Antologia di Spoon River traduzione di Fernanda Pivano [solo le poesie musicate da Fabrizio De Andrè] 1. La collina. Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley, l’abulico, l’atletico, il buffone, l’ubriacone, il rissoso? Tutti, tutti, dormono sulla collina. Uno trapassò in una febbre, uno fu arso nella miniera, uno fu ucciso in rissa, uno morì in prigione, uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari - tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina. Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie, la tenera, la semplice, la vociona, l’orgogliosa, la felice? Tutte, tutte, dormono sulla collina. Una morì di un parto illecito, una di amore contrastato, una sotto le mani di un bruto in un bordello, una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale, una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi, ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag - tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina. Dove sono zio Isaac e la zia Emily, e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton, e il maggiore Walker che aveva conosciuto uomini venerabili della Rivoluzione (1)? Tutti, tutti, dormono sulla collina. Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra, e figlie infrante dalla vita, e i loro bimbi orfani, piangenti - tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina. Dov’è quel vecchio suonatore Jones che giocò con la vita per tutti i novant’anni, fronteggiando il nevischio a petto nudo, bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti, né al denaro, né all’amore, né al cielo? Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa, delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary, di ciò che Abe Lincoln (2) disse una volta a Springfield. Note. 1. La rivoluzione che nel 1776, sotto la guida di George Washington, separò gli Stati Uniti dall’Inghilterra. 2. Abraham Lincoln (1809-65), il presidente. 2. Frank Drummer. Da una cella a questo luogo oscuro - la morte a venticinque anni! La mia lingua non poteva esprimere ciò che mi si agitava dentro, e il villaggio mi prese per scemo. Eppure all’inizio c’era una visione chiara, un proposito alto e pressante, nella mia anima, che mi spinse a cercar d’imparare a memoria l’Enciclopedia Britannica! 3. Il giudice Selah Lively. Immaginate di esser alto cinque piedi e due pollici e di aver cominciato come garzone droghiere finché, studiando legge di notte, siete riuscito a diventar procuratore. E immaginate che, a forza di zelo e di frequenza in chiesa, siate diventato l’uomo di Thomas Rhodes, quello che raccoglieva obbligazioni e ipoteche e rappresentava le vedove davanti alla Corte. E che nessuno smettesse di burlarsi della vostra sventura, e deridervi per gli abiti e gli stivali lucidi. Infine voi diventate il Giudice. Ora Jefferson Howard e Kinsey Keene e Harmon Whitney e tutti i pezzi grossi che avevano schernito, sono costretti a stare in piedi davanti alla sbarra e pronunciare «Vostro Onore» - Be’ non vi pare naturale che gliel’abbia fatta pagare? 4. Wendell P. Bloyd. Cominciarono ad accusarmi di libertinaggio, non essendoci leggi antiblasfeme. Poi mi rinchiusero per pazzo, e qui un infermiere cattolico mi uccise di botte. La mia colpa fu questa: dissi che Dio mentì ad Adamo, e gli assegnò di condurre una vita da scemo, d’ignorare che al mondo c’è il bene e c’è il male. E quando Adamo imbrogliò Dio mangiando la mela e si rese conto della menzogna, Dio lo scacciò dall’Eden per impedirgli di cogliere il frutto della vita immortale. Santo cielo, voi gente assennata, ecco ciò che Dio stesso ne dice nel “Genesi”: «E il Signore Iddio disse: Ecco che l’uomo è diventato come uno di noi» (un po’ d’invidia, vedete) «a conoscere il bene e il male»(la menzogna che tutto sia bene!); «e allora, perché non allungasse la mano a prendere anche dell’albero della vita e mangiarne, e non vivesse eterno; per questo il Signore Iddio lo scacciò dal giardino dell’Eden». (La ragione per cui io credo che Dio crocifiggesse Suo Figlio, per uscire da quel brutto pasticcio, è che ciò è proprio degno di Lui). 