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Ivano Fossati - discografia:
 
 
Pagina aggiornata al 27/06/04.
 
 

Ivano Fossati.

Dal Vivo vol. 2
(carte da decifrare).

Lindbergh.

Non sono che il contabile
dell'ombra di me stesso
se mi vedete qui a volare
è che so staccarmi da terra
e alzarmi in volo
come voialtri stare su un piede solo
difficile non è partire contro il vento
ma casomai senza un saluto.

Non sono che l'anima di un pesce
con le ali
volato via dal mare
per annusare le stelle
difficile non è nuotare contro la corrente
ma salire nel cielo
e non trovarci niente.

Dal mio piccolo aereo
di stelle io ne vedo
seguo i loro segnali
e mostro le mie insegne
la voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto
in cui si spegne
la voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto
in cui si spegne.

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Discanto.

Di acqua e di respiro
di passi sparsi
di bocconi di vento
di lentezza
di incerto movimento
di precise parole si vive
di grande teatro
di oscure canzoni
di pronte guittezze si va avanti
di come fare
di come dire
di come fare a capire
di alti
di bassi
battiti del cuore
fasi della luna
e ritmi della terra
di intelligenza
di intermittenza
si vive di danze
di ballo sociale
di una promessa
di un faccia differente
di mediocri incontri
di bellezze
di profumi ardenti
di accidenti
rotolando si gira, si balla
si vive, si fa festa
quella, questa
si picchia forte col piede
nella danza
e si sbaglia il passo
si vive di fortune raccontate
e di viaggiare
e si cammina stanchi
è di lavoro
è opposizione
è corruzione
si vive di lenta costruzione
e di tempo che ci inchioda
e di diavoli al culo
di fianchi smorti
di fuochi desiderati
si vive di pane
di speranza di bere
un vino buono per l'estate
rotolando si vive
di discorsi leggeri
cori
di maschere notturne
canto e discanto
e giù divieti
e oli sulla pelle
e sorrisi di fantasmi
e fantasmi fotografati
e giù campane annuncianti
si vive di sguardi fermi
di risposte folgoranti
di lettere partite
che aspettiamo in cima al mistero
di essere così soli.

Di questo si vive
e di tant'altro ancora
che inseguiamo come i cani
respirando dal naso
per finire invece
ancora sorridenti, ancora abbaianti
di un dolore a caso.

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L'uomo coi capelli da ragazzo.

L'uomo avrà quarant'anni
e i capelli da ragazzo
in mezzo al cortile tiene
l'anima per sè
Il medico lo guarda
il medico tranquillo lo ascolta
gli lascia servire in tavola
tutte le volte che c'è.
Così parlano del tempo
di questo vento che porta via
e ancora del mare
di questo bel mare di Lombardia
che cresce attorno ai muri
come seminato a grano
quando d'estate canta e soffia
qualche vapore lontano.

Chi venisse a prenderlo
una domenica
vedrebbe che bel mare che c'è.

Qui il ricordo non è uomo
e il più delle volte nemmeno donna
qui è il tempo che sta seduto
a mettere i nnumeri in colonna
Non per tracciare una rotta
che non si può dare una via
quando ad un acuto dolore segue
una più acuta fantasia,
L'uomo avrà quarant'anni
e i capelli da ragazzo
in camera ha un ritratto che
si è fatto da sè.

Chi venisse a prenderlo
una domenica
vedrebbe che bel mare che c'è.

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Italiani d'Argentina.

Ecco, ci siamo
ci sentite da lì?
in questo sfondo infinito
siamo le ombre impressioniste
eppre noi qui
guidiamo macchine italiane
e vino e sigarette abbiamo
e amori tanti.

Trasmettiamo da una casa d'Argentina
illuminata nella notte che fa
la distanza atlantica
la memoria più vicina
e nessuna fotografia ci basterà.

Abbiamo l'aria di italiani d'Argentina
oramai certa come il tempo che farà
con che scarpe attraverseremo
queste domeniche mattina
e che voglie tante
che stipendi stani
che non tengono mai.

Ah, eppure è vita
ma ci sentite da lì?
in questi alberghi immensi
siamo file di denti al sole
ma ci piace, sì
ricordarvi in italiano
mentre ci dondoliamo
mentre vi trasmettiamo.

