TRE DONNE SCRITTRICI-VIRGINIA WOOLF, ROSAMOND LEHMak, ELIZABETH BOWEN hHK Virginia Woolf La Woolf ě morta, suicida, da tredici anni. E ancorail suo posto nella narrativa inglese non ě stabilmente desi-gnato. Si possono comprendere le esitazioni e le dispute che ancora infieriscono su questa valutazione dell'opera di lei: la posta ě grossa. Essa, insieme a Joyce macon maggior gusto e minore impeto aggressivo, ha creato un nuovo modo di narrare, tutto allusioni e riferimenti inti-mi, associazioni spontanee e pitture non di cose ma dei ricordi delle cose. Fu essa ad introdurre^ProusLJielk narrativa del suo paese e fu essa stessa a sorpassarlo (non si tratta di valovi estetici ma di metodi di analisi). Se questo suo metodo altamente poetico sara seguito e, se-guito, si atteggerä in opere degne, se, cioě, essa potra ^ mostrare di non essere stata soltanto un'anima dick* ---vuuviv, .JUIUI JU1LUÜ v*"---- . sensibilita personale ma di aver accolto in sé il bw nu no' ----—mgiv.ov. v.winv.iujvvi"---- pntr^'1 TIla SUa íama Sará ^uella di una SublÍme^nn^el I'urgenza di tutta una generazione di esprimersi W nodo, a lei non si potra negare la dignita massing* ^ are del romanzo inglese contemporaneo. Se cos di creatrice ~" ^ H^lxa c°mpartim Un m°ndo mirabile ma tutto person1 CaTs" St3gni C°n Ja Vlta- a I ^ di vista delkwT T** riPercussioni general! ddP M^ il metS1j potuto sottrarre alia sua insin^jti- La vita dixr Sla stato adottato. $ 1 Vlrginia Woolf (1882-1941) P*** Accenni ad alcuni contemporanci 1251 Hssomiglianze con quella di Proust. Anch'essa proveni-n da una famiglia di ricchissima borghesia, anch'essa ebbc una gioventu delicata, anch'essa cominció tardi a produrre le proprie opere serie. Figlia di un penetrante iritico e íilosofo, Sir Leslie Stephen, essa scrisse, sui giornali diretti dal padre, articoli di critica estetica, eleganti ed acuti, ma non fuori delľordinaria cerchia degli autori alia moda. Ed anche i suoi due primi romanzi {The Voyage Out, 1915, e Night and Day, 1919), scritti evidentemente prima che essa avesse scoperto il vero es-ser suo, sono intelligent^ sottili, elegantemente scritti, pari alia media, insomnia dei buoni romanzi inglesi, media che (sia detto incidentalmente) ě notevolmente piu alta di quella italiana o tedesca. Se essa fosse morta allora sarebbe rimasto il ricordo di una giovane scrittrice, elegante, competentissima in filosofia greca e nello studio degli Elisabettiani, con gusto eccellente per la musica e la pittura, con esigenze culturali severe, leggermente sprezzante al riguardo del comune gregge letterario. Nulla di piú. Di maternita del romanzo inglese non si sarebbe certo discusso. Per fortuna non mori. Anzi si sposô con Leonard Woolf, spirito raťfinatissimo aťťine al suo. Essa sentiva pero un turbamento interno, capiva, dalla lettura delle niigliori opere del suo tempo, che essa aveva un modo di sentire diverso dagli altri, e capiva anche che non aveva trovato il modo di esprimersi. I romanzieri inglesi in vo-§a in quegli anni (i Wells, i Bennett, i Galsworthy) le erano estranei. Del Galsworthy anzi disse che era «mate-rialista» (il pověro Galsworthy che si credeva tanto ete-Shaw poi era per lei «la Menzogna e il padre del a f4en2ogna». (Su questo periodo cruciale della vita intel-lettuale della Woolf abbiamo i suoi appunti di estremo Interesse dai quali io estraggo querterliifo^i note- Vi era»° altri, pero. Vi era anzitutkq^rou^che allora emefgeva dalľombra, vi era Joyce, vi era Dorothy Ri- Letteratura inglese 1252 chardson. Ma in