Dello stesso autore nella collezione Oscar Poesie scelte Sulla poesia Tulte le poesie Per conoscere Montale (antológia) nella collezione I Classici dello Specchio Diario postumo nella collezione I Meridiani Opera completa (6 voll, in cofanelto) Prose e racconti llsecondo mestiere. Arte, musica, societa (2 voli.) Ilsecondo mestiere. Prose 1920-1979 (2 voli.) Tutle le poesie nella collezione Mondadori poesia Satura nella collezione Saggi di letteratura Auto da fé Eugenio Montale Ossi di seppia edizione a eura di Pietro Cataldi e Floriana ďAmely con un saggio di Pier Vincenzo Mengaido e uno seritto di Sergio Solmi OSGVR .HONDADOM tura in giú si m loglicranno, o appiattiranno, piú o meno felkemente. Montalc (proveniente del resto dalla marginale e singolare Liguria) é al centro delia pocsia ilaliana del secolo ma non e affatto tipico di MM', II ehe vuol dire pure ehe, mentre sul piano delia lectin a c delle suggestioni linguistichc puntuali il MO influtso sui piú giovani (e giä su colleghi piii an-/lani i-niiiť Sa ba e Cardarelli) e stalo immenso, ca-pillare - e purtmppo non ancora veramente analiz-/uU< . i>-li nem h.i propriamente avuto, a ditíeienza ill t neatctti e dcllo siesso Saba, seguaci, perchc non rta powibile l Vi i esso di bibliografia su di hu, poOO o i.mio addomcMicante. e la ctescente gloľiiica/inne puhhlica. hanno fatlo tmppo dimenticare la pmlon- Cronologia Num.c a Genova il 12 ottobre 1896. sesto c ultimo tiglio di I)<.11111111... detto Domingo (I855-19.ÍI) c Giuscppuia Ku 11 (1862-1942). La tamiglia vive in condi/.ioni economichc puilloNlo agiale: il padre gestisec. uisicme .i due eugmi. um.i vilul.i dilla la (i.(i Mntttalť f (' i lie impni ta pi o-doiii ehimici. 1902-1911 A parí u e dal 1905. irascorre ľintera slagionc cnliva a Moiiictosso, iu-IIc Cinque Terre, in una villa chc II padrc, Imlcmc ai eugini, hm fatto cosiruirc: il paenggio mart no limine s.ii.i In M cii.ii ii> pi mlegialo dcgli »«7V"a. "••i pi iin.i i.u í uli.i poctu a l)npio: immettono. . „. „• "■21 Meglio: ě ancora meglio. legavflrre: il frastuono vivace. s, ^gono... azzurro: si attutiscono disperdendosi nel cieIo. í»« *^elli,sipuĎasco,tarecon pjcchiarezza. «SI ascolta. reggetan 13 Vedi, in questi silenzi in cui le cose s'abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto, talora ci si aspetta 25 di scoprire uno sbaglio di Natura, il punto morto del mondo, l'anello che non tiene, il hlo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una veritä. Lo sguardo fruga d'intorno, 30 la mente indaga accorda disunisce nel profumo che dilaga quando il giorno piü languisce. Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana che si allontana 35 qualche disturbata Divinitä. Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo nellecittä rumorose dove l'azzurro si mostra soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase. La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta il tedio dell'inverno sulle case, la luce si fa avara - amara l'anima. Quando un giomo da un malchiuso portone tra gli alberi di una Corte cisi mostrano i gialli dei limoni; e il gelo del cuore si sfa, e in petto ci scrosciano le loro canzoni letrombe ďoro della solaritä. 40 to «il susuitom, propriamente, quanio «i sensi», per zeugma. i sensi: la sensazione. quesťodore: quello dei limoni. ehe non sastaccar-si da terra: legato saldamente alla realtä materiále, e per questo con-trapposto alla stilizzazione letteraria dei poeti laureáti, piovs: riversa, cola; eccezionalmente transitivo. Qui delle divertite... guer-ra: qui miracolosamente si calma i] conflitto delle passioni sviate (o ncl senso ehe ľimmersione nel paesaggio le mette in fuga, o nel sen-so ehe le passioni per loro nátura comportano smarri mento e diver-sione). a noi poverí: i poeti privi di laurea e di privilegi sociali, i-dentificati - secondo il modello erepuscolare - nella condizione coraune della massa. 