Sandrigo, Corso Allievi Ufficiali ... stamattina ho ricevuto in ana busta sigd]at ceralacca un cartoncino sfrangiato che dice- ft0 COft attraverso le vostre parole ardere piú dolce la mia d'amore. A Vol, per averla esaltata, io piego ricon la domata anima altera. Nientedimeno. Ě hrrnata da nome di donna e viene da Como. Tu devi sapere chi * Soffici ě stato ferito in un magazzeno avanzato- f occasionale? Gli ho scritto, avendomi un colJabor della Voce, Pagliai, dato ľindirizzo. La ferita non ě grave Oltre Pagliai, c'ě qui un vecchío professore aggre^ alia 200' Centuria calabrese, di nome Grisostomo Qj porto il fucile e gli uso cortesie come farei a un padre. soltanto (ha la branda vicino a rne) non ho ancoti trovato il coraggio di ascoltare la sua libera versione di un poema albanese, ch'egli mi esibisce insistentemente. Meno dura che a San Lorenzo, neanche qui la vita í allegra, per merito d'un tenentello (storpiandogli appena il cognome, lo chiamiamo Ohimé), che nel suo compito di istruttore* per conservarselo, mette uno zelo spietato, Ma non meglio della piazza d'armi, le lezioni dd capitano Salvia: si deve lottare col sonno per non cascare da seduti. Mi difendo con ľintercalare (proclamato a gran voce o confidato alľorecchio del vicino): «Speria-mo di morire avanti che le Pleiadi si corchino». Punto e a capo. Se non tornerö, pubblicherai a tua scelta trucioli e poesie (il mio titolo, a te ingrato, era Liquidazione); senza alcun commento. Soprattutto che, nel feral caso, non si dka ciô che sarebbe falso e per me offensivo: se morirö, sara come una povera pecora. PS. Al dire del sergente istruttore, un grognard bono- * Certo Oheme, di Torino. 568 I, Patria si salva «eseguendo i movimenti con K buttando gli occhi fuori della testa, sputando 1 K.i facendo scricchiolare le ossa...» Ah ľumorista! fco 4 ore di piazza d'armi e di «cicchetti» per la mia Hfcn'i, due cucchiai di brodo e un pezzetto di carne Kmasticabile. In settimana gli esami: una formalita. fa buio. La licenza piú che incerta. |j corso ě hnito, siamo tutti stellettati. Suprema ijjjcatezza, oggi in aula ci han chiesto a quale Unitä -eferiamo ciascuno essere assegnato (a Bertoldo restava jméno la scappatoia di non trovar mai ľalbero di suo -gto). Uno, al suo nome, s'e alzato a mezzo, ha risposto: tquůlunque. Dal tono arreso ľavreste riconosciuto. PS. La licenza ě accordata; per intercessione di padre Semena. 22.VIH Da Vicenza dove si cammina come in chiesa. ...dopo una specie di commiato da Vicenza e da fcdova e dopo parecchie ore di camion sono arrivato a destinazione... Paesaggio d'alta montagna; mold fiori monosciuti. Sono in pace con me e con gli uomini. Mandami il piccolo veccbio ben proprio (romanzo di Willy, NOTA PER LA CENSURA). Gaiga (Asiago) . . da un baracchino al sole in pieno altipiano, tra cocci di case e cardi vinosi. L'inimico saluto la mia comparsa con uno shrapnel che fece un buco a pochi passi; sembro dire: «finche in linea arrivano guemen 569 successive) sopraluogo del generale Ferrario ric encomio solenne (l'unico della mia carriera belli ■ U" si leggeva che «per le mie virtu civiche avevo ' nuovo lembo d'Italia» ecc. In piccolo dunque 1 Garfagnana. Caro Angelo, un'orribile tristezza mi impedisc A venire, sebbene mi rimorda il pensiero che tu aspettarmi all'appuntamento. Una di quelle triste^ d'adolescenza che non conoscevo piü da un pezzo Si vede che la guerra e finita. Domattina ripano per Ferrara, e sarebbe stato facilissimo ottenere una proro-ga. Ma a che pro? ...m'awedo che abbiamo fatto male io a pensare e tu a permettere che mandassi a Vallecchi quelle novelle E necessario che il mio nome figuri solo su Pianissimo e su Trucioli; anche se non dovesse piü comparire. Tutto l'altro che ho scritto e scadente. Percid, qualunque sia la risposta di Vallecchi, mi faro restituire il manoscritto. Mi piacerebbe, si, l'idea d'una rivistina nostra, ma mi rendo conto che e solo per il titolo: Nuvole. U nivia, non ti chiamavano i tuoi compagnetti delle elementari per la facilitä che hai a distrarti a guardare in cielo? Certo, una rivista nostra sarebbe uno stimolo a scrivere; ma io che ci scriverei in questo periodo di siccitä? E poi non fosti tu appunto a dire che chi fa una rivista mostra di non aver di meglio da fare, cioe di proprio? Domani vado a Ruta; se tu venissi mi trovi a quell'al-berghetto... rw? all'amicizia la sorpresa di pubblicare alia mia eta [firetto giovanile. Congedato, affidai a Angelo Barile, cui avevo frequentemente scritto prima e durante I iUerra, la mia corrispondenza dal fronte a casa, per Jvaguardarla dal rischio piü che probabile che in mia mano andasse distrutta; dopo avervi segnato i luoghi, mtneanti o cancellati dalla Censura militare, per i quali iro passato: tutto quello cioe che mi stava a cuore di ylvare dalla dimenticanza. Angelo ripose il pacchetto 0XS aprirlo e solo al momento giusto lo ritrovd; di ferglielo dato in custodia m'ero io stesso del resto cost j)cn scordato che, presentatasi I'occasione di accontentare il piit gerteroso dei miei Editor^ non m'ero nemmeno ibiesto come mai di tante lettere alia «cara gente» non fosse nmasta traccia. I Grazie alia low ricomparsa, la trentina di pagine che Enrico Vallecchi desiderava s'e accresciuta a un centinaio. In esse ben poco si troverä della guerra, vissuta come una villeggiatura ognitanto appena scomoda; mentre qualche interesse potranno forse avere per chi sia curioso degli stati di animo da cui nacquero Resine, Pianissimo e i primi Trucioli. 586 587