..i v j tj_ cnirit-o il conformarsi all'opinione dei piů an„ . ^JgXZL*. alia pace deU'anirno le aLie aŮe rTccheZZe e agli onori. Sono tem! antichl e denvano, infatti, dalk radizione ckssica, ma in alcuni auton, come Padni. n»J0t«M questi «lüt dalk tradizione classic, m- r r , " " ' ,~ ™> 4Ue muni » risuonano di un'energia del tutto nuova, che proviene loro dire7< dall'esp-rienza della vita cittadina, delle sue contraddizioni sociali ed Z ar" del suo disordine e dello strapotere che vi esercita, a danno dei mise> intera comunita; chi b piu ricco b piu forte. Gh autori che se ne fann0 61 port: intera comunua; cm t ~ r-~ --- — - 0«_ non sono necessariamente dei nostalgici laudatores temporis acti (eJ0gi passato), ma se ne servono come di principi di buon governo, aspirano *'-J civili e a interventi che regolino la vita collettiva su modelli di una piü equjJ convivenza. del fata T78 « La salubritä dell'aria » L'ode fu letta da Parini nell'Accademia dei Trasformati come saggio poetico J tema l'aria, che era stato proposto alle pubbliche letture dell'anno 1759. a'e/.'j f j colta delle Odi (Mat. 126), curata dali'autore, occupa il secondo posto, dopo l'iJ nesto del vaiuolo e prima della Vita rustica. IO 15 Oh beato terreno del vago Eupili mio, ecco alfin nel tuo seno m'accogli; e del natlo aěre mi circondi; e il petto avido inondi. Giä nel polmon capace urta sě stesso e scende quest'etere vivace che gli égri spirti accende, e le forze rintegra, e 1'animo rallegra: perö ch'austro scortese qui suoi vapor non mena-e guarda il bel paese S::£;cStofe di Sei settenari Pia- *B^£*S£är. 11 qua,e 9- Here vivace A,?6' l°ntenere ^ria. \l i*. stance it1"8 dä Vita- austro scortetP u ' ■ stidio. C°rtese> 10 scitoxo che procura fa-4- vapor venti caldi. 566 alta di monti schiena, cui sormontar non vale borea con rigid'ale. Ne qui giaccion paludi che da lo impuro letto mandino a i capi ignudi nuvol di morbi infetto: e il meriggio a' bei colli asciuga i dorsi molli. Pera colui che primo a le triste oziose acque e al fetido limo la mia cittade espose; e per lucro ebbe a vile la salute civile. 47-18. cui...ale, che il vento di "f^-. i suoi freddi soffi non ě in grado cn 22. nuvol... infetto, miasmi malsani. 24. molli, bagnati, umidi. 25. Vera, perisca. ctaEm"1'1, 26. triste oziose, squallidamente swe 27. fetido limo, melma maleodoram . ^ le risaie e alle marcite. , , eUad^n° 29. e per lucro ... vile, per amore b sprezzö, tenne in poco conto. 30. civile, dei cittadini. 4! lui del fiume Cert° Sa s'imPacCia f^Äcia Sae^fingoerac *Hpiacque' che r Mir. dip*" in viso M rtali pallori i[ m0 i mal nato «so tnginti cukori; e 1 * o cittadino, £,tre"'ü sofiri vicino. che a te u Io de' miei colU ameni nel bei clima innocente passerö i di sercni fra la beata gente, che di faliche onusts b vegeta e robusta. Qui con la mente sgoi di pure linfe aster so, sotto ad una fresc' ombr celebrerö col verso i villan vispi e sciolti sparsi per li ricolti; e i membri non mai dietro al crescente pane e i baldanzosi fianchi e6 deA..W.. 26-27. 5«5. che pur essen, §■ s& «ss'Vlvaci e asr 68 v.