n.3. Da Moravia a Sciascia: una grande nebulos a narrativa 465 j! 3 19. Leonardo Sciascia: vita, politica, cultura. Con l'opera di Leonardo Sciascia il realismo critico si rivoW a un'in quieta analisi dell antropologm italiana a un'esplorazione di possible di Snbinaziom narrative, che tendono a identificarsi con Je possibilitá e Je com binazioni di una realta intncata ed oscura: la scrittura si pone insieme come confronto difficile e rischioso col mondo oggettivo e come esercizio di una ra-,ione che cerca di approlondire 1 analisi degli awenimenti e di suggerire 1'ipo-j&S.una vita civile libera e razionale. Vengono cosi a integrarsi attenzione alia concretezza del presente, tensione morale e civile, gusto per la finzione e 1 ar-úháo combinatory, passione letteraria: fatti e circostanze vengono spesso ri-visti e interpretati attraverso il punto di vista della grande letteratura del passa-to. Vimpegno narrativo e quello politico e civile giungono a scambiarsi Ie parti: lo scrittore partecipa alia vita pubblica, ne definisce i caratteri essenziali, ne interpreta gli eventi e le situazioni, cerca possibilitá di inserirvi un segno di ra-zionalitá (anche attraverso interventi giornalistici). Le scelte polemiche di Sciascia, i suoi interventi spesso controcorrente, si RazionaJitá laica sono sempre fondati su una razionalitá «laica », di solide radiči illuministiche, e impegno lontana dalle sempliiicazioni tattiche consuete nella vita politica. L'aspirazione a vedere la realtá con il piú lucido rigore razionale, a cercare una vita sociále libera dalla violenza e daU'inganno, lo ha portato a mettere in luce tutta la carica negativa di quelle forme di potere che {anno leva su intrecci perversi, che ren-donociecae inafferrabilela stessa ragione: attraversopersonaggi che cercano L esercizio la veritá indagando su eventi e situazioni particolari sia del presente che del deJJa ra8|one passato, egli ě arrivato a mostrare la difficolta dell'esercizio della ragione e della veritá, il loro sottrarsi e nascondersi entro le trame e le complicate strutture aelia vita sociále, entro il gioco di poteri apparenti e occulti su cui si svolge la storia, e su cui in particolare si ě svolta quella del dopoguerra. La Sicilia e la sua La Sicilia ™a sociále, dominate dalla presenza soffocante della mafia, hanno costituito ^Zoudo Per Sciascia dei referenti assoluti, immagini esemplari delle tendenze piu peruse dell'intera realtá italiana. Come per moki autori della tradizione narrati-va siciliana, di cui egli ha piu volte rivendicato la forza critica, la sua terra ha raPPresentanto per lui una metafora del mondo: un mondo chesomigha sem-Pfe Piu a una trappola, in cui la ragione, negata e conculcata da poten e da ^Phcka di tutti i tipi, ě costretta a cercare se stessa, a difendere ostinatamen-a sua hmzione di giustizia e di veritá. . . . . ťr°prio per questo orizzonte problematico, in Sciascia la narra iva si e re?'' S""**^ «>° saggistica, k diretta invenzione letteraria con la nik ta ^ natura, 1'indagine sul presente con richiarm a opere, P™g f^'on, della letteratura: citazioni e modelli letterar, hanno avuto 1 egto di rivelare i significati e i caratterí degli event, reak La "Si . aVUt° Per Sciasda un valore civile e "Zionale ehe egl. h''™a£ Ät0r,,Piu aversi e lontani, con particolare P*mX'S Pagnoh e gli Hluministi francesi, per Manzoní e PirandeUo, per Borges e tíran Un inteIJettuale «disorganico» ľni u r muri U VHJ I 'impťftno cult utile c 11 vile Ľ n* voce lontroiot rente ^ „ Ricos.ruzionc c svluppo nel dopoguerr. („4V.968) , u terato che la letteratura, come esperienza legáta a situazionj t,„ lnli ha mos'rat" rCumento essenziale di conoscenza e di hbertá, al dfiHi "m UK ľ™,£>-intcllcttuale: c con ľuso ehe egh ne ha fattosi č aUontanato ?!