•5* EUGENIO MONTALE PROSE E RACCONTI a eura e con introduzione di Marco Fořti Note ai testi e varianti a eura di Luisa Previtera Arnoldo Mondadori Editore II condannato In una di quelle bagnarole di zinco che servono per te nere in molle ll baccala, sporgeva da due dita d'acqua il lobster, vulgo astice o lupicante o lupo, gia cantaU) da Lewis Carroll nell immortale storia di Alice. La sua co- mar- razza era di un colore tra il biu pescecane e il verde u cio; gli occhi due palline nere che brillavano in cima B due stecchi; e le pinze, molto grosse, erano legate stret-tamente da uno spago. Se qualcuno levava un dito per toccarlo il lobster seguiva con attenzione la traiettoria del dito e poi pronto alzava una pinza, forse per troncar-gli la falange con un buon colpo di tenaglia. Ma lo spago gli vietava di pinzare, e cosi raffilatissima cesoia ricade-va nell'acqua. Eravamo a Trieste, nella pescheria della passeggiata a mare. II cielo era coperto, cominciava a piovigginare. «Fra mezz'ora forse sarä in pentola» disse un signore occhialuto «e intanto cerca ancora di ferire. Si vede che l'istinto aggressivo non si puö eliminare dagli uomini e dalle bestie.»1 «Direi che si tratti di istinto difensivo» disse un signore in berretto basco. «Attanaglia chi vuol prenderlo per ttangiarselo. Non ha tutti i torti.» . ^. t «Ma no» disse un terzo signore «con queste sue^ o CI da giardino chissä quante ostriche ha aperto. u e v°ngole e arselle. I lupicanti sono ghiotti di trutti , ,Tutti e tre, a turno, levarono un dito e: per °^ alzö e lasciö ricadere Farma inoff^ °CcWtti erano attentissimi ma non parevano incatt 222 Eugenio Montale «Credo che scherzi come un gatto» disse il lL, signore. «Non vuole far male a nessuno. Anche il 0 puó graffiare quando scherza. Forse non si rende di essere condannato a morte. In ogni modo sa che^0 11 • r • *v Ofa a tenaglia non funziona piu.» «Capisce benissimo quel che gli sta succedendo2» (jjs se il primo signore «e cerca di vender cara la pelle, anzi la corazza. Quando sará bollito diventerá di un color porpora, cardinalizio. La pinza ě la parte migliore; tene-ra e un po' gelatinosa; il resto ě piuttosto coriaceo.» Tutti fecero schioccare la lingua; poi dovettero cedere il posto a un nuovo gruppo di commentatori. «E il classico homard che i francesi preferiscono all'aragosta» disse un giovane magro rivolgendosi a un signore piú anziano. La ě molto caro. A Parigi Yhomard á laméricaine ě in tutti i menu.»3 «E una storpiatura! In origine homard d Farmoricaine* disse il vecchio signore. «Quand'ero sous-chef "al Ritzsi scriveva cosi. Altri tempi!» «Uh che bel gambero!» disse un bambino. «Posso toccarlo papá?» E prima che suo padre dicesse né si ne no metteva il ditino nella bagnarola e lo ficcava proprio in una di quelle branche da cui il suo gesto aveva fe«o scivolare il nodo di spago. II lobster strinse la iothi& s'indugio un istante sul dito come per carezzarlo, p°]a sció la preda. Tutti strillarono: «Attenzione! lascia in*" re!», ma il dito non portava alcuna scalfittura. Nel ^ tempo il pesciaiolo era accorso, aveva preso in mano ^ crostaceo per rifargli il nodo; ma con un colpo di c° ^ lupo era schizzato a terra e arrancando sidle pinze e le dure frange della coda, a salti, a scoppi, come se ^.^ se dentro un motorino guasto, filava verso la baJi per nbuttarsi in mare. Awenne un breve insegu^ ^ un ParaPiglia intorno al fuggiasco, che dopo P°c ^ condi, impacchettato in un foglio di carta n Farfalla di Dinard 223 ,orasussultante era buttato su una bilancia. Chi lo vole-la? Era offerto anche a sottoprezzo, per levarlo di li ' l\ diente che si porto via lo strano e informe pacco da cui proveniva uno stanco ciac ciac di arpioni fu seguito con gH occhi da tutti 1 presenti. «Lo mettono in pentola?» disse il bambino con voce lamentosa. «Ma perché? Con me aveva voglia di scher-zare.» «In pentola vivo» gli fu risposto. «Macché pentola!» disse il vecchio sottocuoco. «Lo tacevo al forno, con una buona salsa al cognac prima che siraffreddasse. Ma chi si occupa piu di queste cose>» Apcrse l'ombrello e si allontanó con altre persone parlando dei vecchi menu del Ritz.4