi all’anno accademico 2017/2018. Inizialmente si è proceduto con la raccolta dei dati sociolinguistici degli informatori. Per far questo è stato preparato un questionario che è stato somministrato all’inizio dell’anno accademico a tutti gli studenti dei corsi del primo triennio (si veda l’Appendice 1). La prima parte del questionario riguarda i dati anagrafici degli informatori (nome, età, genere, nazionalità); la seconda parte riguarda il percorso di studi precedente al percorso universitario e la sua valutazione (scuola superiore frequentata, voto di uscita); la terza parte riguarda le conoscenze linguistiche (lingua madre, livello di conoscenza dell’italiano, altre lingue conosciute e loro livello di conoscenza, indicazione dell’anno universitario di studi in corso); la quarta parte include domande riguardanti il rapporto con l’Italia e la lingua italiana (contatti con la lingua: famiglia e viaggi). L’ultima parte riguarda i comportamenti personali nei confronti dello studio di una lingua straniera: ausili didattici utilizzati, consuetudini. Si è scelto di affinare il questionario puntando su molteplici variabili per avere un quadro biografico e sociolinguistico il più possibile preciso.[2] Sono stati raccolti i dati di 53 informanti: sono di età compresa tra i 19 e i 32 anni; di questi 49 sono femmine e 4 sono maschi. 27 sono di nazionalità ceca, 19 sono di nazionalità slovacca e i restanti 7 sono di nazionalità russa, ucraina, vietnamita, italiana e ungherese. La maggior parte di loro (45) ha alle spalle una istruzione superiore di tipo classico (gymnázium) con un voto di uscita che si colloca tra l’ottimo (indicazione “1”) e il buono (indicazione “2”). Per alcuni informanti la lingua madre non corrisponde alla lingua parlata nel Paese corrispondente alla nazionalità. Risulta infatti che 31 informanti sono di lingua madre ceca, 1 è di lingua madre italiana, 18 sono di lingua madre slovacca e i restanti sono di lingua madre ucraina (1), ungherese (1), italiana (1) e vietnamita (1). 29 informanti frequentano il primo anno, 23 il secondo anno e 11 il terzo anno. Per quanto riguarda lo studio della lingua italiana, 14 di loro dichiarano di essere principianti assoluti (livello A1 della lingua), 5 dichiarano di essere dei falsi principianti (livello A2), 20 dichiarano di essere a un livello B1 e 12 a un livello B2. In 4 dichiarano un livello avanzato della lingua e si tratta degli unici informanti che hanno uno o entrambi i genitori italiani. Alla percezione che gli informanti hanno della propria conoscenza di una lingua straniera occorre rispondere con una verifica oggettiva. Definire infatti in modo il più possibile oggettivo il livello di conoscenza e competenza degli informanti fornisce sicuramente basi più solide su cui impostare le ricerche. Come sottolineano Bestgen et al. (2012: 100-102), la tipologia degli errori varia a seconda del grado di conoscenza linguistica e inoltre - riprendendo anche studi precedenti - il transfer gioca un ruolo maggiore quanto più basso è il livello linguistico. La nostra università non dispone di un sistema che certifichi in modo ufficiale, alla fine del primo e del secondo anno di studi , il livello linguistico raggiunto. Certifica invece il livello di uscita del percorso dell’intero triennio, dichiarandolo pari a C1. Per poter quindi certificare in un modo il più possibile obiettivo il livello linguistico degli studenti per il primo e secondo anno, alla fine dei corsi di lingua del semestre primaverile 2018 verranno somministrate le prove di valutazione di comprensione e produzione scritta che nel 2012 sono state somministrate all’interno delle prove di certificazione CILS[3]. Verranno