ľ T!uuc intcllcttuale del dopoguerra (cfr ii.i.n), dagli ornaond deffla ^ r ,1c delia sinistra marxista, ponendosi sempře ptu nsolutamente litm.alc «disorganico», continuamente tmpegnato nel presente ľ;;!- della ragtone e delia liberta, al d, fuori di ogni le^ mť iíuo impěSo aľrarre in piena luce le vicende anche piú oseure e intri-,l>o d i ..na serittura dalla precisione estrema, capace di illumi-., perderc il proprio cquilibno raz.onalc: una serittura di ti-,.ro la qualc si awcrtono sia il modello delia grande letteratura illum hc le suggestioni del piú vicino classicismo delia «Ronda» . hc ha agito tortemente sulla formazione giovanile di Sciascia, svi-luppando in lui una eura per la pagina «ben fatta», per la parola perfettamente squadrau e definka. Nato a Racalmuto, in provincia di Agngento, 1 8 gennaio 1921. da tamiglia iU IIa piccola borghesia locale. Leonardo Sciascia frequento ľistituto magistrále di Caltanissetta idove allora insegnaya Brancati, cfr. 11.3.7): ottenuto ildi-ploma di maestro elementare ncl 1941, fu assunto come impiegato alľammasso del mano ncl suo paese. Dopo il matrimonio con Maria Andronico nel 1944, ncl 41) cominciô a insegnare nclla scuola elementare di Racalmuto: la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta videro una sua varia attivitä letteraria, con scritti critici, pubblicazioni di prime operette (al 1950 risale U suo primo libro Lc/avolc delia dittatura). contatti culturali e iniziative molteplici (come la col-laborazione con ľ editore di Caltanissetta Salvátore Sciascia e la direzione delia rivista« Galleria», cfr. dati, tav. 261); il suo forte interesse perla realtä politica e sociale lo awicinava alle posizioni delia sinistra, e in parte al partito comuni-sta, a cui egli guardava con attenzione critica, ma non senza diffidenza. Nel 1456 pubblicó il primo libro che suscitô attenzione a livello nazionale, Le par-rocehiedi Regalpetra; nel 1957-58 fu a Roma, distaccato presso il Ministerodella Pubblica Istruzione, tornato in Sicília, lasciö ľinsegnamento e si stabib' a Caltanissetta, lavorando al Patronato scolastico. II grande successo de llgiorno delia avetta(i960 impose all'attenzione delľopinione pubblica nazionale il proble-ma della mafia (a cui fino allora si era prestatá solo una euriositä marginale) e diede un nlievo notevole alla presenza di Sciascia nella cultura italiana: gli anni aeuanta lo videro impegnato in una attivitä assai intensa, con opere e interventi comľnľ nC ° Ü Pi" celebre de&h inteUettuali siciliani, anche se spesso si continuava a c.rcoscrivere la sua attivitä nelľambito della realtä delľisola. tutte k e^ri'I b i" 3 PdĽrmo. d°ve in seguito visse sempře, passando quasi uro le estati a Racalmuto; nel 1970 si ritirô dal suo impiego statale. A partire seritti snc(-;»^>------1 • « n.J. Da Moravia a Sciascia: una grande nebulosa narraiiva da Ü con těsto tutti ebb " contesto (1971) j suoi • V' 51 ntlro UaJ suo impiego statale. tutti gli anni Settanta c O„ \ susc'tarono polemiche sempře piú vaste: per « "n rilievo internaci mi" immag«ne di intellettuale prol do .»„____.""ernazionale. Ne m™,ln ___:____1:..