22-36. questi silenzi: da collegare a «si spengono» del v. 12 e a "táce, del v. 19. tradire: svelare. ullimo: piú profondo. uno sbaglio di Nátura... veritä: vari modi di rappresentare il "miracolo" laico delľeccezione alla catena delle necessitä. indaga accorda disunisce: slabilisce, nella sua indagine, nessi e fratture. nel profumo: sotto ľeffetto del profumo dei limoni. dilaga: si diřfonde intorno. quundo... languisce: awicinandosi ľora del tramonto. si vede: sembra di riconoscere. in ogni ombra umana: in ogni fig"ra umana intravista. disturbata: e percib decisa ad allontanarsi. 37-49. Ma ľillusione manca: ma ľillusione finisce. Dunque il mi- racolo non si ě realizzato veramente, benché vari segni sembras-*™ annunciarlo. il tempo: il trascorrere del tempo, con la fine * bella stagione e ľarrivo dell'inverno. le cimase: i cormcioni. WHólta: si addensa. la luce... Vanima: la luce diminuisce, percne le giornate sono brevi. e ľanima ě dolente; chiasmo. Quando. e ľ01, malchiuso: socehiuso. carte: cortile. si sfa: si scioglie e mP«'o... solaritä: e le trombe color oro del sole, e dunque g.alle co^e i limoni, fanno risuonare nel nostro petto la loro muaca. coéprovocano in noi i loro effetti felici. «Scrosciano» - transit -»anch'esso - riprende, intensificandola, la metafora gia implici-* m «piove» al v. 17. 15 Corno inglese Ě questa una delle piú antiche poesie del libro, composta probabilmente fra il 19J6 e il 1920 e pubblicata sullagobet-tiana «Primo tempo» insieme ad altre sei (poi scartate met-tendo insieme gli Ossi) con il titolo complessivo di Accordi. Sensi e fantasmi di una adolescente. Si trova qui raffigurata nei suoi tratti essenziali la condizione dettata dal simboli-smo per la relazione tra individuo e paesaggio natuiakL ogni particolare sembra alludere a un significato nascosto e convergere verso il suo disvelarsi, mentre il dato naturale ě pascolianamente e dannunzianamente letto attraverso la lente dell'artificio (il vento, antropomorfizzato, suona gli al-beri come strumenti musicali). Tuttavia le coordinate sim-bolistiche sono poi incrinate e ostacolate daH'impossibilitä frustrante del poeta di trovare un accordo con la natura cir-costante; l'unico strumento insensibile alia grande opera unificante del vento b il cuore del poeta. II giovane Montale riscrive cosi, appropriandosene e problematizzandola con la estraneitä dell'io, La pioggia nel pineto di D'Annunzio. METRICA Versi di varia lunghezza, con molti endecasilla-bi (w. 1, 2, 3, 5, 6, 8) intercalati da settenari (w. 4 e 7) e da un quinario (v. 9) nella prima parte, e alternanza invece di parisillabi e imparisillabi nella seconda parte. II vento che stasera suona attento - ricorda un forte scotere di lame - 1. II vento: con funzione vivih'catrice e unificante, come altrove in Montale (cfr. almeno Vincipit di In limine: «Godi, se il vento ch'entra nel pomario»). suona: fa risuonare. 2. lame: lamiere. 16 15 -taa„,Edirame dono SAS-1 " makhiuse porte!) eilmarechescagl.aascagba, livido.muta colore, lanciaaterrauna tromba dischiume in torte; ilventochenasceemuore nelľorachelenta s'annera suonasse te pure stasera scordato strumento, more. ■t i.i naragonatiastruitienu Instrument dei fitti alberi: gli ^^Je, per *icali; tnetonimia. 4. di rame: colore de ^ ^ t ca dduamomo (cfr. v. 15). 5-6. í*-« a „strisce d. tag ragósolari, fil.rando fra le nuvole assom^ ^ , tuon Všakáno come aquiloni verso .1 celo che come regm luminos' 7-9. C- Porte!): le nuvole sono^gu^ favolosa. k\ cielo e quaíi porte non serrate ^ ""^conquistatori dell Ame-todoěpropriamente il ^gf^ ^sule m.Le .makhiuse portc nch_mn«non ,ucenHessasu onde. .Scaglie di mare» Si legge m un osso ^ »*» tete ^^^^^^SSS analogico tra il mare e il corpo di un un mare,b.gci og («11 sole frecciad. luce^ende in tu^fflg,^. sidibatte sulla riva fangosa e trerna e sp ^ miort*. ^ meun pesce gigantesco»: p. 33)_ una tromb ua teisulla costs di una tromba ™"nauna certa qu«i«« (int0[te. passando sul mare solleva in a'1" ano su se Stesse , tóiumeintorte*.cioé"acque*™ a buia-, aUro-ěaggettivodannunziano). >5'^""^rativo. » P»«%s^pBCe ^ »daruiunziano. 