Trasmettiamo da una casa d'Argentina
con l'espressione radiofonica di chi sa
che la distanza è grande
la memoria cattiva e vicina
e nessun tango mai più
ci piacerà.

Abbiamo l'aria di italiani d'Argentina
ormai certa come il tempo che farà
e abbiamo piste infinite
negli aeroporti d'Argentina
lasciami la mano che si va.

Ahi, quantomar quantomar per l'Argentina.

La distanza è atlantica
la memoria cattiva e vicina
e nessun tango mai più
ci piacerà
Ahi, quantomar

Ecco, ci siamo
ci sentite da lì?
ma ci sentite da lì?

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J'adore Venise.

Al terzo doppio whiskey quasi le gridai:
“J'adore Venise”
un'occhiata da dietro la spalla so
non vuol mai dire no
mi voltai verso il buio
dietro il vetro indovinavo casa mia,
ma nemmeno un motivo per andare via.

Una calza di seta sull'abat-jour,
“J'adore Venise”
una musica lenta ti tira su
e vivi un po' di più
giusto ai piedi del letto
un giornale: “la questione d'Algeria”
ma nemmeno un motivo
che io ricordi per andare via.

E tre bottiglie in fila e quattro poi
e le risate
che cavolo di nome avessi quella notte
non ricordo più
sentivo che finiva
e il giorno ce l'avevo addosso già
e sembravo qualcuno in un altro posto
ma stavo ancora la.

I motivi di un uomo non sono belli
da verificare
il problema è concedersi
un po' del meglio e un po' di più
lei venne alla finestra
io le dissi: “mi sa che il buio se ne va”
così calmo e seduto pareva proprio
stessi ancora la.

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La casa.

La casa aveva diecimila scalini
mille anni e più di cento bambini
la casa aveva certamente due porte
una in faccia al sole
e l'altra che ci pioveva sempre forte.

E in ogni stanza c'era più di un letto
per gli amori belli e quelli da non dire
e certamente c'era un tetto rosso
e muri bianchi per starci a ridosso
e muri bianchi per starci a ridosso.

E anime ad andare e a venire
era un gran bel camminare
gente che doveva lavorare
alla fermata delle sette
sotto i cappotti e sopra le biciclette.

C'era la scala che saliva al terrazzo
quaranta metri di vicinanza al cielo
per vedere le stelle d'agosto
che ci sembravano un velo
che sembrano comunque un velo.

Ci fu una donna che scrisse a qualcuno
io non ti voglio e non ti voglio più per niente
lui rotolò giù dal cielo sbagliato di marzo
quel suo amore già comunque morente
quel suo amore già comunque morente.

C'era un uomo che non ci aveva pensato ancora
e c'ero io che non avevo capito niente
ma sapevamo che non era tardi
per tutti e due così
ugualmente.

E avevamo poche canzoni
ma duravano tutto il giorno
gli facevamo fare andata e ritorno
facevano andata e ritorno
facevano andata e ritorno.

La casa aveva diecimila scalini
mille anni e non so più quanti bambini
bambini e operai tutti dentro al portone
aspettiamo che spiova signor padrone
aspettiamo che spiova signor padrone.

Aspettiamo che spiova signore
noi aspettiamo che spiova.

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Carte da decifrare.

L'amore è tutto carte da decifrare
e lunghe notti e giorni per imparare
io se avessi una penna ti scriverei
se avessi più fantasia ti disegnerei
su fogli di cristallo da frantumare

E guai se avessi un coltello per tagliare
ma se avessi più giudizio non lo negherei
che se avessi casa ti riceverei
che se facesse pioggia ti riparerei
che se facesse ombra ti ci nasconderei

Se fossi un vero viaggiatore t'avrei già incontrata
e ad ogni nuovo incrocio mille volte salutata
se fossi un guardiano ti guarderei
se fossi un cacciatore non ti caccerei
se fossi un sacerdote come un'orazione
con la lingua tra i denti ti pronuncerei
se fossi un sacerdote come un salmo segreto
con le mani sulla bocca ti canterei