Proust disapprovava la tende^ Ílere tutta una societa «which sometirnes y H o herwise perfect eyeslght»; in Joyce le>g^ arossolanitá spesso gratuita; la mancanza di f0 ' J lontanava dalla Richardson. * Pero la via era trovata: dipingere la vita com'e, in ^ nute successive immagini «because we live in r4iut^ and not in years». - II suo nuovo metodo di scnttura comincia a manife. starsi in un volume di abbozzi, Monday and Tuesday che ě del 1921, e si afferma di giá con compiuta maestria in Jacob's Room del 1922 e, trionfalmente, nd Mrs Dal-loway del 1925. y"^ In Jacob's Room vi ě ancora una narrazione continua presentata pero in una serie di immagini, e il movimento drammatico si svolge soltanto nella mente dei personag-gi. In una successione di immagini minute lo spettacolo della vita procede attraverso gli anni verso la morte. Un momento succede all'altro, condizionato dal primoe condizionante il terzo. Virginia Woolf non ci lascia mai dimenticare la loro implacabile concatenazione e non a lascia dimenticare la morte, un momento mnnlt0 anch'essa che soltanto non si riattacca ad un altro successive I] libro, si capisce, non lo ho piú; né vi ě, qui, sPeran' za di riaverlo. Con Mrs Dalloway si inizia la serie dei cinque cap^ T de)laWoolf. Sono essi che contengono la f enza della sua ^ ^ ^ ^ ad PoT ua TV° metodo d'indagine e una nuova 1*> * ddla v>. Madre o non madre del come si ě detto;(Sft years (1937^ V?' 0rlando (1928), The Waves ^»t\v nit0 nella J • etWeen the Acts non ě comp^ lare^onedeltestoefupubblicatopo^ J 1W Accenni ad alcuni contemporanei 1253 Mi duole per vol ma dovro parlarvi con una certa in •stenZa di ciascuno di essi. Me h son riletti tutu adesso ne sono abbagliato. Wo per rnio piacere e forse vi faro leggere soltanto un sunto ehe faro per non rubare troppo tempo alle vostre occupazioni. ^ei romanzi della Woolf sarebbe inutile cercare un _treccio» nel senso tradizionale della parola. Vi si puó tovare soltanto quello che per lei era l'equivalente di un intreccio, una situazione nella quale la vita si ě cristalliz-zata^una situazione comprendente un certo numero di persone e una successione di «momenti» nelle loro vite reagenti l'una sull'altra, mWenttrappresentati dalla íccessione di idee o di immagini (cioě la stessa cosa), idee o immagini che passano nella loro mente, seguen-dosi l'un l'altra in corrispondenza del battito del tempo privo di rimorsi. In Mrs Dalloway il personaggio che agisce (agisce per modo di dire) ě uno solo: una matura ricca signora della quale sono narrate dodici ore della vita. Essa ě ammalata e lo sa; ma ció non le impedisce di compiere il proprio dovere di quel tale giorno di giugno: quello di far i pre-parativi per un ricevimento che avrá luogo in serata. Fin dal mattino, quando esce da Hyde Park e si mescola al tremendo traffico di Piccadilly, essa ě cosciente che «it is very dangerous to live even one day». E in successive *antanee immagini riflette la vita, non la sua sola vita: °k it was very queer Here was So-and-so in South Kensing-m someone up in Bayswater; and someone else, say, in May-iair- And she felt quite continously a sense of their existence, and le^t what a waste; and she felt what a pity; and she felt if only ^^ould be brought together; so she did it. And it was an offe-n& to combine, to create; but to whom? galloway ě un periodo complete di vita luminosa •,rn0Strata « «n singolo giorn0' c0" ^TTJT * dl «udelta, mostrata eome un campione di eternita. e Lcttcratura inglesc 1254 In To the lighthouse il pretesto scelto