^9 serosa; regge di c 9 SUPe"^ Müano. SI in it (jato oolui del fiume £ Srige oct s'impaccia fj, rottiál bitume, aafcatando la faccia kjH wmit il fango e l'acque dc radnnar gli piacque. \Lri i:riz:i in viso i ~rr:£i priori tz~: £ ~£ r.2io rise id cultori; r ci::^di-o etc a te il soffri vicino. Io de' miei colli ameni nd bd dima innocente passexb i «- 'I'*' K'M" I, , ,| ()„,.) Hll" ''"ikc*i (1,1 |r -.I»l»1;iti- ( ick' < J *■ if ri« >* Ii.k idi '■ til VťTNilll foul i illdihl n-ic; ondr il Viljiol hV.K'Oli c lili ííílll) N*fflMpjril. Spend iiniiiidi, rjdoiij l>cr Je írcqucntí vie, '!<■ cli aim (inimii cmpion I'eitivo die: '.pdlarolo ilcimi,if <('•! «if l;ufiti mi lomu-! y Nc ■ pena cadd« il noJc, die vadami latrine con iipalancale golc limlinii "Hilu,, tic- III I 111,1 I In , |, i , lu'Vi' I'lllll.......Ii ,I.| (il iilmi 1« IchkÍ, t' veto i I i mi I (in i) (Mi.il.i m*
  • <■]!<- I I 11 I I I 11 I I l.ll I II I l.lfl > f d;l If villain'lie, ii Uli Ml vivu f S( lliflln iicic OIldcLiLjilll III ll |if Ilu ■' Vll |)fl llf|'Jcll;l vi.I ui'ii(ir 1'iiiil cciniiidi) ll (,ild;i fantnsla, ( I If M ll Iflil f C (|ll.llll|.l ( l'utilc unir pirn al van.o ,h 111 •. i 11 j >. J i * - v <»I i auto. (G Parinl, La uiluhritä dell'aria, in // Cinmo h-Oi .•um di A. (lalzolmi, Milium, (im/am i i'1 Anulini del tcnto gínaJitá, ni] /;,„„,,„. ,..(.7/" c /*, «/, rm/,,(l, insisl, .„,„., i.......ri- , 1 ' ''' Mi""ri'- ,»""'"» IK'r '"''' - tempi ».1 92. •>''«. 'I lettme a mucchi, 93. m/< malvaij, e»»l«ioni nocive. 94. »t»nnantc, pctante, 96. >ubltmi, silic. 97. Qwivi, ndla citti; i (Vi I'lebci, lc cane popular!, 98. tprepate crtte, van! da notte. 99-101). Humor ... indiscrete, vcmano »cn/.a (tfUtt-rl<, limn ill maw-lii- liailin- <■ nmivc alia suluU-. Hll. <>ndc, dalle (pull, I'/'/ I'll V///.«/i Mr, (arnunc ill anhnali alilv ■Innate ntrlli- utricle aftollate, 105. diti, c«aU/ioni. 110 vay^nli latrine, \<- <i<-n»"<"'" , I I J, desta, annua svo'Jia, I»'"1" I" n.i i ilato. . . La est* [16 7Vw/, la .Ira dcllil Riiistizia. ' "< nan iosanifiilr no die • " 1 117-118. ma sol. prtvata, 1 "" ',„,,,. ftoli si preoo upa solo iU'1 I"",1."",.,. ,h . 1 jí 127. nezletta, trascurata dual. >"",. Sl,,.,:i-i'" 129. accesa; «Wrf /'""",M V<» del v. 127. 132. lusinghcvol, piaccvolc. ' Utiliaziamo per questa Attain} >>< .....itazioni di S. Antonielli, <'"'w',,l renzc, La Nuova Italia, 1973 (''•' •c numerose citazioni). lin' ,,,/nt- Závoro per ctxvi —<>hc e deJJa neces ,c-C>"lhl /x (|{-lhl i'n-"1; ';,„, c- -I,, /.ion* ' (1, l«.t«a i'' .he si accompagna lH"rl „ik- utile c 111 colli / ascuga t dors vivace c si una cam mnocente, fatta per ,luhe una campagna ass;1i concrete villant vegeto e robusto qua dall'interno stesso d v.i/.ione: le ' pure 1 quanto di piü convc e ambivalente, oper un altro nel senso n inquinata, limpidi r eccesso, come le ' o giusta ventilazione, Una simile campag plessiva immagine c ' crescente pane ', riso' che uccide i i nella Vita rustica at vuole riuscire utile secondo speculazioi n*to cioe fatto ct l'idillio, sostei m«nti la cui precis avete il suo culmir r«iamente (l Pera j" u«a punta polit letteratura in ver ^lute