Se avessi braccia migliori ti costringerei
se avessi labbra migliori ti abbatterei
se avessi buona la bocca ti parlerei
se avessi buone le parole ti fermerei
ad un angolo di strada io ti fermerei
ad una croce qualunque ti inchioderei

E invece come un ladro come un assassino
vengo di giorno ad accostare il tuo cammino
per rubarti il passo, il passo e la figura
e amarli di notte quando il sonno dura
e amarti per ore, ore, ore
e ucciderti all'alba di altro amore
e amarti per ore, ore, ore
e ucciderti all'alba di altro amore

Perché l'amore è carte da decifrare
e lunghe notti e giorni da calcolare
se l'amore è tutto segni da indovinare

Perdona
se non ho avuto il tempo di imparare
se io non ho avuto il tempo
di imparare.

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La canzone popolare.

Alzati che si sta alzando la canzone popolare
se c'è qualcosa da dire ancora
se c'è qualcosa da fare
alzati che si sta alzando la canzone popolare
se c'è qualcosa da dire ancora
ce lo dirà
se c'è qualcosa da imparare ancora
ce lo dirà.

Sono io oppure sei tu
che hanno mandato più lontano
per poi giocargli il ritorno
sempre all'ultima mano
e sono io oppure sei tu
chi ha sbagliato più forte
che per avere tutto il mondo tra le braccia
ci si è trovato anche la morte
sono io oppure sei tu
ma sono io oppure sei tu.

Alzati che si sta alzando la canzone popolare
se c'è qualcosa da dire ancora
se c'è qualcosa da fare
alzati che si sta alzando la canzone popolare
se c'è qualcosa da capire ancora
ce lo dirà
se c'è qualcosa da chiarire ancora
ce lo dirà.

Sono io oppure sei tu
la donna che ha lottato tanto
perché il brillare naturale dei suoi occhi
non lo scambiassero per pianto
e invece io, lo vedi da te
arrivo sempre l'indomani
e ti busso alla porta ancora
e poi ti cerco le mani
sono io, lo vedi da te
mi riconosci, lo vedi da te.

Alzati che sta passando la canzone popolare.

Sono io sono proprio io
che non mi guardo più allo specchio
per non vedere le mie mani più veloci
né il mio vestito più vecchio
e prendiamola tra le braccia questa vita danzante
questi pezzi di amore caro
quest'esistenza tremante
che sono io e che sei anche tu
che sono io e che sei anche tu.

Alzati che si sta alzando la canzone popolare.

Alzati che sta passando la canzone popolare
se c'è qualcosa da dire ancora
ce lo dirà
se c'è qualcosa da chiarire ancora
ce lo dirà
se c'è qualcosa da cantare ancora
si capirà.

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E di nuovo cambio casa.

E di nuovo cambio casa
di nuovo cambiano le cose
di nuovo cambio luna e quartiere
come cambia l'orizzonte, il tempo, il modo di vedere
cambio posto e chiedo scusa
ma qui non c'è nessuno come me.

E stasera sera do a lavare
il mio vestito per l'amore
cambio donna e cambio umore stasera
e stasera voglio uscire
che mi facciano parlare
voglio ridere e voglio bere
io stasera cambio amore
è tutto qui.

Ma sapere dove andare
è come sapere cosa dire
come sapere dove mettere le mani
e io non so nemmeno se ho capito
quando t'ho perduta
qui fioriscono le rose
ma dentro casa è inverno e fuori no.

E vendo casa per un motore
la soluzione è la migliore
un motore certamente può tirare
la mia fantasia un po' danneggiata
e da troppo parcheggiata
e poi cambiare casa
come cambiano le cose così.

E gira, gira e gira, gira
si torna ancora in primavera
e mi trova che non ho concluso niente
io l'amore l'avevo in mente
ma ho conosciuto solo gente
e posso solo andare avanti
fintanto che nessuno è come me.

E gira, gira e gira, gira
si torna ancora in primavera
e scopro che non ho capito niente
e allora io stasera do a lavare
il mio vestito per l'amore
cambio donna e cambio umore
cambio numero e quartiere
fintanto che nessuno è come me.

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La costruzione di un amore.

