Breve storia di un programma storico IL CAROSELLO carosello.png Andava in onda la sera verso le 21,00. Per i bambini "E dopo Carosello tutti a nanna" era diventato un vero modo di dire. Carosello nasce il 3 febbraio del 1957 come teatrino pubblicitario. È il primo spazio televisivo dedicato alla pubblicità e deve perciò rispondere a regole molto precise perché è concepito come un teatrino in cui i vari brani sono "solo" presentati da un prodotto commerciale. Regole essenziali sono perciò: 1) Ogni filmato dura (a seconda del periodo) da 1 minuto e 45 secondi a 2 minuti e 15 secondi. 2) Di questo tempo solo 35 secondi possono essere dedicati alla pubblicità vera e propria (codino pubblicitario) 3) Il resto del tempo è dedicato a una scenetta, un filmato, un cartone animato o altro che deve essere assolutamente slegato dal prodotto che viene pubblicizzato. La pubblicità deve essere presente perciò solo nel codino. 4) Assolutamente vietati i riferimenti a: sesso, adulterio, lusso eccessivo, oggetti superflui e odio di classe. Non deve creare troppi desideri e non deve fare uso di parole "indecenti" come sudore, mutande, reggiseno ecc. Bisogna insomma dare una giustificazione artistica a una forma di comunicazione commerciale, e il risultato è piuttosto positivo. Fra il 1957 e il 1977 (data di chiusura della storica trasmissione) la parola "carosello" è stata sinonimo di "spot pubblicitario". Tutti i più grandi attori, registi e cantanti fanno "caroselli", da Eduardo de Filippo a Mina, da Vittorio Gassman a Dario Fo, da Sergio Leone a Totò, da Luciano Emmer (inventore di Carosello) a Francesco Guccini. E poi ancora attori come Macario, Peppino de Filippo, Nino Manfredi, Nino Taranto, Raimondo Vianello, Carlo Giuffrè, Renato Rascel, Paolo Panelli; e registi e sceneggiatori come Age e Scarpelli, Gillo Pontecorvo, Lina Wertmüller, Dino Risi, Ermanno Olmi, Pupi Avati, i fratelli Taviani, Ugo Gregoretti. Nello stesso tempo Carosello è stato una importantissima palestra anche per nuovi registi e attori e certamente un'ottima vetrina per esibire le creazioni e sperimentazioni di disegnatori di cartoni animati che, grazie alla popolarità della trasmissione, avevano una immediata enorme diffusione. Nel 1976 si calcola che il pubblico di Carosello era di almeno 19 milioni di persone. Nello stesso tempo Carosello è stato una importantissima palestra anche per nuovi registi e attori e certamente un'ottima vetrina per esibire le creazioni e sperimentazioni di disegnatori di cartoni animati che, grazie alla popolarità della trasmissione, avevano una immediata enorme diffusione. Nel 1976 si calcola che il pubblico di Carosello era di almeno 19 milioni di persone. Molti pubblicitari moderni parlano oggi di una sindrome di carosello: sarebbe una malattia italiana che consiste nel non riuscire a staccarsi definitivamente dal modello pubblicitario di Carosello. Ma è anche vero che numerosissimi slogan e personaggi inventati in quello spazio televisivo sono diventati dei veri e propri "modi di dire" e restano ancora oggi nella memoria collettiva degli italiani (...almeno di quelli con una antina d’anni!) Qualche esempio? Eccolo qua. ispettore.jpg L' infallibile ispettore Rock interpretato da Cesare Polacco risolve un caso poliziesco. Immancabilmente il suo assistente gli dice: "Lei è un fenomeno, ispettore: non sbaglia mai." "Non è esatto! Anch'io ho commesso un errore: non ho mai usato la brillantina Linetti" risponde allora l'ispettore Rock togliendosi il cappello e mostrandosi completamente calvo. I piccoli gialli sono scritti da sceneggiatori come Age e Scarpelli, Luigi Magni, Umberto Simonetta, Lina Wertmüller e da registi come Giorgio Capitani, Daniele D’Anza, Giuseppe Mariani. Come ha sottolineato Umberto Eco: "Di tutte le fantastiche investigazioni dell’Ispettore Rock pochissimo ci importa; e chi sia l’assassino di turno, e come lui pervenga a smascherarlo, conta quasi nulla, rispetto al piacere che proveremo quand’egli, per l’ennesima volta, ci dirà che anche lui ha commessoo un errore.” calimero.jpg “La donna chic se vuole in tutti provocare uno choc, un’arma dura ed infallibile avr e l’arma eccola qua, mesdames voilà. Calze Omsa”, cantavano le gemelle Kessler in un carosello del 1962 mentre ballavano esponendo le loro gambe lunghe e perfette. Il ballerino Don Lurio allora scivolava per terra in mezzo a loro e diceva:"Omsa... che gambe!" Le peccaminosissime calze a rete, fino ad allora infilate solo da soubrette del varietà, diventano così un prodotto di massa. Siamo nel 1962. Calimero, il pulcino nero, è maltrattato da tutti: 'Uh, che maniere!...Qui fanno sempre così perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero... è un' ingiustizia però!" 'No Calimero, tu non sei nero, sei solo sporco....'. Calimero viene immerso in una tinozza di acqua saponata e: "Uh Ava, come lava!". Pubblicità del detersivo della Mira Lanza. linea.jpg La linea (lui cerca Lagostina!) disegnata da Osvaldo Cavandoli rende popolare il marchio Lagostina. Il personaggio è costruito sulla stessa linea della terra su cui cammina: il disegnatore gli crea via via le situazioni e gli oggetti con cui dovrà confrontarsi. Un personaggio incredibilmente moderno per l’epoca! bialetti.png La macchinetta per il caffè Bialetti è pubblicizzata dall'omino con i baffi. La sua bocca prende la forma delle lettere che pronuncia. le sue storie si concludono sempre con la frase: "Eh sì sì... sembra facile (fare un buon caffè)!" 1. Rispondete alle domande. a) Che cosa è stato Carosello e quali erano le sue caratteristiche principali? b) C’è ( o c’è stato) anche in Repubblica Ceca un programma simile? c) Film e filmato sono la stessa cosa? d) Che differenza c’è tra un film e un cartone animato? e) Le parole palestra e vetrina sono qui usate più volte in modo figurato: cosa vogliono intendere precisamente? 2. Completate la seguente frase. Tante sono le persone che collaborano alla realizzazione di un filmato: c’è il regista che …………………………, l’attore che …………………………….., lo sceneggiatore che ……………………….., il cameraman che ……………………….. 3. Guardate il Carosello della pubblicità Ava e completate le seguenti frasi con i verbi dati in ordine sparso. Usate l’indicativo presente. Rimettete infine in ordine le frasi per riscostruire la storia. fare – lavare – tornare – cadere – inseguire – incontrare – scambiare – scappare – riconoscere – nascere – trovare – diventare – incontrare – lasciare a) La gallina _________________________ un uovo incustodito. b) Il gatto _________________________ il topo. c) Calimero _________________________ un cane per la sua mamma. d) Calimero _________________________ da solo e non _________________________ la sua mamma. e) Calimero _________________________ un topo. f) Calimero _________________________ pulito g) Calimero _________________________ una ragazza olandese. h) La ragazza olandese _________________________ Calimero. i) Calimero _________________________ in una pozzanghera e _________________________ nero. j) La gallina _________________________ quattro pulcini. k) La gallina non _________________________ suo figlio perché è nero. l) I quattro pulcini _________________________ fuori. 1. ____ 2. ____ 3. ___ 4. ___ 5. ___ 6. ___ 7.___ 8.___ 9. ___ 10.___ 11. ____ 12. ____ Provate a raccontare la storia. Unite le frasi con gli avverbi prima, poi, in seguito, infine… http://www.youtube.com/watch?v=BlM--m-AELY 4. E ora Mr Linea! Osservate questo video: cosa succede? Raccontate… http://www.youtube.com/watch?v=EunT4-7ftxo