dalla mostrarci l'implacabilita insieme alia monotonia d°S saggio del tempo consiste in una gita in barca cl ^ famiglia in villeggiatura compie verso un faro ^ sta. La gita si effettua felicemente e il libro finisce j!c°-questi pochi giorni, attraverso visioni frammentarie collegate e mediante conversazioni futili ma cariche d I senso della vita e della morte, conosciamo tutta la frej da, scialba esistenza della famiglia, scialba si, ma anchf carica delsenso del continuo fluire del tempoedellen to, inawertito insinuarsi della morte, di quell'«ultimo attimo senza riferimenti posteriory lontano ancora ma concrete, «come una stazione ferroviaria a cento miglia di distanza, che esiste mentre noi corriamo verso diessa, che non vediamo ma della quale Fesperienza dell orario delle ferrovie ci da l'assoluta sicurezza». E il trascorrere del tempo e segnato in modo irremissibile dal battito delle onde, luce il giorno, suono la notte, «che in questo momento battono sulle coste di tutta la Terra». Pieno di estro e di vivacita (non vorrei che credeste^a Woolf una scrittrice piagnucolosa, in essa le pagine umor sereno si alternano a quelle malinconiche) e i | delle idee e dei costumi ci viene presentata col dřÍOn^lkT!ac^te ^agini interior! ricollee*-cill e K, que«a ddh °Ppio s«so del poem * 'tor §8ere O /' «B W 'nscindibile unita ft. **f Í ;a * coirs,puó ™he> ed< Uňa Cr S™aW desert lutriente e affascin^'e' Accenni ad alcuni contemporanei 1255 ci mostra quanto molteplice fosse l'anima di questa rande scnttnce e quanto rara la sua cultura fte Years ě il libro della Woolf che ha suscitato mae giori controyersie e che molti disapproval. Essi trovano che il tema del tempo e qui troppo insistentemente trop po esplicitamente posto. Puó darsi. A me sembra il piú penetrantemente poetico di tutti. Sono episodi staccati di quattro momenti della vita di una famiglia, dal 1880 ad oggi. Ben s'intende non momenti cruciali ma momenti qualsiasi, carichi pero come sempre di una celata fatalita. Egli orologi della casa, che in quei cinquant'anni si gua-stano, si riaggiustano, si vendono e si comprano, ma sempre in modo che uno ne resti a battere le ore, ritmano at-traverso questo mezzo secolo il fluire eracliteo del tempo. Insieme ad essi le stagioni si alternano, immenso orologio cosmico, sottolineano con la loro immutabile varieta la mutevole identická delle generazioni. Ascoltate la chiusa di Years, cercate di capirne la sommessa poesia, la sorridente mestizia: «The sound of the hour filled the room; softly, tumultuously, as if it were a flurry of soft sighs hurrying one on top of another, yet concealing something hard. Lady Pargiter counted. It was late». L'ultimo romanzo della Woolf, Between the Acts, non e stato completamente corretto dall'autrice e in qualche Punto si scorge una certa mancanza di rifinitura dello stile. Malgrado questo ě forse il piú sorprendente del s"oi libri. In esso la Woolf ha creato il piú fantastice ^o-&o di una notte di mezza estate servendosi del materiali Plů dimessi. Un gruppo di persone ě riunito in una vec-f** e bella casa di campagna per assistere a un pageant (un* sfflata commemorativa in costume, divertimento l^o mai popolare in Inghilterra) che si svolgera or ^to dal villaggio vicino, nel P^vd^?