La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane

La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un'altare di sabbia
in riva al mare

La costruzione del mio amore
mi piace guardarla salire
come un grattacielo di cento piani
o come un girasole

Ed io ci metto l'esperienza
come su un albero di Natale
come un regalo ad una sposa
un qualcosa che sta lí
e che non fa male

E ad ogni piano c'è un sorriso
per ogni inverno da passare
ad ogni piano un Paradiso
da consumare

Dietro una porta un po' d'amore
per quando non ci sarà tempo di fare l'amore
per quando vorrai buttare via
la mia sola fotografia

E intanto guardo questo amore
che si fa piú vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo

E sono qui
e mi meraviglia
tanto da mordermi le braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia

Sono io che guardo questo amore
che si fa più vicino al cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo

E tutto ció mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso

E la fortuna di un amore
come lo so che può cambiare
dopo si dice l'ho fatto per fare
ma era per non morire

Si dice che bello tornare alla vita
che mi era sembrata finita
che bello tornare a vedere
e quel che è peggio è che è tutto vero
perché

La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane

La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un'altare di sabbia
in riva al mare

E intanto guardo questo amore
che si fa piú vicino al cielo
come se dopo tanto amore
bastasse ancora il cielo

E sono qui
e mi meraviglia
tanto da mordermi le braccia,
ma no, son proprio io
lo specchio ha la mia faccia

Sono io che guardo questo amore
che si fa grande come il cielo
come se dopo l'orizzonte
ci fosse ancora cielo

E tutto ció mi meraviglia
tanto che se finisse adesso
lo so io chiederei
che mi crollasse addosso

Sì.

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La musica che gira intorno.

Per niente facili
uomini così poco allineati
li puoi chiamare ai numeri di ieri
se nella notte non li avranno cambiati

Per niente facili
uomini sempre poco allineati
li puoi pensare nelle strade di ieri
se non saranno rientrati

Sarà possibile sì
incontrarli in aereo
avranno mani e avranno faccia di chi
non fa per niente sul serio

Perché l'America cosí come Roma
gli fa paura
e il Medio-Oriente che qui da noi
non riscuote nessuna fortuna

Sarà la musica che gira intorno
quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
saremo noi che abbiamo nella testa
un maledetto muro.

Ma uno che tiene i suoi anni al guinzaglio
e che si ferma ancora ad ogni lampione
o fa una musica senza futuro o
non ha capito mai nessuna lezione

Sará che l'anima della gente
funziona dappertutto come qui
Sarà che l'anima della gente
Non ha imparato a dire ancora un solo sì

Sarà la musica che gira intorno
quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
saremo noi che abbiamo nella testa
un maledetto muro.

Per niente facili
uomini così poco allineati
li puoi chiamare ai numeri di ieri
se nella notte non li avranno cambiati

Per niente facili
uomini sempre poco affezionati
li puoi tenere fra i pensieri di ieri
se non ci avranno scordati

Sarà la musica che gira intorno
quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
saremo noi che abbiamo nella testa
un maledetto muro.

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La volpe.

Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia
Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia
Sarà il cane che ritorna, ma il cane non è
Sarà il cane che ritorna, ma il cane non è

Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia
Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia
Sarà la luna fra le piante “malaluna”
Sarà la luna fra le piante “malaluna”
Sarà la luna fra le piante, ma la luna non è
Sarà la luna fra le piante, ma la luna non è

Che sarà quell'ombra sulla strada di casa mia
Che sarà quell'ombra sulla strada di casa mia
Sarà un amico che ha allungato la strada sarà
Sarà un amico che ha allungato la strada sarà
Sarà un amico che è arrivato, ma un amico non è
Sarà un amico che è arrivato, ma un amico non è

Che sarà quell'ombra sulla strada
Che sarà quell'ombra sulla strada
Sarà la volpe quando viene l'inverno sarà
Sarà la volpe quando viene l'inverno sarà
Sarà la volpe quando viene, ma la volpe non è
Sarà la volpe quando viene, ma la volpe non è

Sarà il mio amore che ha trovato la strada
Sarà il mio amore che ha trovato la strada
Come la volpe quando viene l'inverno sarà
Come la volpe quando viene l'inverno
Sarà.

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