• Adobe Digital Editions File Modifica Libreria Lettura Finestra Aiuto ^ G W 3? 4 ^ *>)) 100% ü. QABC-esteso Ven 17:45 © !=: Adobe Digital Editions - I racconti Adobe Digital Editions - I racconti Giuseppe Tomasi di Lampedusa I RACCONTI ^J^^k Nuova edizione rivista e accresciuta Feltrinelli 2 / 160 É Adobe Digital Editions File Modifica Libreria Lettura Finestra Aiuto 5 ľ? *») 100%m j)> QABC-esteso Ven 17:52 O ■=: • Adobe Digital Editions - 1 racconti Adobe Digital Editions - 1 racconti < Libreria H i= Brevi note sul caso Lampedusa I Racconti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa apparvero presso Feltrinelli nel giugno 1961. II film di Visconti tratto dal Gattopardo era di lä da venire, mentre il romanzo - pubblicato postumo nel 1958 - restava in cima alle classifiche di vendita ed era il testo piú controverso sulľinterpretazione storica delľltalia unita di ieri e di oggi. Era giä stato tradotto nelle principáli lingue occidentali. Ľanno prima la vedova dello scrittore, la principessa Alessandra Wolff Stomersee, aveva fornito a Giorgio Bassani, direttore editoriale delia Feltrinelli, i dattiloscritti di quattro pezzi inediti del lascito letterario, probabilmente redatti dalla sorella Olga Wolff Stomersee-Biancheri. Ľedizione del 1961 era affidabile - salvo piccoli ritocchi in seguito emendati - per i tre testi narrativi, La gioia e la legge, La siréna, I gattini ciechi. La principessa sottopose invece a una revisione Ricordi ďinfanzia. Gli intenti erano due: cancellare la riconoscibilitä e i sarcasmi indirizzati ad alcuni dei personaggi - in particolare i parenti - e dare una consecutio narrativa a un testo ehe si presentava come un brogliaccio onirico, mosso soprattutto da una violenta pressione emotiva. La principessa rimase arbitra del lascito fino alla sua scomparsa (1982). Avrebbe voluto costruire una sua versione ufnciale del marito, gentiluomo scrittore, ma questa prospettiva venne in conflitto con le interpretazioni -politiche, letterarie e filologiche - ehe il romanzo postumo aveva sollecitato. II primo incidente si ebbe con le obiezioni da parte di Carlo Muscetta, ordinario di Letteratura italiana a Catania, sulľattendibilitä delľedizione del 1958 eurata da Giorgio Bassani. Nel marzo di quelľanno avevo messo a disposizione di Bassani il manoseritto autografo del 1957. Bassani lo aveva tenuto presente; ma il libro era giä in prime bozze e le sei parti dattiloseritte non vennero ribattute secondo il testo manoseritto. Nel 1969 mi assunsi io il compito di pubblicare ľedizione del Gattopardo conforme al manoseritto del 1957, owero la versione ehe lo scrittore, in una lettera testamento del maggio 1957, indicava come quella da seguire se gli eredi fossero riusciti a trovare un editore. Massimo Gangi, allora membro del Comitato scientifico delia Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, aveva suggerito al presidente Giuseppe Del Bo di afndare a me, anziché a un comitato editoriale di italianisti, ľedizione conforme al manoseritto del 1957. Da allora, tra le taňte attivitä delia mia vita, uno spazio via via piú ampio ě stato dedicato alla euratela delľopera di Lampedusa, ehe prosegue ancora. Dopo la pubblicazione delľedizione tratta dal manoseritto, la principessa non acconsenti alla pubblicazione o revisione di altri inediti. Livia De Stefani tento invano di acquisire per conto delia Rizzoli i diritti per un'edizione delle Lezioni redatte per Francesco Orlando, Letteratura francese e Letteratura inglese, mettendo a disposizione delia principessa un dattilografo per la stesura del testo. Ma lei aveva nel frattempo awicinato Giovanni Macchia e Gabriele Baldini; la loro freddezza la intimori, e non se ne fece piú niente. Dopo la morte di Alessandra Wolff Stomersee fu la mia seconda moglie, Nicoletta Polo, a sollecitarmi a riprendere le carte Lampedusa. Nicoletta perlustrô la sterminata mole di carte e libri sparsi nel palazzo di via Butera. Si