somministrate le prove di livello A2, B2 e C1. Il campione d’indagine, come detto a inizio paragrafo, deve considerare solo gli studenti madrelingua ceca e slovacca. Per questo motivo verranno considerati come campioni validi solo i testi scritti da 49 informanti. Vorrei precisare che l’obiettivo del presente studio non è rilevare la varietà degli errori e analizzarli per ogni livello linguistico; rilevare il livello, d’altra parte, permette di rintracciare alcune delle cause che determinano l’errore, come gli errori legati al percorso acquisizionale[4]. Si procederà in ogni caso a confrontare i risultati ottenuti dal test con i dati dichiarati dagli studenti per verificarne i punti di coincidenza e di distanza. Si valuterà infine quanto la distanza tra le dichiarazioni degli studenti e i risultati del test possa invalidare una parte del campione testuale. A ogni informante del campione d’indagine viene attribuito un codice scalare identificativo che informi sia sul livello linguistico (A, B o C) sia sulla lingua madre (C per la ceca, S per la slovacca). Questo codice sarà parte integrante del codice identificativo della stringa di testo che all’interno del corpus testuale conterrà l’errore rilevato. Perciò, per esempio, il codice AC01D1001 individuerà un errore e si leggerà in questo modo: AC01 D1 001= AC01: studente ceco 01 di livello A D1: task: testo di tipo descrittivo n° 1 001: prima stringa di testo contenente l’errore Il codice permetterà perciò di individuare in modo univoco la stringa di testo contenente l’errore, il task specifico (testo d’origine con indicazione della tipologia) e le informazioni sull’informante. L’indicazione del livello linguistico degli informanti non è relativa al loro livello di conoscenza della lingua dichiarato nel questionario ma rispetterà l’esito della prova CILS somministrata alla fine dei corsi del semestre primaverile 2018. 3.Task e prospettiva teorica 3.1 I task Per ogni livello di conoscenza della lingua si propongono più task e, salendo di livello, task che richiedano tipi testuali sempre più diversificati, così che sia possibile avere un quadro complessivo sulla competenza legata alle produzioni scritte e sia salvaguardata la variabilit linguistica richiesta dal corpus (cfr. §1). Questo permette poi di poter delineare un quadro prestazionale sincronico per livello e di conseguenza fornire una base per una sintesi degli errori. Cattana e Nesci (2004: 54) puntualizzano che per poter ricostruire l’interlingua degli studenti in una certa fase del loro apprendimento è necessario analizzare gli errori su materiale prodotto per comunicare in modo libero, evitando cioè scelte imposte o guidate. Si è quindi provveduto a somministrare task che hanno stimolato la produzione di forme testuali libere. La scelta tematica dei task è stata in linea con i contenuti dei programmi previsti per i vari corsi dei tre anni di studio. I task somministrati sono consultabili nella tabella presente nell’Appendice 2. Caratteristica comune a tutti i task è la variabile tempo, luogo e ausili didattici: gli studenti hanno potuto scrivere i testi a casa, senza restrizioni di tempo e con la possibilità di consultare ausili didattici cartacei e online (per esempio dizionari, manuali, giornali), senza escludere eventuali aiuti da altre persone. Per ogni singolo task gli studenti hanno infine avuto l’unica restrizione di scrivere un testo che contenesse un numero di parole limitato a un certo intervallo. Questo ha permesso di somministrare un numero consistente di task e salvaguardare, allo stesso tempo, l’omogeneità del campione. I task sono suddivisi per tipo testuale; a ogni tipo testuale corrisponde