5. Francis Turner. Io non potevo correre né giocare quand’ero ragazzo. Quando fui uomo, potei solo sorseggiare alla coppa, non bere - perché la scarlattina mi aveva lasciato il cuore malato. Eppure giaccio qui blandito da un segreto che solo Mary conosce: c’è un giardino di acacie, di catalpe e di pergole addolcite da viti - là, in quel pomeriggio di giugno al fianco di Mary - mentre la baciavo con l’anima sulle labbra, l’anima d’improvviso mi fuggì. 6. Il dottor Siegfried Iseman. Dissi, quando mi consegnarono il diploma, dissi a me stesso che sarei stato buono e saggio e coraggioso e caritatevole col prossimo; dissi che avrei trasportato il Credo cristiano nella pratica della medicina! Ma, non so come, il mondo e gli altri dottori subodorano ciò che si ha nel cuore non appena si prende questa magnanima risoluzione. E il sistema è pigliarvi per fame. Da voi non verranno che i poveri. Voi vi accorgerete troppo tardi che fare il dottore non è che un modo di guadagnarsi la vita. E quando siete povero e dovete reggere il Credo cristiano e la moglie e i figli tutto sulla vostra schiena, è troppo! Ecco perché fabbricai l’“Elisir di Giovinezza”, che mi portò alla prigione di Peoria bollato come truffatore e imbroglione dall’integerrimo Giudice federale! 7. Trainor, il farmacista. Soltanto un chimico può dire, e non sempre, che cosa uscirà dalla combinazione di fluidi o di solidi. E chi può dire come uomini e donne reagiranno fra loro, e quali bambini nasceranno? C’erano Benjamin Pantier e sua moglie, buoni in se stessi, ma cattivi l’un l’altro: ossigeno lui, lei idrogeno, il figlio un fuoco devastatore. Io, Trainor, il farmacista, mescolatore di elementi chimici, morto mentre facevo un esperimento, vissi senza sposarmi. 8. Dippold, l’ottico. Che cosa vedete adesso? Globi di rosso, giallo, porpora. Un momento! E adesso? Mio padre e mia madre e le mie sorelle. Sì. E adesso? Cavalieri in armi, belle donne, visi gentili Provate questa. Un campo di grano - una città. Benissimo! E adesso? Una donna giovane e angeli chini su di lei. Una lente più forte! E adesso? Molte donne dagli occhi vivi e labbra schiuse. Provate queste. Soltanto un bicchiere su un tavolo. Oh, capisco! Provate questa lente! Soltanto uno spazio vuoto - non vedo nulla in particolare. Bene, adesso! Pini, un lago, un cielo d’estate. Questa va meglio. E adesso? Un libro. Leggetemi una pagina. Non posso. Gli occhi mi sfuggono di là dalla pagina. Provate questa lente. Abissi d’aria. Ottima! E adesso? Luce, soltanto luce che trasforma tutto il mondo in giocattolo. Benissimo, faremo gli occhiali così. 9. Il suonatore Jones. La terra ti suscita vibrazioni nel cuore: sei tu. E se la gente sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita Che cosa vedi, una messe di trifoglio? O un largo prato tra te e il fiume? Nella meliga è il vento; ti freghi le mani perché i buoi saran pronti al mercato; o ti accade di udire un fruscìo di gonnelle come al Boschetto quando ballano le ragazze. Per Cooney Potter una pila di polvere o un vortice di foglie volevan dire siccità; a me pareva fosse Sammy Testa-rossa quando fa il passo sul motivo di “Toor-a-Loor”. Come potevo coltivare le mie terre, - non parliamo di ingrandirle - con la ridda di corni, fagotti e ottavini che cornacchie e pettirossi mi muovevano in testa, e il cigolìo di un molino a vento - solo questo? Mai una volta diedi mani all’aratro, che qualcuno non si fermasse nella strada e mi chiamasse per un ballo o una merenda. Finii con le stesse terre, finii con un violino spaccato - e un ridere rauco e ricordi, e nemmeno un rimpianto.