• F ■v> internazionai" mT" ",lma8me di inteUettuale problematico modo sempře piú netto k fi mondo politico-giornalistico si definí in "Kura mquieta e controcorrente, la sua prontez 467 1 ihaltare čerti aspetti del senso comune, nel contestare le interpretazioni za r-el onali delia realtä sociále, nel nfiutare 1 poteri assestati e le formule do-conVeIti La sua vasta produzione, costituita quasi sempře da libri moko brevi, rnl,nan ,tra il racconto e ľinchiesta, fu accompagnata da una ricca attivitä di or-ľzione culturale (svolta soprattutto nella nuova casa editrice Sellerio di 8a"lziL_ cfr. daTI, tav. 282), da interventi giornalistici e da una varia attivitä P°iul * - ..." — — » ^ -olitica. Nel 75. «"P6™1,1 Precedenu dissidi con 1 comunisti, fu eletto come in nd< -1 «compromesso storico» (cfr. 12.1.4), si dimise nel '77. Ebbe inizio allora una varia polemica con i comunisti e in genere con la u pol«mc classe politica italiana, che si complicö nel pesante clima dell emergenza anti- ««!> cUue terroristica: in particolare in occasione del rapimento di Moro, Sciascia si P01"*» espresse a favore di una trattativa per la salvezza dell'uomo politico (espose le proprie riflessioni sulla vicenda nel volumetto L'affaire Moro, uscito nel set-tembre del 1978, che suscitö roventi polemiche); si batte variamente per il mantenimento della certezza del diritto, contro le deformazioni della legisla-zione speciale contro il terrorismo (come l'uso dei «pentiti», ecc). Dovette impegnarsi su piü fronti per sottrarre le sue posizioni alle strumentalizzazionie ai fraintendimenti che ne facevano i diversi schieramenti. Intanto soggiornava a lungo a Parigi, dove aveva modo di respirare un clima diverso da quello con-fuso e irrazionale dell'Italia sullo scorcio finale degli anni Settanta. Awicinato-si al partito radicale, fu deputato alla Camera dal giugno 1979 al giugno 1983, Scuxu dcpuuio facendo parte della Commissione d'indagine sul caso Moro. Continuö a segui-re gli eventi con la sua coscienza vigile e irrequieta, anche sollevando nuove polemiche sui caratteri assunti dal potere mafioso nel corso negli ultimi anni e sui metodi usati per combatterlo: fino in fondo si impegnö in un tentativo di difen-dere, in una realtä sociale e giuridica stravolta e degradata, la certezza e il rigore cfvile del diritto. Minato da un male ineurabile, Sciascia e mono a Palermo il 20 novembre 1989. 11.3.20. lnchiesta, narrativa, critica fino al 1970. U primo libro di rilievo di Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra, uscito nel Lep*mxd>it t956, sembra collegarsi direttamente al neorealismo e alla letteratura meridio- * R'x^P"" nahstica, ponendosi come un'inchiesta documentaria sulla vita e sulla storia di un immaginario paese siciliano, che somiglia in modo trasparente alla patria aell autore, Racalmuto. Ma l'originalitä dell'opera consiste proprio nel fatto cne 1 aspetto documentario, che ha una notevole carica di denuncia, non si po-~o 3 unlivello di veritä immediata e diretta, ma mescola la realtä piü precisa n dau dl invenzione non immediatamente riscontrabili. Sciascia offre una fei^°Sa analisi «itica della vita della provincia siciliana, proprio perche non si fi ma a Presa diretta sul reale, ma «costruisce» un mondo parzialmente 10- Pfesenta situazioni possibüi che contengono i caratteri piü profondi e KfXK* ii Ricottnuione c sviluppo nel dopogucrra (i94j-i9fi8) romolicati della rcalta: c. con sorprendcnte tensione rationale, questo mondo , ulJu.oni. oscuritä, miscrie, prepotenze della v.ta reale di icri c di „Mi ( ome I autore stesso sottolineô pm tardi, questo Itbro vuole essere il p„n. „hü partenza di una lunga indagincsulla stor.a passatac presente delia Sicilia, ,],. (,,rm «la storia di una continua sconntta della ragione e di coloto ,,,.,.