Valdorcia Colline dolci e arrotondate che si rivestono di colori sempre diversi al passare delle stagioni, vallate poco profonde tagliate dal corso dell'Orcia, pievi e coloniche restaurate disseminate ovunque, spesso nascoste alla vista da boschetti di cipressi. Sono queste le caratteristiche che rendono ineguagliabile il fascino sprigionato dalle terre della Val'd'Orcia, una sintesi straordinaria di natura, arte e tradizioni popolari fortemente radicate. A tutelare le meraviglie di questo lembo di Toscana e il Parco artistico, naturale e culturale della Val d'Orcia, istituito per conservare e valorizzare il patrimonio paesaggistico della Val d'Orcia e per promuovere i suoi prodotti tipici. Le fertili campagne della Val d'Orcia, coltivate da mani rispettose e sapienti, restituiscono vini eccellenti, olio extravergine d'oliva di primissima qualit`a e cereali genuini. Un paesaggio dunque profondamente segnato dall'azione dell'uomo che pero e sempre intervenuto con rispetto e pudore, senza scempiare, anzi arricchendo le bellezze naturali con sobri capolavori di arte religiosa e civile. E' davvero difficile riuscire a spiegare con le parole il fascino sereno sprigionato dalla terra di Val d'Orcia in primavera, quando i colli si ammantano di verde brillante, in estate quando domina il giallo caldo dei girasoli e dei campi di grano tagliati. E poi il profumo della terra, diverso ad ogni angolo, pieno degli aromi delle piante spontanee che interrompono le coltivazioni. Oliveti, vigneti e campi coltivati lasciano il posto alla profumata e rigogliosa macchia mediterranea a sud di Bagno Vignoni, mentre verso le pendici dell'Amiata si apre una foresta fitta di faggi e castagni. La natura, particolarmente generosa con la gente della Val d'Orcia, non ha dimenticato di crearvi sorgenti termali per il riposo e la cura di tanti acciacchi. La stessa Via Francigena attraversava la Val d'Orcia sfiorando la localit`a termale di Bagno Vignoni, frequentata da personaggi illustri e pellegrini. Una buona alternativa per lasciare l'auto a casa e visitare la Val d'Orcia a bordo del Treno Natura che attraversa le Crete e la valle dell'Orcia fino alle pendici dell'Amiata. Attorno all'itinerario percorso dal treno, il C.A.I. ha tracciato numerosi sentieri da percorrere a piedi. Gi`a abitata durante il periodo etrusco, la Val d'Orcia conserva testimonianze architettoniche che per la prevalenza risalgono al Medioevo e al Rinascimento. A San Quirico meritano una visita la Collegiata, Palazzo Chigi Zondadari e gli Horti Leonini, mentre a Castiglione d'Orcia e d'obbligo la sosta alla Rocca degli Aldobrandeschi. Ma tutto il territorio della Val d'Orcia puo essere considerato un museo all'aria aperta poiché, in ragione dell'antichissima frequentazione umana di questi luoghi, suggestive testimonianze architettoniche ed artistiche sono disseminate nelle dolci le campagne che circondano i centri principali. Borghi fortificati, pievi e insediamenti rurali sparsi in un paesaggio mozzafiato, sono la maggiore attrattiva che la Val d'Orcia offre al visitatore attento e sensibile. Fra le mete da non perdere, il borgo di Monticchiello cinto dalle mura duecentesche, e quelli di Corsignano e Castelluccio vicini a splendide ville rinascimentali, costruite dalla nobilt`a cittadina per il sollazzo estivo. Valdorcia La Val d'Orcia e costituita da un avvallamento collinare tagliato trasversalmente dal fiume Orcia. Il paesaggio della Val d' Orcia e l'espressione di una natura incantevole, la forma del territorio e ovunque piacevolissima caratterizzata da piccole colline con biancane e calanchi ai fianchi e da ampi terreni agricoli e zone di pascolo al centro che generano un favoloso contrasto tra il paesaggio duro e avaro delle crete e quello piu armonioso e dolce dei colli coltivati e dei filari di cipressi. L'aspetto lunare che tanto meraviglio o procuro terrore a celebri scrittori del passato, che si trovarono ad attraversare questa valle, come Dickens o Howtorne o De Sade, nella nostra epoca e stato reso celebre dall'opera di pittori come Dario Neri, Aleardo Paolucci e Aleardo Monaci. La storia della Val d'Orcia comincio circa 5 milioni di anni fa, quando la zona comincio a sollevarsi in seguito al ritirarsi del mare e al depositarsi delle sabbie e delle argille che dettero origine allo strato superficiale delle valli. Successivamente l'attivit`a dei due vulcani Amiata e Radicofani copr`i lo strato preesistente con uno strato di lava generando cos`i tutti quei fenomeni che caratterizzano oggi questo territorio. Per proteggere questo ambiente, i cinque comuni che lo "governano" (Montalcino, Pienza, S. Quirico d' Orcia, Castiglione d' Orcia e Radicofani) hanno deciso di istituire l'ente "Parco della Val d' Orcia". L'idea di un Parco della Val d'Orcia, che comprenda i cinque Comuni, e nata principalmente dalla volont`a degli enti locali di assicurare la conservazione dei beni naturali e artistici presenti in questa valle, cercando al tempo stesso di garantire all'uomo che con la sua opera ha contribuito alla genesi di un patrimonio straordinario un effettivo miglioramento economico. Il paesaggio della Val d'Orcia e l'espressione di una natura incantevole, ma e anche il risultato e la testimonianza dell'attivit`a della gente che vi abita e che in buona parte e legata alle tradizioni e alla cultura contadina. L'agricoltura, e questo sar`a uno dei ruoli del Parco dovr`a recuperare e mantenere la sua funzione di motore per la qualit`a della vita all'interno del territorio. E sono proprio questi luoghi compresi tra il paesaggio accidentato, duro e avaro delle crete e quello piu morbido delle colline tufacee dove la macchia mediterranea, gli oliveti, i vigneti, le coltivazioni promiscue si interrompono e si intersecano che evidenziano come e quanto abbia pesato la presenza o l'assenza dell'opera dell'uomo, e la sua consapevolezza di dipendere dalle risorse dell'ambiente circostante e dal loro utilizzo rispettoso e razionale. E in fase di approvazione l'istituzione di un'area naturale protetta di interesse locale, mentre sono gi`a stati istituiti l'organo di governo --- rappresentato dalla Conferenza dell'Area della Val d'Orcia, di cui fanno parte i Sindaci dei cinque Comuni e il Presidente della Provincia --- e lo strumento operativo, la Val d'Orcia Sri, i cui soci sono i cinque Comuni e l'Amministrazione provinciale, ma che in futuro vedr`a anche la partecipazione di soggetti economici privati.