apriva cosi una seconda fase delia storia editoriale del nostro scrittore. Nel 1988 apparvero presso Feltrinelli I racconti, con la versione originále di Ricordi ďinfanzia; nel 1990-91, presso Mondadori, Letteratura inglese; nel 1995, sempre presso Mondadori, il Meridiano Opere, comprendente tutto il lascito letterario delľautore, piú volte rivisto e giunto oggi alia sua sesta edizione. Col Meridiano il caso Lampedusa pareva concluso, ma poco dopo si sarebbe inaugurata una terza fase con la pubblicazione del Viaggio in Európa. Epistolario 1925-30 (Miláno 2006), a cui sarebbero seguite nuove ricerche 4 / 160 mW u & S si «^3řiL ■ Adobe Digital Editions File Modifica Libreria Lettura Finestra Aiuto 5 f4 $ ^ 4)) 100%(Effl. QABC-esteso Ven 17:45 © ~ • Adobe Digital Editions - 1 racconti : ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Adobe Digital Editions - 1 racconti < Libreria PI i= biografiche e la scoperta di alcuni passi che vengono inclusi in questa nuova edizione dei Racconti, arricchita da un vasto apparato critico. Vengono spiegati i retroscena storici e dinastici, decifrati i toponimi; indicate le fonti, analizzate le citazioni. Questo apparato mira anche a mostrare il processo creativo dell'autore - il suo rapporto tra fantasia e realta - e a mettere in rilievo la sua personale tecnica del mascheramento, da cui discende la sua delicata, maliziosa ironia. Gioacchino Lanza Tomasi ■ Adobe Digital Editions File Modifica Libreria Lettura Finestra Aiuto 5 f4 i ^ 4)) 100%(Effl. QABC-esteso Ven 17:46 © ~ • Adobe Digital Editions - 1 racconti : ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Adobe Digital Editions - 1 racconti < Libreria PI i= II dattiloscritto contiene vari errori evidenti che non sono presenti nell'edizione a stampa. j ^ GIOIA E LA LEGGE Soltanto qualche volta rettifica il testo stampato. Non si puö pertanto stabilire la superiorita del dattiloscritto sulle edizioni a stampa. La presente edizione sceglie le versioni piú coerenti da ciascuna delle due fonti. II secondo scritto incluso nei Racconti fu redatto dopo II Gattopardo. II romanzo era stato rifiutato da Mondadori, ma Giuseppe ormai esercitava la professione di scrittore e avrebbe continuato fino alia morte. Sul finire del 1956, Giuseppe lesse alia sua stretta cerchia di conoscenze questa breve novella natalizia. Nel suo lascito letterario, La gioia e la legge e il pezzo meno interessante, lo si potrebbe definire un'esercitazione sulle tracce di Pirandello e di Cechov. Ritengo sia questo il motivo per cui la novella e stata esclusa dalla prima edizione inglese de I racconti, Two Stories and a Memory (1962), traduzione di Archibald Colquhoun con una sua interessante Introduzione. II testo di questo e degli altri due scritti che assieme ai Ricordi d'infanzia sono riuniti nel volume I racconti era pervenuto a Giorgio Bassani in un dattiloscritto giunto fino a noi,1 probabilmente redatto da Olga Biancheri. Per la presente edizione sono state quindi apportate soltanto due correzioni che integrano quelle gia presenti nell'edizione del 1988. G.L.T. ■ Adobe Digital Editions File Modifica Libreria Lettura Finestra Aiuto 5 f4 i ^ 4)) 100%(Effl. QABC-esteso Ven 17:48 © ~ • Adobe Digital Editions - 1 racconti : ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Adobe Digital Editions - 1 racconti < Libreria PI i= II dattiloscritto contiene vari errori evidenti che non sono presenti nell'edizione a stampa. j ^ GIOIA E LA LEGGE Soltanto qualche volta rettifica il testo stampato. Non si puö pertanto stabilire la superiorita del dattiloscritto sulle edizioni a stampa. La presente edizione sceglie le versioni piú coerenti da ciascuna delle due fonti. II secondo scritto incluso nei Racconti fu redatto dopo II Gattopardo. II romanzo era stato rifiutato da Mondadori, ma Giuseppe ormai esercitava la professione di scrittore e avrebbe continuato fino alia morte. Sul finire del 1956, Giuseppe lesse alia sua stretta