„,., tu..-no pcrsonalmcnte travolti e annicntati». Nci racconti ,|,ime (Hi ziidi Stctlta (tre racconti ncll'cdizione del 1958, quattro in quel-I, j, scunl'itta dclla ragione viene motivata attraverso un confronto mil 11- am la politica vista come tale; ľautore segue il rapporto ehe alcuni sh ili.mi istituiscono con situazioni. luoghi, modelli politici lonta-111-.m11 i J 1ü.1 na reale dcll'isola. ma capaci di agire su di essa alimentandovi speran/e mo insistent! e creandovi nuove contraddizioni: il racconto La morte lesee .1 .lire un'immagine di rara vcrita sui modi in cui sulla coscienza .tare del dopoguerra agi il mitodi Stalin, a cui ancora negli anni Cinquanta molu intellettuali di sinistra rifiutavano di guardare in modo critico. Nel sue-Utun cessivo breve romanzo //giorno della civetla (1961), che trae spunto dalľassai-jriUmriu sjlll() (jc| sindacalista coimiiiista Miraglia, awenuto nel '47, l'inchiesta sulla rcalta Mediana le sul tema della mafia) si appoggia a un particolare uso della stnittura del giallo: il detective, che qui ě un capitano dei carabinieri venuto dal Nord, rappresenta lo storzo ostinato della ragione alia ricerca della giustizia c della verila, tra polen e coniplicitä che ne eludono e cancellano ogni traccia: la Sicilia si rivela come un paese «incredibile», con cui sembra potersi pericolo-samente identificare tutta ľltalia. i un|h»uun Non solo i veri e propri detectives, ma tutti coloro ehe vogliono ricostruire UOtrti",' 'a ver't* Passato' rintracciare i segni autentici delJa storia, devono stontrarsi con la falsificazione e ľimpostura: e alľimpostura, tema caroagli il-luministi, ě dedicato il romanzo storico //Consiglio d'Egitto (1963), ambientito nella Palermo del secondo Settecento, ehe propone la storia deíla costruzione di un falso documento storico dal forte rilievo politico e giuridico, sullo sfondo di un tetro mondo sociale, entro cui vanamente qualche solitario seguace degli illuministi tenta ľimpossibile realizzazione di una vita civile e razionale. II ro-A cum.no ,1 wo manzo A ciaseuno il suo (1966) segue ancora la struttura del giallo: il solitario professore Laurana (immagine delľostinazione e delľimpotenza delľintellet-tuale di provincia, ehe il mondo circostante considera solo «cretino») indaga su un dclitto awenuto nel suo paese, seoprendo responsabilitä e complicity mpensabili, fino a cadere lui stesso nella trappola degli assassini. Ahrc "It nm/c Una fone tensione narrativa caratterizza ľinchiesta storica Morte delľinquisito-(1967). appassionata denuncia degli orrori dell'Inquisizione, attraverso la nco-struzione di una vicenda dclla Sicília dei Seicento: Sciascia riesce nello stesso tempo a dare il senso dcUa bruciamc attualitá deUa storia ricostruita e delJ'alteritä, nspetto al nostro presente, delle conerete esistenze umane del passato, del loro mondo e delle loro espenenze. La eura neUa ricostruzionc c comprensione del passato e, pn-ma di tutto, in Sciascia, impegno di comprensione dei testi: nella sua saggisnea (so; prattutto nei saggi raccolti nel volume La cordapazza, 1970), egli si rivolge ad auion opere di vano tipo. sempře attento a trarre alla luce la loro torza conoscitiva, il »• n.3. Da Moravia a Sciascia. una grande nebulosa narraiiva ro modo di defmire comportamenti c rapponi umani. A questa fase