civile. L'uti 1e astrattamente Precisa tesponsab 'u,nce sono tatte ncie^a di servi/i r -'Str- u Oopo aver ricordato che alcuni anni pii, ,ardi ,n- ^dato I'incarico governativo di formulae I °rC ' qucsti tcsti sara Rsale Accademia d'agricoltura in M,lano I LT'T'T fondamcnta» V^ r«/i« Parini assume una poS~ ^T2S aff"ma che comc ncl,a dci fisiocratici (Mat. 118) - non sole, J\v * d/ch,aratamen* Hudla stessa come lavoro per eccelleL sTnd" naTu a ' T *' * «*che e della necessita di sottraLT 7 " T'f dd,e inn"va^ni A-U ( i ■ sottrarre 1 agncoltura a e fOT2C d | . , figDoranza, della falsa espenenza _ rnci „.u c i i . , ' . £ '.3 K^nciiza — cosi nella Salubrita dell ana « la rela- zione Ira citta e campagna, non e di A n . • j- i . . 1 ru8a da,la prima verso a oace della *xonda, ma di Iotta in nome de la seconda rnn.m I j ,, r _ j i • i sctonaa contro la corruzione de la at ma » « La concretezza del titolo assume il rilievo che com,,™™^ I • i , - ,, Irc,u Lne comunemente le si nconoscc perche si accompagna alia concretezza etica della situazione. Lode vuole riu- TLfIn" C 6 P6""35^3' secondo <^nto * detto nellultima strofa. La salubrita dell ana eupilma non e 1'astratta antitesi della insalubrita di quella milanese bensi una condizione atmosferica prndotta da un complesso di cause urease, buona esposizione, assenza di venti dannosi, assenza di paludi, soprat-rutto assenza di un fattore precise d'insalubrita, l'umido: ' E il meriggio a' bei colli / asciuga i dorsi molli '. La mossa campagna che sottosta a questo etere vivace e si una campagna pittoresca e idealizzata, colli ameni in un clima :nnocente, fatta per beata gente che intenda passare serena i suoi di; ma t indie una campagna coltivata, sulla quale si muove un popolo di villani e di assai concrete villanelle, dedito a precise colture come quella del frumento, vegeto e robusto quantunque onusto di fatiche. Si noti con quanta sottigliezza dall'interno stesso della convenzione idilliaca venga estratta la concreta inno--izione: le 'pure linfe ' della nona strofa, oltreche* linfv, MM purr, m qoanto di piu convenzionale si possa immaginare, sennonche la loro purezza t ambivalente, opera per un verso nel senso della tradizione letteraria, e per un altro nel senso nuovo e polemico dell'intera ode, acqua pura contro acqua inquinata, limpidi rivi che lungi dal corrompere l'aria o dal renderla umida in eccesso, come le ' oziose acque ' che assediano la citta, concorrono con una giusta ventilazione, i ' venti fuggitivi ', a renderla ' rotta e purgata sempre '. L'na simile campagna s'invola dalla letterarieta dell'idillio per divenire com-plessiva immagine di una agricoltura buona e razionale contro una cattiva. II ' crescente pane ', frutto di questa campagna, si contrappone al ' mal nato riso' che uccide i cittadini e i villani del suburbio. Non meno propenso che "j nella Vita rustica ad alcuni principi della giovane scuola fisiocratica, il poeta che vuole riuscire utile oppone la coltura secondo natura del frumento a quella «econdo speculazione, mercantile, non del riso in assoluto, ma del riso ' mal nato', cice