un codice: D per descrittivo, N per narrativo, R per regolativo, E per espositivo e A per argomentativo. Per la scrittura del singolo compito gli studenti hanno avuto a disposizione un formulario (Appendice 3) che prevedeva, oltre allo spazio per la scrittura del testo, anche i campi per informazioni personali (nome e cognome), per il nome del corso di pertinenza del compito e il suo livello di competenza, istruzioni specifiche per la stesura (numero di parole minimo e massimo consentito, eventuali immagini o tabelle da commentare). È stato inoltre richiesto di annotare il tempo impiegato per la scrittura e gli ausili didattici utilizzati. Queste informazioni, non particolarmente rilevanti per i fini di questa ricerca, servono comunque a chiudere il quadro di un corpus riccamente annotato nelle sue molteplici variabili e pronto perciò ad essere interrogato anche per altri studi. 3.2 Prospettiva teorica Come già detto nel paragrafo due, il campione della presente indagine è costituito da testi scritti. Egon Werlich nel suo A text Grammar of English (1976) ha proposto una differenziazione dei tipi di testo che tiene conto di due matrici, la funzionale e la cognitiva: la prima riguarda il centro di interesse del testo, la seconda considera le capacità cognitive chiamate in gioco per permettere la produzione e la comprensione del testo stesso. Questa differenziazione comprende 5 tipi di testo: il descrittivo, il narrativo, l’espositivo, l’argomentativo, il regolativo o prescrittivo. Ogni tipo comprende dei generi: per esempio, per il tipo prescrittivo si considerano le istruzioni per l’uso, le ricette, le guide turistiche, ma anche testi legali come codici e leggi, o ancora testi commerciali e pubblicitari. Bisogna tenere in ogni caso presente, come sottolinea Ferrari (2014:259), che «nella concretezza della produzione linguistica i tipi di testo, così come i generi, sono raramente omogenei». Ogni tipo di testo, inteso come atto linguistico comunicativo (Ferrari 2014:13), rivela strutture sintattico-informative tipiche. Considerare quindi tutti i tipi di testo, con i relativi generi, permette di soddisfare il criterio della variabilità linguistica, criterio fondamentale per la validità del corpus e dell’analisi di questa ricerca. Le relazioni che legano gli enunciati dei testi, caratterizzate da una struttura sintattico-informativa definita, possono essere così sintetizzate:[5] · Testo narrativo: la struttura morfosintattica degli enunciati determina l’architettura semantica del testo: «la morfologia dei verbi, unita alle espressioni circostanziali, indica la posizione temporale degli eventi rispetto al momento dell’enunciazione»[6]. Quando al centro è la narrazione si prediligono verbi al passato remoto, imperfetto e trapassato prossimo; quando è al centro il commento si prediligono forme del presente, passato prossimo o futuro. Questo determina anche la scelta delle forme deittiche e delle forme anaforiche. · Testo espositivo: l’architettura semantica subisce un controllo molto attento attraverso «relazioni logiche volte a rendere più chiaro, più preciso, più fondato il suo contenuto». Si tratta di «relazioni di motivazione, di esemplificazione, di specificazione e di riformulazione»[7]. In questa prospettiva ha una posizione di rilievo la scelta della punteggiatura che produce «rilievi e sfondi informativi che sono cruciali per cogliere la componente logica, topicale e enunciativa [del testo]»[8]. · Testo argomentativo: il testo è controllato da relazioni di motivazione e consecuzione. · Testo descrittivo: dato un topic costante, gli enunciati e le unità informative sono connessi da relazioni logiche che «si riducono sostanzialmente all’aggiunta e alla specificazione, a volte movimentate dalla classe delle relazioni di opposizione»[9]. Due sono le strutture sintattico-informative tipiche: la struttura presentativa (C’è un...), la struttura predicativa (Il cane è un animale).