deD'oo«. Hi Sciascia appanengono anchc 1 notcvoL testi teatrali Lonorevole (10651 Reai „edella controversia liparüana (1969), e i vari racconti raccolti poi nel volume IlZ re colore del vino (197 3). r Kuma- 11.3.21. Fra tráme segrete epoteri mafiosi. neltltalia dellultimo ventenmo llcontesto (1971) é un brevc giallo che ľautore presenta esplicitamente co- //aw/w*, me «parodia»: in un paese indeterminato (ma che molto somiglia all'Italia contemporanea), l'ispettore Rogas indaga su una serie di misteriosi assassinii di giudici, che si susseguono in modo quasi meccanico: egli si trova cosí a seguire lc tráme e le complicitä che legano i poteri statali, gli interessi privati, le forze di opposizione, i sedicenti gruppuscoli rivoluzionari. Dopo aver cercato invano di siidare queste complicitä con la sola forza della sua ragione, l'ispettore soc-combe, mentre la « ragion di stato» e quella di «partito» (in cui concordano il potere statale e le forze di opposizione) impediscono che si faccia luce su quan-toéaccaduto: al primo presentarsi della «stratégia della tensione» (cfr. 12.1.4I, Sciascia ne dá qui un quadro spregiudicato e disilluso, con un gioco sottile di sdoppiamenti e di ambiguitá, che sembra prefigurare tanti tragici e oscuri eventi, che sarebbero poi realmente accaduti nel corso degli anni Sertanta. Nel successivo romanzo Todo modo (1974) I'indagine sulle oscure trame che trova- r«4> modo no connivenze nel governo si rivolge piu direttamente verso il sistema di potere demoeristiano, verso il suo nesso con la tradizione cattolica e gesuitica: il titolo e rieavato da una frase degli Esercizt spiritualiáx Ignaziodi Loyola (cfr. 4.1.3), e la vicenda si svolge in Sicilia entro un eremo-albergo di Iusso, dove si riunisco-no, col pretesto di svolgere esereizi spirituali sotto la guida di un enigmatico don Gaetano, vari notabili politici, che in quel luogo appartato hanno modo di organizzare intrighi e traffici di potere. Sotto gli occhi di un pittore di successo, casualmente ospite dell'albergo, alcuni dei notabili restano vittime di misteriosi delitti, sul cui autore sono possibili le ipotesi piu diverse. La struttura del L'n »ullo giallo senza soluzione é Strumentale alla costruzione di un atmosféra enig- bw«0 matica; il gioco letterario, in un intreccio tra razionalitá combinatoria e gusto per la complieazione barocca (con sottigliezze che fanno pensare a Borges), nesce a ricreare nel modo piu denso il clima che ľautore sente gravare sulľlta-lia contemporanea. Abbiamo davanti una realtä ancora barocca, in cui la lotta di potere si svolge attraverso trame che si incastrano I'una nell'altra e che non é mai possibile ricostruire fino in fondo: antiche tradizioni si piegano ad usi mi-cidiali, i valori del cattolicesimo si contaminano con le forme della modernitä, vengono piegati a strumenti di potere, usati per mantenere ed aecrescere inte-fessi di piecoli gruppi e corruzione. Alla vana ricerca di una correzione razionale di questo mondo cosí tenebroso é dedicato Candido ovvero Un sognofatto C^iOo m Sicilia (1977), «riscrittura » del celebre romanzo di Voltaire, Candtde: é una sPecie di autobiografia intellettuale appassionata ed ironica, in cui Sciascia n-P<-Tcorre le delusioni del suo rapporto con il partito comunista, e piu genenca- , , . 11 Ricostruiione e sviluppo nel dopogucrra (1945.1968) ■nonte del Mio rapporto di intellcttualc « disorganico » con il mondo politico pr< piu compromesso con gli inganni c lc menzogne del potcrc; la difcs-'