cerchia di conoscenze questa breve novella natalizia. Nel suo lascito letterario, La gioia e la legge e il pezzo meno interessante, lo si potrebbe definire un'esercitazione sulle tracce di Pirandello e di Cechov. Ritengo sia questo il motivo per cui la novella e stata esclusa dalla prima edizione inglese de I racconti, Two Stories and a Memory (1962), traduzione di Archibald Colquhoun con una sua interessante Introduzione. II testo di questo e degli altri due scritti che assieme ai Ricordi d'infanzia sono riuniti nel volume I racconti era pervenuto a Giorgio Bassani in un dattiloscritto giunto fino a noi,1 probabilmente redatto da Olga Biancheri. Per la presente edizione sono state quindi apportate soltanto due correzioni che integrano quelle gia presenti nell'edizione del 1988. G.L.T. É Adobe Digital Editions File Modifica Libreria Lettura Finestra Aiuto 5 f4 t£ Í ^ 4)) 100% H. QABC-esteso Ven 17:48 Q, © ~ • Adobe Digital Editions - 1 racconti '■ ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Adobe Digital Editions - 1 racconti < Libreria H i= La gioia e la legge Quando sali in autobus infastidi tutti. La cartella stipata di fogli altrui, ľenorme involto ehe gli faceva arcuare il braccio sinistra, il fasciacollo di felpa grigia, il parapioggia sul punto di sbocciare, tutto gli rendeva difficile ľesibizione del biglietto di ritorno; fu costretto a poggiare il paccone sul deschetto del bigliettaio, provocô una frana di monetine imponderabili, tento di chinarsi per raccattarle, suscitô le proteste di coloro ehe stavano dietro di lui e cui le sue more ineutevano il panico di aver le falde dei cappotti attanagliate dallo sportello automatico. Riusci ad inserirsi nella fila di gente aggrappata alle passatoie; era esile di corporatura ma ľaffardeľlamento suo gli conferiva la cubatura di una suora rigonfia di sette sottane. Mentre slittava sulla fanghiglia attraverso il caos miserabile del traŕfico, ľinopportunitä delia sua mole propagô il malcontento dalla coda alia testa del carrozzone; pestô i piedi, gliene pestarono, suscitô rimproveri e guando udi perfino dietro di sé tre sillabe ehe alludevano ai suoi presunti infortuni coniugali,2 ľonore gli ingiunse di voltare la testa e s'illuse di aver posto una minaccia nelľespressione sfinita degli ocehi. Si percorrevano intanto strade nelle guali facciate di un rustico barocco nascondevano un retroterra abbietto ehe per altro riusciva a saltar fuori ad ogni cantone; si sfilô davanti alle luci giallognole di negozi ottuagenari. Giunto alia sua fermata suonó il campanello, discese, incespicó nel parapioggia, si ritrovó fmalmente isolato sul suo metro guadrato di marciapiede sconnesso; si affrettó a constatare la presenza del portafoglio di plastica. E fu libero di assaporare la propria felicitá. Racchiuse nel portafoglio erano trentasettemiladuecentoguarantacingue lire, la "tredicesima" riscossa un'ora fa, e cioě l'assenza di pareechie spine: guella del padrone di casa, tanto piú insistente in guanto bloccato3 ed al guale doveva due trimestri di pigione; guella del puntualissimo esattore delle rate per la giacca di "lapin" della moglie ("Ti sta molto meglio di un mantello lungo, cara, ti snellisce"); guella delle occhiatacce del pescivendolo e del verduraio. Quei guattro biglietti di grosso taglio eliminavano anche il timore per la prossima bolletta della luce, gli sguardi affannosi alle scarpette dei bambini, l'osservazione ansiosa del tremolare delle fiammelle del gas liguido; non rappresentavano l'opulenza certo, no dawero, ma promettevano una pausa dell'angoscia, il che ě la vera gioia dei poveri; e magari un paio di migliaia di lire sarebbe soprawissuto un attimo per consumarsi poi nel fulgore del pranzo di Natale. Ma di "tredicesime" ne aveva avute troppe perché potesse attribuire all'esilarazione fugace che esse producevano 1'euforia che adesso lo lievitava, rosea. Rosea, si, rosea come l'involucro del peso soave che gli