[10] · Testo prescrittivo: si caratterizza per la presenza di indicatori con funzione illocutiva e loro variazioni linguistiche. Da questa sintesi è possibile notare come ogni tipo di testo comporta un ordine informativo definito e una scelta di forme morfologiche adeguate. Ed è evidente come la sintassi, che costituisce «il modo in cui le parole si mettono insieme e si organizzano per formare enunciati»[11] sia determinata dalle relazioni logiche che il macroatto linguistico richiede. Definire quindi una “norma” anche per il testo permette di dotarsi di un’ulteriore lente attraverso la quale individuare l’errore sintattico. L’evidente limite temporale della raccolta dei dati (un anno), del numero di informatori e del contesto di raccolta del materiale d’indagine (contesto scolastico-universitario), non ha permesso di raccogliere dati per tutti i generi pertinenti ai singoli tipi testuali. La varietà comunque rimane salvaguardata concedendo validità ai risultati della ricerca. 4. Proposta metodologica per il proseguimento del lavoro di ricerca e analisi 1. Verranno evidenziate e catalogate le tipologie di errore a livello sintattico. 2. Contemporaneamente si procederà alla realizzazione del corpus testuale: inserimento delle stringhe di testo, codifica della fonte, codifica del tipo di errore. 3. Si procederà alla descrizione dell’errore e all’analisi delle possibili cause. Si ricercherà il transfer come possibile causa[12]. Attraverso il metodo statistico si verificherà se la distinzione tra lingua madre ceca e slovacca sia effettivamente significativa nella rilevazione delle varietà dell’errore[13]. Se no, si analizzerà il transfer alla luce di una sola delle due lingue, cioè il ceco. 4. Si cercherà la chiave più opportuna per leggere i risultati delle analisi: chiave didattica (punto di vista acquisizionale) o chiave linguistica (punto di vista tipologico)? A questa domanda non posso ancora rispondere: saranno gli errori a guidarmi nella risposta. BIBLIOGRAFIA Andorno, Cecilia / Bernini, Giuliano, «Premesse teoriche e metodologiche», in Giacalone Ramat, Anna (a cura di) (2003), Verso l’italiano. Percorsi e strategie di acquisizione, Roma, Carocci, pp. 27-36. Bestgen, Yves / Granger, Sylviane / Thewissen, Jennifer (2012), «Error Patterns and Automatic L1 Identification», in S.A. Crossley e S. Jarvis (a cura di), Approaching Language Transfer Through Text Classification: Explorations in the Detection-based Approach, Bristol, Multilingual Matters, pp. 95-115. Bitonti, Alessandro, La variazione linguistica dall’infanzia alla preadolescenza. Ricerche in Puglia, Roma, Bulzoni Editore 2018. Cattana, Anna / Nesci, Maria Teresa (2004), Analizzare e correggere gli errori, Perugia, Guerra Edizioni. Cresti, Emanuela / Panunzi, Alessandro (2013), Introduzione ai corpora dell’italiano, Bologna, il Mulino. Ferrari, Angela (2014), Linguistica del testo. Principi, fenomeni, strutture, Roma, Carocci. Lombardi Vallauri, Edoardo ( 2013), La linguistica in pratica, Bologna, Il Mulino. APPENDICE 1 - Questionario per i dati sociolinguistici degli informanti Vstupní dotazník studentů italštiny, škol.r. 2017/2018 datum_________ Sociolingvistická data - pište nebo škrtněte data budou použita pouze pro badatelské účely Osobní data: Jméno a příjmení: ______________________________ Pohlaví: M F Datum narození:______________________________ Národnost: ______________________ Studium: druh střední školy: O všobecná O gymnázium O odborná pouze pro odborné školy, upřesněte prosím i zaměření: např. hotelová, obchodní atd.: __________________________ Průměrná známka z maturity: 1 2 3 4 Jazyky: mateřský jazyk ___________________ italština: úplný začátečník začátečník mírně pokročilý pokročilý ročník na ÚRJL FFMU (Bc) 1. 