££e > si svolg, E flibro si chiude. Ma 1 f"^™ ^ creandosi attorno a questi invitati male adatti Letteratura inglese 1256 attorno ai meschini attori che formeranno;, Ua cccitazione che tocca i hmiti dell . tiv0. Ma alia line, benche abbiamo ayuto la Sens ^ ,;1 f( di aver assistito ad un sabba dl streghe, ci accorgij * che di fatto non ě successo nulla ehe non awenga Seni° jj ft pre in un placido pomeriggio di estate. Non vi s0no qua «protagonisti» benché talvolta ľattenzione sia rivolta su 1 Isa ehe continuamente ripete a se stessa versi di se. grai conďordine, o su Mrs Swithin, sempre immersa in vaghi no* ricordi del suo passato, che ascolta le onde che batteva-no sugli scogli in una notte tranquilla; o su Miss La Trohe, sempre rivolta all'awenire di minori angustie che il successo del pageant potrebbe aprirle. Ma non sono R maggiormente protagonisté di quanto siano eroi gli im pennacchiati cavalieri della sfilata; esse vanno e vengono 2jU(j in una trama di pensieri e sensazioni separate combinate jQV insieme dall'autrice, e dall'autrice soltanto, in una elabo-rata composizione musicale, musica esaltata talvolta sino alia frenesia spirituále, ma che ha sempre l'inconsistenza ^ e la fuggevolezza del sogno. Ě una sezione di vita ragge- ^ lata in un dato momento, ma che sotto la superficie ba- ^ nale scorre con intensita febbrile; un altro campione del ^ mor 1 ( pece reste ta ene definite, sul quale si sviluppa una composizione mu^ ^ le svolta qui frase per frase, quasi nota su nota, con tempo eterno e delle sue ripetizioni. gn0 Ciascuno di questi romanzi ha un terna chiarafl*^ ^ m scendi e rallentamenti, sempre accompagnati dW ,h TZ M fluire dd temP« bandito sia dagU or ■, ^ dei k °nde' Sla dalle stazioni e finance dalla Bj 8 maTfVerS1 di Isa-11 tu"° espresso per B*o * „ ghe I1"'"'011 di vis'™ e di suoni che schit^0 ^ O'i ''V01 Certo- an^he Pr0USt Ma \ Plato com m°do divers°: in Proust il tempo e c „. ^ .'X X f 1 vi itess- rsa in V: onde*wä 0SU^La{ on angustic^r rle- Man«,,, >siano eroiglit e vanno e vengouf. eparate combine anto, in una elabo jaltata talvoltask pre l'inconsistenzi t0 la superficies trocar altrc 0" us1- Accenni ad akuni contmpora net 1257 K» Ltf recherche du temps perdu ě un libm r omanzi della Woolf sono come quei \ ale dei ricoverati alTospedale ^ZZ^l la febbre. La nostra epoca attuale ě divenuta sensfbi iss ma al Tempo che continuamente udiamo rombare come Ü frastuono della cascata che ci inghiottirä e verso la quale, senza scampo, fluiamo. La Woolf ě un'artista di importanza europea un grande poeta. E la sua presentazione, inadeguata e lacu-nosa per quanto sia, dovrebbe spingervi a conoscerla. Rosamond Lehmann Rosamond Lehmann potrebbe servire da salutare am-monimento a chi vuol trinciare con soverchia facilitä giudizi negativi. (Io non c'entro, perché, se, per assurdo, dovessi scoprirmi un millimetro di attitudini critiche peccherei sempre per eccesso di benevolenza, come del resto avrete potuto constatare.) Se ci si fosse fermati ai suoi primi libri {Dusty Answer, 1927, A Note in Music, Invitation to the Waltz, 1932, leather in the Streets) il massimo che si sarebbe potuto benevolmente dire era che essa imitava con buon impe-gno le qualitä estetiche della Woolf, e che possedeva un fresco intuito nel disegnare caratteri di giovanissime donne sconvolte dai fermenti dell'adolescenza. Ma nel 1945 una sua lunga novella, The Ballad and the Source, rivelö che la Lehmann poteva far molto di *eglio. Vi ě ancora un po' della Woolf ma lo stde e venuto personale, per quanto sembri ancora modella o * quello di James"del James piú f^^Tv ^Pers. Perdura ancora il suo penchant a descnv le giovinette, ma questa volta cio che viene desc^ ^ s,°n° piu primi balli o primi baci ma una ^ di Passione, amore materno, crudeltä paterna,