indolenziva il braccio sinistro. Essa germogliava proprio fuori del panettone di sette chili che aveva riportato dairufficio. Non che egli andasse pazzo per guel miscuglio guanto mai garentito e guanto mai dubbio di farina, zucchero, uova in polvere e uva passa. Anzi, in fondo in fondo, non gli piaceva. Ma sette chili di roba di lusso in una volta sola! una circoscritta ma vasta abbondanza in una casa nella guale i cibi entravano a etti e mezzi-litri! un prodotto illustre in una dispensa votata alle etichette di terz'ordine! Che gioia per Maria! che schiamazzi per i bambini che durante due settimane avrebbero percorso guel Far-West inesplorato, una merenda! Queste pero erano le gioie degli altri, gioie materiali fatte di vaniglina e di cartone colorato, panettoni insomma. La sua felicitá personále era ben diversa, una felicitá spirituále, mista di orgoglio e di tenerezza; sissignori, spirituále. 83 /160 É Adobe Digital Editions File Modifica Libreria Lettura Finestra Aiuto 5 f4 t£ Í ^ 4)) 100% H. QABC-esteso Ven 17:48 Q, © ~ • Adobe Digital Editions - 1 racconti '■ ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Adobe Digital Editions - 1 racconti < Libreria H i= Quando poco prima il Commendatore ehe dirigeva il suo ufficio aveva distribuito buste-paga e auguri natalizi con ľaltezzosa bonomia di quel vecehio gerarca ehe era, aveva anche detto ehe il panettone di sette chili ehe la Grande Ditta Produttrice aveva inviato in omaggio alľufhcio sarebbe stato assegnato alľimpiegato piú meritevole, e ehe quindi pregava i cari collaboratori di voler demoeraticamente (proprio cosi disse) designare il fortunato, seduta staňte. II panettone intanto stáva li, al centro delia serivania, greve, ermeticamente chiuso, "onusto di presagi" come lo stesso Commendatore avrebbe detto venti anni fa, in orbace. Fra i colleghi erano corse risatine e mormorii; poi tutti, e il Direttore per il primo, avevano gridato il suo nome. Una grande soddisfazione, un'assicurazione delia continuitä delľimpiego, un trionfo, per dirlo in breve; e nulla poi era valso a scuotere quella tonificante sensazione, né le trecento lire ehe aveva dovuto pagare al "bar" di sotto, nel duplice lividume del tramonto burrascoso e del "neon" a bassa tensione, quando aveva offerto il caffě agli amici, né il peso del bortino, né le parolacce intese in autobus; nulla, neppure il balenare nelle profonditä delia sua coscienza ehe si era trattato di un attimo di sdegnosa pieta per il piú bisognoso fra gli impiegati; era dawero troppo povero per permettere ehe ľerbaccia delia fierezza spuntasse dove non doveva. Si diresse verso casa sua attraverso una strada deerepita cui i bombardamenti quindici anni prima avevano dato le ultime rifiniture. Giunse alia piazzetta spettrale in fondo alia quale stáva rannicchiato ľedificio fantomale. Ma salutô gagliardamente il portinaio Cosimo che lo disprezzava perché sapeva che percepiva uno stipendio inferiore al proprio. Nove scalini, tre scalini, nove scalini: il piano dove abitava il cavaliere Tizio. Puah! Aveva la millecento, ě vero, ma anche una moglie brutta, vecchia e scostumata. Nove scalini, tre scalini, uno sdrucciolone, nove scalini: ľalloggio del dottor Sempronio: peggio che mai! Un figlio scioperato che ammattiva per Lambrette e Vespe, e poi l'anticamera sempře vuota. Nove scalini, tre scalini, nove scalini: ľappartamento suo, ľalloggetto di un uomo benvoluto, onesto, onorato, premiato, di un ragioniere fuoriclasse. Apri la porta, penetro nell'ingresso esiguo gia ingombro dell'odore di cipolla soffritta; su di una cassapanchina grande come un cesto depose il pesantissimo pacco, la cartella gravida d'interessi altrui, il fasciacollo ingombrante. La sua voce squillo: "Maria! vieni presto! Vieni a vedere che bellezza!". La moglie usci dalla cucina, in una vestaglia celeste segnata dalla fuliggine delle pentole, con le piccole mani arrossate dalle risciacquature posate sul ventre deformato