2. 3. Jiné studované jazyky: __________________, stupeň znalosti: začátečník mírně pokročilý pokročilý __________________, stupeň znalosti: začátečník mírně pokročilý pokročilý __________________, stupeň znalosti: začátečník mírně pokročilý pokročilý __________________, stupeň znalosti: začátečník mírně pokročilý pokročilý Otec je Ital nebo matka je Italka. O Ano, _______________ O Ne Oba rodiče jsou Italové. O Ano O Ne Mám italské příbuzné O Ano O Ne Už jsem byl/byla v Itálii _________ krát na (jak dlouho) _______________________ důvod (práce, studijní pobyt…) _____________________________ Co mně pomáha, když se učim cizí jazyk: * poslouchám hudbu * dívám se na filmy s titulky * čtu dvojjazyčné knihy * hledám doučování s rodilým mluvčím * ………………………………….. Děkujeme! Grazie! APPENDICE 2 – Elenco dei task somministrati N° Task Tipo di testo Semestre Livello 1 Scrivi una tua presentazione e indica nome, cognome, età, nazionalità, città, indirizzo e telefono. D 1 A1 2 Descrivi le tue abitudini alimentari: cosa mangi di solito? Cosa ti piace/non ti piace? Dove mangi di solito? D 1 A1 3 Descrivi la tua casa. D 1 A1 4 Descrivi il tempo atmosferico nel tuo paese e specifica quale stagione preferisci e perché. D 2 A2 5 Scrivi un breve testo per descrivere la tua famiglia. D 2 A2 6 Osserva le immagini e scrivi la storia. Secondo te, cosa succede alla fine? Inizia così: Due settimane fa sono uscita con Michele a cena... N 2 A2 7 Cosa hai fatto per i tuoi 18 anni? Come hai festeggiato? Dove? Chi c’era con te? Cosa hai fatto? Scrivi. N 2 A2 8 Racconta di un viaggio che hai fatto (in treno, in autobus, in aereo). Quando? Con chi eri? Dove andavi? Cosa hai visto/fatto? N 3 B1 9 Cosa indossi generalmente? Quali capi d’abbigliamento preferisci? Quali eviti? Perché? Ci sono criteri particolari con i quali scegli i tuoi vestiti? D/E 3 B1 10 Osserva le foto e descrivi i personaggi. Cosa indossano? Ci sono differenze per quanto riguarda lo stile e la scelta dei colori? D 3 B1 11 Sei uno studente/una studentessa di lingue. Vivi a Brno in un piccolo appartamento da solo/sola con un gatto che si chiama Pinocchio. Hai anche un pianoforte e uno scaffale pieno di CD originali: hai tutti gli album di Michael Jackson e dei Queen. Sul pianoforte tieni una collezione di monete antiche che per te è molto preziosa. I tuoi genitori hanno da poco rinnovato il pavimento dell’appartamento: ora c’è un parquet di legno chiaro, bellissimo! Inutile dire che quel parquet è costato molti soldi. Domani parti per una settimana di vacanza a Vienna e lasci il tuo appartamento al tuo amico Pietro/alla tua amica Giulia. Scrivigli/Scrivile un biglietto per ricordare le cose che deve fare e... che non deve fare! R 3 B1 12 Leggi la fiaba “La camicia dell’uomo contento” e fanne tre riassunti: 1) 30-35 parole, 2) 70-80 parole, 3) 120-130 parole. Usa il tempo presente. E 3 B1/B2 13 Racconta una fiaba nota nel tuo paese. Usa il passato remoto. N 3 B2 14 In base a quanto letto e ascoltato nell’Unità 8 svolta in classe e in base alla tabella qui presente, scrivi un articolo sul fenomeno della convivenza prolungata dei giovani italiani con i loro genitori, presentandone eventuali aspetti positivi e negativi e facendo un paragone con la situazione nel tuo Paese. Non dimenticare di dare un titolo al tuo articolo. E 4 B2 15 Cerca sulla stampa nazionale