fatto crescere per lucrosa convenienza nei pressi della citta. Cosic-che 1'idillio, sostenuto anche nella sua parte campestre da una serie di riferi-n^mi la cui precisions la cui minuziosita non e solo di ordine letterario, puo avere il suo culmine emotivo in un'invettiva, la quale, e vero, e intonata lctte-rariameme (' Pera colui... '), ma e pur sempre un'invettiva, una frase mumta * una puma politica senza precedent!, sia nella tradizione spec.fica sia nella ««teratura in versi settecentesca. Pera colui che ebbe a vile per Iucro la »W civile. L'utilita dell'ode viene a consistere in un atto di milizia tutt altro astrattamente o convenzionalmente letteraria, ossia nella denunc.a d. una P«c»a responsabilita economica, alia quale ulterior, e complementary de-"unce sono fatte seguire: malcostume di nobili e d. plebe. antigienica insuf-ficienza di servizi pubblici. Lo sdegno del Parini e per cosl dire interclassista: 560 comprende tanto servizio sono riservate ■ noveri Se, pero, ai difetti di costume e di i ricchi quanto 1 po_^ ^'.^^j^ e letterariamente d'effetto e esprí nee hai guarda chi per lucre ebbe a vi» *" "Tj". scegUe come suo avversarlo capitale stolta pigrizia, la personaet.cajie della cupidigia ril quaint * r-;^ -ttoresche le espressioni piuf^ ^ ^ ^ prima g fondamentale ^ resta che le varie denunce hannc, un ^ ^ .j lussQ; ľavariaia e Ja .-■«5 Sretdie come suo avversi diremmo il ia classicisíicamentealinq^2é ancheTagricoltura puô essere sacrificata, al c a Ito del vitello d'oro 3 Cosi circostanziata, cosi riferita ad ele- quale di norma ě devoto il commercio. y dell'aria ě dunque un idillio menti di ricostruibile vita ^^^'pubblic. utilita ». d'occasione al quale v.ene assegnatc un fln P^ ^ ^ ^ ^ Antonielli spiega anche come questo ^ ha k ^ ^ espressivo: e osserva e P10?110 ^ il A* . i7*a ě la sua prima ode, alia quale ne «ninmn. (Mat. 126). Ne. 1762 lasc.ô casa stSon, ^ * ^ fm° 3' 1795 da sdegno verso la duchessa Vittona, che i- secondo la tradizione perché m uri impeto iroso aveva schiaffegg.ato „.ovane fígl'3 del maestro di musica Sammartini Fi. "Z-------— -IC» ,mbonatÍ' <>ua,e ^ore deľfig ô' SlTSftSŠtí&A*.'*" 5*Sr£ il Ma«//7o; nel 1765 il Mezzogiomo (Mat 128? n»i i7«• , stampe. * «««wir;. Hi Plnn,,pn7a „Diľ,L, ' i™ V''8'' Nel 1766 »» "»n.stro Du Tillot offri la cattedra di eloquenza nelľUniversitá d. Parma, che Parini rifiutô sperando d, ;,en*e presto a naloga _s.st_emaz.one a MHano. Ne. 1768 fu nominato poetíI'de* Reg 10 - teatr° 6|! „™P3Jr cCaJa traged'a "'""'e d' "anieri de' Calzabigi (tre r.„i dopo, per le nozze^dell arcduca Ferd.nando, compose un těsto drammatico. jLäö „4*mus.cao da Mozart); ne 1769 il conte Firm.an, m.nistro plen.potenz.ano in ?. ?,dÓ-4la redazione d«»a «Gazzetta di Milano ». sulla :„3ie Parm. dette diffus.one alla idea r.formatrici del governo. e alla hne del medesimo •769 gl> assegnó la cattedra di belle lettere nelle Scuole palatine, confermandolo defi--tvamente ne la carica nel 1773, anno in cui le Palatine vennero trasferite nel palazzo a Brera e trasformate in Regio ginnas.o. Nel 1774 fu membro di due comm.ss.oni, una