4o OSSI DI SEPPIA Forse un mattino andando in un'aria di vetro, arida, rivolgendomi, vedrö compirsi il miracolo: il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro di me, con un terrore di ubriaco. Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto alberi case colli per l'inganno consueto. Ma sarä troppo tardi; ed io me n'andrö zitto tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.