ceca/slovacca informazioni su uno dei seguenti punti. a) Situazione lavorativa dei giovani nel tuo Paese e in Italia b) Occupazione e disoccupazione nel tuo Paese e in Italia c) Trovare lavoro dopo gli studi nel tuo Paese e in Italia. Scrivi un breve articolo che presenti al lettore italiano il tema scelto, mettendo a confronto la realtà italiana e quella del tuo Paese. Puoi anche utilizzare (e commentare) tabelle e/o grafici. E 4 B2 16 Parla del tuo migliore amico/della tua migliore amica. Descrivi il suo aspetto fisico e il suo carattere. Racconta anche di un episodio in cui ti ha dimostrato la sua amicizia oppure racconta di un episodio in cui la vostra amicizia ha contato molto. D/N 4 B2 17 Che ruolo hanno le donne nei mass media cechi/slovacchi? Secondo te, la loro rappresentazione è corretta? Esponi la tua opinione. A 4 B1-B2 18 Scrivi una ricetta tipica del tuo paese. Ricorda di specificare ingredienti e procedimento. R 4 B1-B2 19 Qual è il tuo cantante o gruppo musicale preferito? Presentalo. Che tipo di musica suona? Quali sono i valori o i messaggi che trasmette attraverso la sua musica? C’è in particolare una canzone di cui vuoi parlare? Parlane… E/D 4 B2 20 Scegli uno degli scrittori italiani citati nell’esercizio 8 (pag. 144) e scrivi una breve biografia parlando - brevemente - anche della sua opera più famosa. E 5 B2 21 Scrivi la trama di un romanzo/racconto di tua invenzione utilizzando gli elementi raccolti nell’attività svolta in classe (personaggi e loro ruolo, luogo, genere del racconto/romanzo, aggettivi per definire la trama). N 5 B2 22 Quale dovrebbe essere, secondo te, il giusto rapporto uomo-tecnologia? Argomenta le tue opinioni. A 5 C1 23 Scrivi un breve testo per presentare il tuo attore preferito (o la tua attrice preferita). Specifica la sua età e nazionalità. Descrivilo/a sia fisicamente che nel carattere e infine parla anche dei ruoli principali per i quali è noto/a. D 5 C1 24 Leggi la versione semplificata della novella su Chichibìo tratta dal Decameron di Boccaccio e raccontala poi con parole tue, trasformando il discorso da diretto a indiretto. E/N 5 C1 25 “Novecento“ di Baricco e “Bar Sport“ di Stefano Benni sono due racconti molto diversi tra loro. In che modo sono resi (o trattati) i personaggi? Argomenta facendo riferimento alle scelte di contenuto, di stile e di registro linguistico dei due autori. A 5 B2 26 Riassunto: Riassumi il racconto di Camilleri “La lettera anonima“. E 5 B2 27 Riassunto: Riassumi il racconto di Valeria Parrella "Quello che non ricordo più". E 5 B2 28 Giuseppe Pontiggia e Filippo Scozzari: biografia e autobiografia, vite inventate e vita vissuta. Qual è la caratteristica delle due biografie “illustri“ di Pontiggia? Quali sono gli artifici letterari (stile, registro ecc.) che l’autore utilizza per distinguere le due persone? E quali sono gli artifici letterari che Scozzari mette in campo per parlare del suo tempo e della sua vita? Rispondete alle domande mettendo in rilievo elementi di distanza e vicinanza tra i tipi di scrittura dei due autori. Se occorre, riportate anche brevi esempi dai brani letti. A 5 C1 29 Scrivi una ricetta che più di altre è legata alla tua famiglia. Ricorda di specificare ingredienti, procedimento e modalità di consumazione. R 5 C1 30 Fabio Picchi e Andrea Marcolongo, "I dieci comandamenti per non far peccato in cucina" e "La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco": due esempi di come si può parlare dell'oggetto del proprio lavoro come se fosse un oggetto d'amore. Spiegate in che modo i due autori danno voce a questo loro "amore" mettendo in luce soprattutto le somiglianze. A 5 C1 31 Rileggete i primi 15 capitoli di