GIOSUĚ CAR.DUCCI ClOStlfe CARDDCCI , ,c passere brune streplano« al vespro maUgna BeTd-entro la macchia svariavano ■ fl piano cd i colh, Ä meta da la falce, in parte ancor mobin e biondt. Via per i solchi grigi le stoppie fumavano accese: or ior no veniva su per le aure umide ü canto de mietitori, lungo, lontano, piangevole3, stanco: ßravc l'afa stringeva l'aer, la marina, le piante. Io levai gli occhi al sole - O lume superbo del mondo, tu su la vita guardi com'ebro ciclope4 da l'alto! — Gracchiarono i pavoni schernendomi tra i melograni, e un vipistrello 1 sperso passommi radendo su '1 capo. I Luglio 1880. NEV1CATA Distici clegiaci. Mentre l'esametro ě il solito settenario piü novenario (ma ě otto-nirio PiccbiúM uccelli ramingbi), il pentametro procura questa volta ď imitarc, anchc a prezzo