Ú Adobe Digital Editions File Modifies Libreria Lettura Finestra Aiuto ^ ^ $ 4))) 56% H3 QABC-esteso Mar 15:54 Q, © ~ I O • Adobe Digital Editions - ab6ff4f5-a9e4-4396-95be-fba3c735a95e-2.pdf Adobe Digital Editions - ab6ff4f5-a9e4-4396-95be-fba3c735a95e-2.pdf 1. Tra passato e fiitum: CäDÍtolo 5 La lirica volgare tra Quattro e Cinquecento 2. Ľegloga in volgare. La raccolta delle Bucofche cotnposti 3. La poesia cortigiana fiel secorido Quattrocento 1. Tra passato e futuro: la Raccolta aragonese Un'antologiadi poesie La centralilä delľesperienza poetica raccolta intorno alľambienle per Federko d'Aragona laurenziano (vd. supra, Capitolo 2) e portata avanti dai suoi protagonisti principáli c confermata anche da un'operazione molto importante ehe si colloca alia metá degii anni Seltanta. A quelľaltezza (precisa-mente tra 1476 e 1477 secondo le piú recenti ricostruzíoní dí Breschi). e per diretta indicazione di Lorenzo il Magnifico. si organizza una raccolta di poesia toscana da indirizzare come omaggio a Federico d'Aragona, figlio ed erede di Ferdinando d'Aragona re di Napoli. Nelľepi-stola proemiale si rievoca in questi termini ľincontro a Pisa alľorigine delia Raccolta: Impcrô ehe, cssendo noi nel passato anno nelľantica pisana cittä venuti in ragionare di quelli ehe nella toscana lingua poeticamente avessino seritto. non mi tenne punto la lua Sienoria il suo laudabile desiOerio na-scoso: ciô era ehe per mia opera lul ti questi serittori le fussino insieme in un medesimo volume raccolti. (Brcsehi. Raccolta aragonese. p. 119) Valore poetko Nasec cosi. dal desiderio di accorpare i maggiori risultati poetici con-e valore politico seguili nella "toscana lingua», la Raccolta aragonese: centinaia di poesie, da Dante fino alio stesso Lorenzo de' Medici, vengono assemhlate in un unico manoseritto, con ľevidente obieltivo di politica culturale di dimo-strare ai vertici delia dinastia aragonese il rilievo delia tradizionc toscana. una centralitä cullurale ehe valeva anche come legittimazione politica del ruolo di Firenze. e al suo interno del doininio mediceo. 11 manoseritto. ehe doveva essere stato preparato con eura, con fi-nilure di lusso e grazie alľatlivitä di un copista raffinalo. non ci ě per-venuto diretta mentě (se ne perdono le tracce giä dai primi decenni del Cinquecento, quanclo risulta inviato in prestito a Mantova). Attravcr-so una serie di copie e di manoseritti derivati, e grazie ai lavori decisi- É Adobe Digital Editions File Modifica Libreria Lettura Finestra Aiuto á» ©Č ^ ^ t ^ * 56% UJ' QABC -esteso Mar 15:54 Q, © ~ • Adobe Digital Editions - ab6ff4f5-a9e4-4396-95be-fba3c735a95e-2.pdf Adobe Digital Editions - ab6ff4f5-a9e4-4396-95be-fba3c735a95e-2.pdf ■ Libreria a volgare tra Quattro e Cinquecento 471 vi di Michele Barbi, riusciamo pero a ricostruirne la fisionomia e a leggere le linee del progetto di Lorenzo, progetto al quale presta la sua atlivita anche un giovanissimo Poliziano. in quel momento di quie-le che immediatamenle precede a Firenz£_la_congiura dei Pazzi. E queste linee sottolineano l'importanza assegnata a Dante e a lulta la stagione dello Stilnovo (un momento di fondazione valorizzato attra-verso la prospcttiva neoplalonica di Ficino). con testi ripresi da alcuni dei piu important testimoni della lirica antica; rimane invece escluso Petrarca. con ogni probabilita perché difficile da anlologizzare, posta l'unita evidente del liber petrarchesco, ma forse anche perché i Frag-tncnta erano gia disponibili in edizioni a stampa, cosi come le poesie dell'altro grande assente dalla Raccolta aragonese. Giusto de' Conti. La raccolta offre poi distribuzioni alTapparenza eterogenee (appena 4 testi per Boccaccio, oltre 90 per Franco Sacchctti). tace su alcunc precise zone della poesia quattrocentesca (nessun testo per Burchiello, nessun testo per Alberti, stessa condanna anche per Luigi Pulci, ora-mai uscito dalla piu stietta orbita medieea), ma soprattutto si chiude con una sezione di 16 tesli dello slesso Lorenzo, in un ulteriore pas-saggio di grande livello simbolico, con il quale il committente dell'o-perazionc si colloca come ultimo c piu reccnte lestimone dellalta tra-dizione poetica iniziata con Dante. A incorniciare il tutto, come detto. ě un'epistola proemiale. la cui composizione viene ormai concordcmenle assegnata al Poliziano. Si Iratta di un testo decisive intanto per i giudizi che formula sugli autori maggiori della raccolta. in una rilettura critica della tradizione poetica che, per acutezza. si colloca sulla linca del De vulgari eloquentia di Dante; ma l'epistola di Poliziano assume un grande rilievo anche per 1'accen-to posto sulla lingua toscana, 1'idioma che rappresenta - sia pure con le irregolarita e le oscillazioni che tutta la Raccolta aragonese trasmctte -il codice condiviso dai tanti autori antologizzati. e il patrimonio da cele-brare e insieme da proiettare verso il iuturo. Nella raccolta dei 483 testi, nell'arco lungo tra Dante e Lorenzo, la «toscana lingua» fa sfoggio di ornamcnto ed elcganzr;. mostra !a sua ricchezza. proponendosi come strumento per la letteratura a venire. L'imaortanza di Dante e dello Stilnovo Né sia perö nessuno che questa toscana lingua come poco ornata c copio-sa disprezzi. Imperö che so bene e giustamente lc sue ricchezze ed orna-nienti saranno estimati. non povera questa lingua, non rozza. ma abun-dante c puliiissima sara roputata. (Breschi. Raccolta aragonese, p. 150) Anche in questo caso. si tratta di una pronuncia importante. che apre alia legittimazionc del volgare ai piü alti livelli della produzione lettera-ria. e annuncia gli sviluppi di primo Cinquecento: una indicazione tanto piü significativa perché stilata dal maggior filologo classico del Quattrocento, il Poliziano. su stimolo di Lorenzo il Magnifico. Proprio per questa operazione di sistemazione e raccolta. e insieme di affermazione di dignita della letteratura in volgare. la Raccolta aragonese rappresenta uno snodo storico importante, da affiancarc alle cspcricnzc piii significative della poesia di tardo Quattrocento.