IPĚRBOLE. F^ura log.ca che consiste nell'usare parole esa*™* n imcre un concetto oltre , limiti della vcrosin^I an Ll^l^ zaCOmune nelluso quotid.ano (es.: ě un secolo cheTon titedo 7ei knt0 come una lumaca). L'esagerazione puö essere per eccesso (1'aúxěsis degh antichi: corre piü veloce del vento) o per difetto [tape'mösis: e piü lento di una tartaruga). In genere l'iperboie ha un vnitoft fnfnfiVn quando vuole sottolineare vistosamente uno stato d'animo; donde l'uso e l'abuso che ne ha fatto il barocco. Si veda l'elogio della rosa ntWAdone del Marino: fra le taňte metafoře iper-boliche si notino le seguenti: Quasi in bel trono imperatrice altera, porterai sempre un picciol sole in seno. Spesso l'iperboie ha in vece un carattere comjcor che evidenzia la sproporzione fra parole e realtá (le avventure fantasiose di personaggi millantatori, come il Miles glo-nosus di Plauto) o il distacco ironico con cui lo scrittore descrive imprese inverosimili. Si pensi alia pazzia di Orlando: Quivi fe' ben de le sue prove eccelse; / ch 'un alto pino al primo crollo svelse: / e J«» dopo il primo altri parecchi, / come josser finocchi, ebuli o aneti wnosto). Nel Cinque Maggio la descrizione delle imprese di Napo-2?-? apre con a,c«ne metafoře iperboliche, volte a mettere in n-2' clinamismo fulmineo dell'uomo d'azione: Daimpi Me^ In/fť Manzanarre al Reno, / di quel secured "S* al bal^o; I scoppiö da Scilla al Tanai, / dall uno all altro mar. llrrl-.' Hill rrv. 7__________ UAlíň — OPftO. dal gr. hyper = sopra, búlló = getto. ----.»^ nuel versu ... —„;:^ecivo_ Si — * M. M ,pĚRMPTn^ „. .. . .... nuel verso in cui la sillaba fi- ANTITESI. Figura di carattere logico che consiste neiraccostamento di due parole o frasi di senso opposto (processo di antonimia: bian-co-nero, caldo-freddo, buono-cattivo ecc). La contrapposizione puö sorgere anche mediante forme negative: Pace non trovo, e non ho da far guerra (Petrarca). Famosa la terzina dantesca in cui la figura ě piegata ad esprimere con suggestiva potenza il contrasto fra vita e mořte: Non fronda verde, ma di color fosco; / non rami schietti, ma no-dosi e 'nvolti; / non pomi v'eran, ma stecchi con tosco. Si osserverä come Tantitesi sia sorretta dalla costruzione anaforica, dalla ripeti-zione simmetrica di non e ma. Etim.: dal gr. antithesis = contrapposizione. ANTÖNIMO. Unitä lessicalfí Hi spncn ™n**.o*.;^ -j • ' w* ~ acut0 sotto un'apparenza di stupidit*. X RIPETIZIONE. La ripetizione ě uno dei piú antichi proccdimenti neT'nn 2? ? í1 TCCľÍSm° deU'^//o, delľaggiunta di un tel ľi oZ\tZ<íf * ŕUSbe^' 19,69' P' 130> £ evidente il valore cnf, (v.), alľanadiplosi (v.), í lepifoVa ( a fee ľ^r eP,fadÍpl0SÍ ^ alľepanalessi (v.)| dunque ben niü 3» Valla regress»one (v.) ecc. Ľiterazionj stilistiche e per la L"™ g"ra' in quant0 sottende diverse modal" « * Principe jakobSoTlľľ'"6 avvicinata alla^relazione (' niano del1 equivalenza (v. linguaggi6?2). ! CLIMAX. Progressions ritmica ascendente. v. anticlimax. ANTICLIMAX. Gradazione discendente rispetto alia climax (v.), che ě una successione di parole disposte in ordine intensive Particolar-mente efficace per gli effetti ritmici nella poesia. Si osservi la con-clusione délVInfinito leopardiano: Cosi tra questa / immensitá s'an-nega il pensier mio: / e il naufragar m'ě dolce in questo mare. Alia orogressione ritmica (climax) culminante con immensitá segue, nel-'ultimo verso, la gradazione ritmica discendente che accompagna il valore semantico delle parole, cioě Fabbandono della mente a un'espe-rienza totalizzante. Angelo Marchese dizionario di retorica e di stilistica arte e artificio nelPuso delle parole retorica, stilistica, metríca, teoria della letteratura ARNOLDO MONDADORI DIZIONARI