16. suonasse: d^1 e dunque ^ voko al cuore. 17. scordato-. non accord co«^» konáre con la realtä naturale, rcnfl^^. s,ffi^h_ Ppssibile I'adempimento delle cov** J ,7 Corno inglese E questa una delle piü antiche poesie del libro, composta probabilmente fra il 1916 e il 1920 e pubblicata sulla gobet-tiana «Primo tempo» insieme ad altre sei (poi scartate met-tendo insieme gli Ossi) con il titolo complessivo di Accordi. Sensi e fantasmi di una adolescente. Si trova qui raffigurata nei suoi tratti essenziali la condizione dettata dal simboli-smo per la relazione tra individuo e paesaggio naturale^, ogni particolare sembra alludere a un significato nascosto e convergere verso il suo disvelarsi, mentre il dato naturale e pascolianamente e dannunzianamente letto attraverso la lente dell'artificio (il vento, antropomorfizzato, suona gli al-beri come stmmenti musicali). Tuttavia le coordinate sim-bolistiche sono poi incrinate e ostacolate dall'impossibilita frustrante del poeta di trovare un accordo con la natura cir-costante; l'unico strumento insensibile alla grande opera unificante del vento e il cuore del poeta. II giovane Montale riscrive cosi, appropriandosene e problemati/.zandola con la estraneitä dell'io, La pioggia ml pineto di D'Annunzio. METRICA Versidi varia lunghezza, con molti endecasilla-bi (w. 1, 2, 3, 5, 6, 8) intercalati da settenari (w. 4 e 7) e da un quinario (v. 9) nella prima parte, e alternanza invece di parisillabi e imparisillabi nella seconda parte. Ii vento che stasera suona attento - ricorda un forte scotere di lame - 1. II vento: con funzione vivificatrice e unificante, come altrove in Montale (cfr. almeno l'incipit di In limine: «Godi, se il vento ch'entra nel pomario»). suona: fa risuonare. 2. tarne: lamiere. 16 10 15 glistrumenti dei fitti alberi e spazza Ibrizzonte di rame dove strisce di luce si protendono come aquiloni al cielo che rimbomba (Nuvole in viaggio, chiari reamidi lassii! D'alti Eldoradi malchiuse porte!) ei) mare che scaglia a scaglia, Inido, muta colore, lancia a terra una tromba dischiume intorte; il vento che nasce e muore nell'ora che lenta s'annera suonasse te pure stasera scordato strumento. cuore. iglistmmenti dei fitti alberi: gli alberi fold, paragonati a strumenti musicali; metonimia. 4. di rame: colore del rame, per 1 awicinarsi del tramomo (cfr. v. 15). 5-6. dove... rimbomba: effetto realistico; i raggi solan, ťiltrando fra le nuvole, assomigliano a «slrisce di luce» die salgano come aquiloni verso il cielo che rimbomba per i tuoni. 7-9. (Nuvole... pone!): le nuvole sono guardate come regni luminosi del cielo e quali porte non serrate di una dimensione favolosa. VEi-dorado ě propriamente il paese dellbro dei conquistatori dell'Ame-n'ca. Le .malchiuse porte» richiamano il .malchiuso portonea di / timoni (v. 43). 10. scaglia a scaglia: ě leffetto della luce riflessa sulle onde. «Scaglie di mare» si legge in un "osso" cronologicamente non lontano: tMeriggiare pallida e assorto...* (v. 10), mentre lo scambio "nalogico tra il mare e il corpo di un pesce gigantesco e nel Quader-nogenovese («11 sole freccia di luce verdina, un mare, hiigerogno. che si dibatte sulla riva fangosa e trema e splende in tutfe le scaglie come un pesce gigantesco: p. 33). 12-13. lancia... intorte: ě l'abbat-t«si sulla costa di una tromba marina, cioe una tromba d'aria che Passando su! mare solleva in alto una certa quantita d'acqua (•schiume intorte», cioě "acque che motáno su se stesse"; «intorte» é aggettivo dannunziano). 15. s'annera: diventa buia; altro aggetti-vo dannunziano. 16. suonasse: desiderativo. te pure: anche le, ri-volto al cuore. 17. scordato: non accordato, e dunque incapace d rjsuonarccon la realta naturale, rendendo di conseguenza im possibile l'adempimento delle correspondhhces simbolistiche. 1