Pinocchio e immaginate di essere uno dei personaggi (Geppetto, Pinocchio, il grillo, il carabiniere, la fata, il Gatto ecc.). Riscrivete la storia in prima persona raccontandola dal punto di vista del personaggio scelto. N 6 C1 32 I bambini di Cuore e il bambino Gian Burrasca: bambini profondamente diversi. Spiega in che cosa consiste questa loro diversità e cerca di spiegarne il perché. Se occorre, fai riferimento a punti specifici delle pagine che hai letto. A 6 C1 33 Scrivi una breve biografia di Emilio Salgari utilizzando le informazioni ricavate dal video RAI (http://www.raistoria.rai.it/articoli-programma-puntate/emilio-salgari-la-grande-avventura/24903/de fault.aspx) e dalle risposte alle domande presenti nella scheda che accompagna il video (ora in IS). E 6 C1 34 Immagina di dover descrivere un'automobile a una persona che non sa che cosa è un'automobile. Un suggerimento: prima di iniziare a scrivere rifletti su chi è il destinatario della tua descrizione. D 6 C1 35 Immagina di essere un insegnante di scuola elementare e di dover scrivere dei consigli di lettura ai tuoi alunni. Quale dei libri scritti da Emilio Salgari, Gianni Rodari e Bianca Pitzorno consiglieresti? R 6 C1 36 Articolo di giornale E 6 C1 37 La mia biografia linguistica N/E 6 C1 38 Cause e origini della Grande Guerra E 6 C1 39 Una ricetta R 6 C1 40 Vegetariano o non vegetariano? A 6 C1 41 Descrizione: Il Ferrero Rocher D 6 C1 42 Profilo biografico del nudibranchio N/E 6 C1 43 Scrivere un racconto conforme alle istruzioni date N 6 C1 44 Come scrivere un testo universitario R 6 C1 45 Una voce enciclopedica E 6 C1 APPENDICE 3 - Formulario per la realizzazione dei task (esempio) NOME E COGNOME NOME DEL CORSO IJIB501 Jazyková cvičení 1 – II LIVELLO A2 COMPITO (titolo) Scrivi un breve testo per descrivere la tua famiglia. N° parole 50-70 parole Testo: Tempo impiegato a scrivere il testo (approssimativamente) Eventuali materiali e strumenti (per es. dizionari, enciclopedie, pagine web, amici!) utilizzati durante la scrittura del testo ________________________________ [1] Il testo di questo paragrafo riprende quanto scritto per Doktorský seminář II: si conferma quindi il percorso di base. [2] Per la raccolta dei dati biografici e sociolinguistici e per l’analisi statistica dei dati del campione, si vedano le indicazioni metodologiche presenti in Bitonti (2018: 54-56) e Bestgen et al. 2012. [3] Si tratta di certificazioni rilasciate dall’Università per Stranieri di Siena che comprendono i sei livelli di competenza linguistico-comunicativa descritti nel QCER; esse sono inoltre riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca. [4] Si veda sempre Bestgen et al. (2012), pp. 109,110. [5] Il testo di riferimento per l’elenco che segue è Ferrari 2014. [6] Roggia (2011) citato in Ferrari (2014), p.261. [7] Ferrari (2014), p.269. [8] Ibid., p.272. [9] Ibid., p.290. [10] In particolari generi, come i testi letterari o poetici, le due strutture possono essere sostituite da sostituti metaforici del predicato di esistenza (per esempio, da forme come si apre, si erge, corre ecc.). Ibid., p.293. [11] Lombardi Vallauri (2013), p.187. [12] Studi sull’apprendimento dell’inglese come L2 condotti negli anni Ottanta del secolo scorso hanno dimostrato come presso gli apprendenti adulti gli errori sicuramente attribuibili al transfer siano nell’ordine dell’8-23%; questa percentuale scende a 4-12% nei bambini. (Si veda Cattana/Nesci 2004, p. 83). [13] In questa fase mi riferirò agli studi di Bestgen et al. (2012) che hanno dimostrato come l’osservazione della tipologia degli errori in L2 può essere un’affidabile fonte di informazione per rintracciare la L1 degli scriventi.