L'intimitä e la storia Lettura del «Gattopardo» BIBLIOTECA EINAUDI rarainenic viumic. Ora, non soltanto ma soprattutto in questo caso, Lam-pedusa ha fatto tesoro d'un punto di poetica aff acciatosi nel-le lezioni su Dickens. II predUettissimo Circolo Pickwick porta alia perfezione la «curiosa e difficile arte del "realismodi-srealizzato'V. di trasformare la realtá in modo da larne risaltare « median^ I'esagerazione (che ě poi parola sinoni-ma a quella di arte)» l'essenza e il segreto". II realismo del Gattopardo non ha niente, certo, di disrealizzato, di onirico come la Londra di Dickens nei romanzi successivi a Pickwick. Ma il punto ě l'esagerazione: che sia addirittura sinonimo di arte! si direbbe precisamente che lo scrittore ~? s. freud, //motto di spirito e la sua relazione con I'inconscio, Boringhieri, To- rmo'975, pi 25> (pp. 250-5)).-- MM, pp. 1023-27. 46 L'intimita e la storia esageri, se la sua creazione piu vitale non fosse lí a darci Un smentita, sensibile agli occhi della mente. La corporate Don Fabrizio costituisce un'iperbolejistematicamente Qo\ tivata, goduta e protratta, con effetto paradossale di credi bilitá realistica, per tutto il romanzo. Nel campo delle im magini fisiche, infatti, il procedimento per lo piú vigente con. siste nel non presentarle in un solo passo, una sola volta; nel periodico riprenderle e rammentarle, mai ripetendo natural-mente, semprevařiando. Perció, mentre non ho ignoratoror. dine sintagmatico commentando le prime menzioni del per. sonaggio e la presentazione morale iniziale, venendo a quella fisica preferisco inaugurare una stretta analisi paradigmatica. Ne distribuiró i passi insieme ad altre tesserine di mosaico pro-venienti da tutto il těsto, secondo i diversi aspetti della figura del colosso. L'abbondanza, varieta e precisione dei riferi-menti non solo lo giustifica, ma lo consiglia: sia al fine d'iso-lare sotto lente d'ingrandimento Teffetto-iperbole, sciolto e mitigato in ogni contesto singolo; sia perche l*effeTto stesso, pur senza svilupparsi in crescendo da un passo all'altro, si ali-menta delle riprese e delle variazioni. Statura: iai ente, ail at i .ilium j......|„1Vi» (.iiialr, in Pirandello, don < losino l.auientano, iiuompn ,,, •.i cílu o ma am he sey,irynlo c ',11 aliinalo'", o mim huii-Hudm, Ippolilo, i lie invesle nell'iUi lieoloyjit una |'.c m<>n« \j ilin|, taliva r lirit a", ma |>in sey.nata da peilanleiia I mi ulr.lu aim Mini «periodoni K'avi tli luondc e di com inwiurhn," C'i di inr/./oO'liodello nrlla pieinev.a) nn'alin il a di (litinr, ilacui c eiente lo igutrdo ďtutore di Ltmpeduii vcrio Don Pi |,ii/.io(oine di liantr verso il WoikIicm- Hrigrtrl 3- uu!l!!i'r'u'',Urni>,Uu,'n "p<--sonaKKiM(|il)(,nFabmio ,() ,alradwioncinquarri«,iniellrtn.aleepadrc;Io»tei "-"//a «,„„<• „na , „n., addizione la CO-' /',,""";mqiiain„i-„s, ic,,/a, «•,.,... in rapportoaliaca- '•' Ll lonvalida Unmalv nrlla < onstatazionc che, ,j ' '''' Mioti,, in uii 11 p, rsonaggioe piTscnlf,<|".i _ ( " " '• Knardaio dal suo pi,nlo (|i vista nclla prima, se-''' "■'Z;|. srtlin.a, , onphi huvrmittcnxa nc\hq"-» la. Mentrr invert- ncssnn altro persotiaggioé titolarcdiP^- " c. vuoa, Mattmdon Gttutldo (1888 c 1xx9) miu, Sanvini, Firen/.e 1990, p. 424 . !■ vl,na Del""1' 11 marito dt kleno v " U,,d in, i iicn/x lyyOf p- 424 gj for.i no, V1 imam 1 nnvrlli- r w.w • it PI' 1' '4.175" ' 6?_ ,,«' . pp 51 1. 561 62, 668 69, /02, /69 /•>, 892 94.95°*' ' |J( ,5 1 I'IHAnih i 1.1,, /'««/, romana, Momlailori, Milano 1975» :0<»'9 >»•}*, 160. " Ibid , pp. 119-20, 438. Ibid , pp. 94-95, e cfr. pp. 99-101, 455-56. Don 1'mIiiízÍ'i uiiiiWtnonlnvullwéfc In ill vi !•' ■' "uii in 1 .1 -i'.1 ...li,,. 