vet il nnnovamento dei testi scolastici, l'altra per il riord.namento de.le scuole (materie che aveva trattato in una relazione composta a. termine del primo triennio del suo inse-gramento, De//e cagioni del presente decadimento delle belle leitete e delle belle arti in Italia e di čerti mezzi onde restaurar/e). Probabilmente intorno a. 1774-75, e.aboró gli appunti delle sue lezioni e ne compose uno scritto, ritoccato nel 1777. stampato postumo : cot titolo Dei principii generali e particolari delle belle lettere applicate alle belle art!-. \ '•ei 1776 ebbe l'incarico di insegnare anche agli studenti dell'Accademia di belle arti; dopo i i mořte di Firmian (1784), corse per qualche tempo it rischio di veder soppressa la sua : cattedra, ma nel 1786 la commissione per la riforma scolastica dette parere favorevole \ iitenimento di essa; nel 1791 venne nominato sopraintendente alle scuole di Brera, : eglifu concesso piü ampio alloggio nel palazzo braidense, dove abitava dal 1777. Quando : '■ei 1796 i Francesi entrati in Milano vi crearono una municipalita repubblicana, Parini ; * chiamato a farně parte, come membro della commissione che sovrintendeva agli af- : wfinanziari, alle scuole, agli archivi, ai teatri, alla religione. Per motivi di salute ottenne z *>P0 qualche tempo di essere sollevato dell'incarico; torno allinsegnamento, e diresse ~ =iche una commissione costituita per esaminare le memorie presentate al concorso - Iorganizzazione dei teatri nazionali (1798-99). Mori pochi mesi dopo lentrata in ; "o delle truppe austro-russe, lasciando inediti e incompiuti il Vespro e la /Motte, ai -aveva lavorato lungamente (dal 1767 circa fin oltre il 1791). Ser9io Antonielli (Roma, 1920) ha studiato nelľUniversitá di Pisa, sotto la guida di ^"O1 Russo, fino alľinterruzione bellica. Fatto prigioniero dagli Inglesi a El Alamein, ha ^ascorso quattro anni in India. Nelľimmediato dopoguerra si é laureato con Mario Fubini a "'»no. dove é stato poi assistente di F. Flora e M. Fubini, e dove attualmente é docente ^•versitario di storia della letteratura moderna e contemporanea. Ha pubblicato numerosi ľľ^fl' critici fra cur G Pascoli e G D'Annunzio. in / classici italiani nella storia della cri-Firenze, La Nuova Italia 1 955' La poesia del Pascoli, Milano, Meridiana, 1955, Aspetti ■ figure del Novecento Parma Guanda, 1955; Dal decadentismo al neorealismo, in taCor'enti. Milano, Marzorati, 1957; Giuseppe Parini, Firenze, La Nuova Italia. 1973. , *"che autore di numerosi romanzi, ispirati a temi e ricord. d. guerra o a tern, politic. Í94Q í Spesso Presentati in forma allegor.ca: // campo 29, Milano Ed.z.on, europee. La dinastia, Milano, Rizzoli, 1952; La tigre viziosa, Torino Einaudi 1954; Un cane II venerabile orango, Milano, Mondadon, 1962; MAT 99 0DDnOmo in P'ú- Milano, Parenti, 1958; entente, Milano, Mondadori, 1971. l£de-. "sata dai lirici qreci e latini, risulta del tutto assente dalla nostra letteratura " secoli chí pe?SMirlcai « aIta . prefer! la canzone. So tanto nel Cinquecento MAT vizione h« . • ■ 1 lo.,n»m dei modelli pindarici, anacreontici e ora- L'odl ^-CUBt