• MIolEbookReader Modifica & i l ) 100% P2> Q ABC - esteso Sab 15:23 Q. O ;s • O • MIolEbookReader - Racconti dimenticati o P 05 Le due sorelle Le due Damasso, Lia ed Anna, sebbene giä piuttosto vecchie, avevano sempre un inna-morato per una. Si trattava per lo piü di vecchi pensionati, vedovi, tutta gente a riposo, a cui le due sorelle donavano calzettine e cravatte e offrivano certi liquori fatti con l'erba. Mai passava, per loro, giorno che non fosse intiepidito dall'amore; ed essendo l'una grassottella e l'altra magra, non avevano rivalitä fra loro, ma si scambiavano le tenere confidenze e an-davano a braccetto. Un inverno tutte e due si ammalarono di tifo e tutte e due guarirono sul principio di pri-mavera. Si vide allora che il male aveva divorato a Lia quei pochi anni di amore che le re-stavano e 1'aveva trasformata in una vecchia. II viso, come si andava dicendo per la cittä, pareva un pane secco, i capelli caduti le avevano lasciato sul capo chiazze vuote, e perdeva i denti. Nessun uomo la guardö piü. Invece Anna al posto dei capelli perduti si ritrovö vivaci riccioli corti, sulla sua magrez-za malata risbocciarono fresche e rotonde membra, e perfino il riso le si illimpidi nella gola. Nel guardare batteva gentilmente le palpebre, camminava impettita come un grazioso anatroccolo. E allora una guardia a cavallo s'innamorö di lei. Egli passava sotto le finestre, batteva gli sproni, e con un gran gesto di saluto volgeva in su le sue guance rosse, i bei baffi castani. Non solo sapeva saltare gli ostacoli, ma altre si suonava il flauto. E aveva un'andatura cosi marziale da far tremare i vili, e un volto rubi-condo di cherubino che addolciva il cuore alle madri. Un giorno egli fu richiamato al Comando centrale nell'attesa di venir trasferito a nuova sede, e lasciando la cittä promise di scrivere subito il suo nuovo indirizzo. II postino passava appunto nell'ora che Anna era fuori per le spese, e fu Lia che ricevette in consegna la lettera. II cuore le si induri come pietra, e, dopo averla letta, essa la stracciö coi suoi freddi polpastrelli e la gettö nella spazzatura. Cosi Lia fece pure con la seconda e la terza lettera. Ogni giorno restava ad attendere il postino, bianca, dietro i vetri che il suo fiato ansioso appannava, e i suoi occhi scintillavano come per febbre. Al ritorno dalla spesa, Anna per orgoglio e pudore non osava chiedere, ma levava in su alla sorella gli occhi spauriti, e con un timido sorriso impallidiva. Lia restava silenziosa; di notte la sentiva smaniare e gemere piano come un bambino malato, ma tace-va, fingendo di dormire. Di giorno, per fierezza, Anna non si lamentava, non si confidava con la sorella. Forse scrisse di nascosto lettere che naturalmente non potevano arrivare. L'innamorato, nelle sue, sempre piü dubitava e accusava, si faceva accorato; diceva che gli si spezzava il cuore: «Perche l'amore mio non risponde? Forse sta male? O forse un fortunato rivale mi ha sosti-tuito? Cosi presto!!!» Lia leggeva avidamente simili frasi, e tremando stracciava il foglio, attenta come una ladra. L'ultima lettera non diceva piü «fiore mio d'aprile» e non portava per firma «il tuo ragazzo che non ti scorda». Diceva «perfida» e ripeteva che la donna e mentitrice, una piuma al vento, e che d'ora innanzi egli si dava tutto ai suoi doveri di guardia a cavallo. Per la delusione, la giovinezza umiliata lasciava per sempre Anna, come al tramonto la luce si ritira pian piano da un'acqua. E quell'anima sottile e ardente come fiamma che le dava la piega ai riccioli, alla carne il rosa e fossette al sorriso, quell'anima moriva, si accar-tocciava come un truciolo e al suo posto restava un secco, brutto nodo. Anna pure diventö < > piü informazioni Ú MlolEbookReader Modifica # i l ) 100% ü> Q ABC esteso Sab 15:23 q. e ■= • O • MlolEbookReader - Racconti dimenticati O Q p QS vecchia e trista, e allora Lia poté riposarsi dal suo odio faticoso. Le due sorelle restavano insieme alia finestra, e tutto il giorno facevano pettegolezzi, sole sole. p/t) informazioni