1,1. , I,,, vim ntr, ,, p. , ,,,,,, «p1(lli-» ;il in.iv.uno, ijin I < he pn'i , ,,,,1,1, i,,;,, |„ ,,,,„!,, ,|a ,,, 11<„liliu- upriluir 1 oiiMMi-nli, 1 nu \u vilu < w ,/,,,,,, ,|, f ,,,, ,, 11,1 in Ha 'pain Mtia'/a, .ulhi jnnpriu inlrríorilá Dalalida 111 f ma , Li ill 11 pnlM'l)ln' liiiiiliiiriilf |,if ii,|< i, |, mfKMr, e mi ,111^,11(11 i 1)1 pM '.I'l il'/Vf 'llgil, iiik1 lllldl'l llUMUf()|fl|/ll f, III |,|l 11,1 i« K'dii Mil (lUllnjiariln, milí. ,n„u, iÍjíumi-.m, .(n i .il -ilu,, 1, Ir null IImÍmvi r>j, <, , ,,. 1 j,< ,, 11. 111,11 , ■., 11 1111 j,1 > //,, I 1 ,, 1 lure trcnidir 1 iiiudiuin< mi ,|, II.1 nut 1 u/ioiir, in ipum-, 1,1 le, dttlle tantr ultlr component! dun teitO nuimlivo, dtll* cocrenza d'inticmc ira tutte le componentí, II numero cc-ceinivo tli adepti drilu iiuirutfilu^iu < ilnviitu .ill., 1.1, .1 1 111111 il< , 1 .i-ii if 1, 1,111 v ;t i If i •.nul 11 .1 il i -it i infill if (|iif".ln lil il (1 uimIum f puil lir.lf, .il 1 MMIKKÍ" drill upplM'.Mniu/.idliMli lerprctutivc. Ma vrirri mrno ullu \< rltu -.if . .,1 di puniuic -,ul lu COKCnu ďin.iicmc, »e ulmrn,, per grandi lince non lotto piillf.M il iMinuii/.m ill v.ij'Jin di 1 citt c,llrj;mif plr/io'.r noli laillo pel, In upplli .ilull i uii r 1 .1111.11 i pin i'.i in .(', Iirii'.i per 1 lir axiliili, da i|lirllr minvr ll)'.uif irlniii lir 1 lie .iino, 1 niiir '.liiiiniiiii .1 fini iillrnmi I .a l|llrslionr del punlo di vi.t.i r Mulu, del irsln, I1.1 If piú controverse dell'aspirante scienza esatta a cui ricorro. ' .oinpMiiu lien dur ilistin/ioni piohlrmulii lie, una ul sun in terno c una ai svioi coniini. CornincUffiO dalle distinzione di confine. Di fronte alia maggior parte dcllc frasi d'un tcsto narrativo, si pun pnin- la tloinunda; chi valet I )ssiu: cio die e narrato o descritto c visto dallo sguardod'autore, d'un per-sonaggio, di quale o di quali personaggi? Ma spesso non ri-sulta affatto scmplice distingucrc qucsta domanda da un'al-to&dnpark'i Ossia: la voce che narra, descrive o interlo-quisce e la voce d'autore, d'un personaggio con o senza virgolette, o ě quel compromesso fra i due casi, senza virgo-Icttc, che si chiama «discorso indiretto libcro»"? AU'intcr- Ejcmpio breve e chiaro di cliacorso indireuojibciq-in tomasi di lampedu-■Sa, //Cattopardo cit., p. 41: «Si guardfS alio specchio: non e'era da dire era ancora in bell'uomo. (MM, p. 40) .V; gmrdb alio specchio, c la voce d'autore che narra, 38 L' intimita e la storia no del concetto stesso di punto di vista l'altr ď Se ci si domanda chi vede, a chi appartiene doě if*** tiva, poträ trattarsi ďuna prospettiva intesa piú JJ** pm nell'altro di due sensi diversi: o in senso fisico mat"0' le, spaziale, o in senso morale, ideologico, assiologicoS' tivo a un sistema di valori). Mi rifarö ora a uno studio tutto dedicato alia questione del punto di vista, dove di entramtx queste distinzioni si tiene il debito conto24, e nel cui capito-lo introduttivo viene proposta una nitida classificazione som-maria25. Per situarvi il nostro romanzo, che non figura pur-troppo nell'esemplificazione, va scartato un primo gruppol casi non pertinenti: quelli in cui il narratore, o piú narrato-ri, siano presenti nel testo come personaggi (eroe che rac-conta la propria storia, testimone che racconta una storia al-trui, monologo interiore diretto e ininterrotto, romanzo epi-stolare, ecc). Quango il narratore e fuori dal supjejto,come nel Gattopardo, quattro casi sono contemplati. II narratore analista e onnisciente racconta la stona'^e zione presunta ottocentesca, che avrebbe potuto ^ ascritta al Gattopardo solo finché il pregiudizio del ro^ attardato era piú cieco. Di fatto non mancano nel ^ a. ,'dizi, sentenze, piccole digressioni di cui prende a Sbilitä la voce ďautore; né momenti in cui essa, co ^ ^o /ďinformazione, ne sa piú di Don Fabrizio. Mai per ^ okre i ristretti limiti entro i quali questo primo caSes'i(juj dal do i narratologi, difficilmente ě sostituibile senza r ^ ^ successive)2'. - II narratore racconta la storia serv ^ dopo i due punti, si ha come un adattamcnto alia voce d ultorf.