dai parti. I bimbi col moccio al naso si stringevano attorno al monumento roseo, e squittivano senza ardire toccarlo. "Bravo! e lo stipendio lo hai portato? Non ho piu una lira, io." "Eccolo, cara, tengo per me soltanto gli spiccioli, duecentoquarantacinque lire. Ma guarda che grazia di Dio!" Era stata carina, Maria, e fino a qualche anno fa aveva avuto un musetto arguto, illuminato dagli occhi capricciosi. Adesso le beghe con i bottegai avevano arrochito la sua voce, i cattivi cibi guastato la sua carnagione, lo scrutare incessante di un awenire carico di nebbie e di scogli spento il lustro degli occhi. In lei soprawiveva soltanto un'anima santa, quindi inflessibile e priva di tenerezza, una bonta profonda costretta ad esprimersi con rimbrotti e divieti; ed anche un orgoglio di casta mortificato ma tenace, perche essa era nipote di un cappellaio di via Indipendenza e disprezzava le non omologhe origini del suo Girolamo che pur adorava come si adora un bimbo stupido ma caro. Lo sguardo di lei scivolo indifferente sul cartone adorno. "Molto bene. Domani lo manderemo all'avvocato Risma, al quale siamo molto obbligati." Lawocato, due anni fa, aveva incaricato lui di un complicato lavoro contabile, e, oltre ad averlo pagato, li aveva invitati ambedue a pranzo nel proprio appartamento astrattista e metallico nel quale il ragioniere aveva sofferto come un cane per via delle scarpe comprate apposta. E adesso per questo legale che non aveva bisogno di niente, la sua Maria, il suo Andrea, il suo Saverio, la piccola Giuseppina, lui stesso, dovevano rinunziare all'unico Alone di abbondanza scavato in tanti anni! _85 / 1 60 É Adobe Digital Editions File Modifica Libreria Lettura Finestra Aiuto 5 f4 t£ Í ^ 4)) 100% H. QABC-esteso Ven 17:48 Q, © ~ • Adobe Digital Editions - 1 racconti ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Adobe Digital Editions - 1 racconti < Libreria H i= Corse in CUCina, prese il COltello e Si slanciô a tagliare i fili dorati ehe 4 Francesismo da tire-bouchon, cavatappi. Indubbiamente un attrezzo, ma se la mettiamo sul un'industre operaia milanese aveva bellamente annodato attomo alľinvolucro; piano estetico, come oggetto di design il cavatappi ha un'origine aulica nelle colonne tortili del ma una mano arrossata gli toccô stancamente la spália: "Girolamo, non fare il baldacehino del Bernini in San Pietro. bambino. Lo sai ehe dobbiamo disobbligarci con Risma". Parlava la Legge. La Legge emanata dai cappellai intemerati. "Mia cara, questo ě un premio, un attestato di merito, una prova di considerazione!" "Lascia staré. Bella gente quei tuoi colleghi per i sentimenti delicati! Una elemosina. Giri, nienťaltro ehe una elemosina." Lo chiamava col vecehio nome di affetto, gli sorrideva con gli ocehi nei quali lui solo poteva rintracciare gli antichi incanti. "Domani comprerai un altro panettone piecolino, per noi basterä; e quattro di quelle candele rosse tirabusciô4 ehe sono esposte alla Standa; cosi sarä festa grande." II giorno dopo, infatti, lui acquistô un panettoncino anonimo, non quattro ma due delle stupefacenti candele e, per mezzo di un'agenzia, mandô il mastodonte alľawocato Risma, il ehe gli costô altre duecento lire. Dopo Natale, del resto, fu costretto a comprare un terzo dolce ehe, mimetizzato in fette, dovette portare ai colleghi ehe lo avevano preso in giro perché non aveva dato loro neppure un briciolo delia predá sontuosa. Una cortina di nebbia calô poi sulla sorte del panettone primigenio. Si recô alľagenzia "Fulmine" per reclamare. Gli venne mostrato con disprezzo il registro delle ricevute sul quale il domestico delľawocato aveva firmato a rovescio. Dopo ľEpifania pero arrivô un biglietto da visita "con vivissimi ringraziamenti ed auguri". Ľonore era stato salvato. Cor-nu-to. 3 > II řitto bloccato fu per mezzo secolo una spina nel fianco della proprieta immobiliare del dopoguerra. Vietava l'adeguamento del canone alla svalutazione. 87/160