Fra italiano e dialetto Seminario permanente di Linguistica italiana Masarykova Univerzita, Brno (11.12.2023) Massimo Cerruti, Riccardo Regis Università di Torino Dialetto: definizioni • Dialetto: «sistema linguistico usato in zone geograficamente limitate e in un ambito socialmente e culturalmente ristretto, divenuto secondario rispetto a un altro sistema dominante e non utilizzato in ambito ufficiale o tecnico-scientifico» (GRADIT, s.v.) • Dialecte: «1. forme régionale d’une langue considérée comme un système linguistique en soi. 2. Système linguistique qui n’a pas le statut de langue officielle ou nationale» (Robert, s.v.) • Dialect: «a variety or form of a language peculiar to a district or class, esp but not necessarily other than a standard form» (Chambers, s.v.) Dialetto: origine L’it. dialetto, il fr. dialecte, l’ingl. dialect ecc. derivano tutti dal greco diálektos, che possiede in origine diversi significati: ‘colloquio’, ‘conversazione’, ‘disputa’, ‘modo di parlare’, ‘lingua’, ‘pronunzia particolare’ «[T]he linguistic situation in ancient Greece was both the model and the stimulus for the use of the term in modern writing» (Haugen 1966: 923) Dialetto: sviluppi/1 «li studiosi giovani in lettere latine mediocremente ammaestrati ormai hanno per cosa aperta che la dotta Grecia usava in commune cinque distinzioni di lingue, come chiaramente siamo insegnati dalle scritture del greco Giovanni grammatico e dal dottissimo Plutarco, il quale chiama grecamente dialettò, cioè proprietà della lingua. La prima delle quali lingue è nomata attica, la seconda dorica e susseguentemente eolica, ionica e comune: sì come, per cagione di essempio, oggidì lo idioma, cioè proprietà della lingua firentina, romana, napolitana, siciliana, lombarda, o se alcuno volesse più minutamente partire la varietà del sermone volgare odierno di tutta l’Italia» (Niccolò Liburnio, Occorrenze umane, 1546; cfr. Trovato 1984: 211) Dialetto: sviluppi/2 «È solo nel Rinascimento italiano che il “dialetto” diventa il termine inferiore, subordinato, di un’opposizione che ha la “lingua” come termine superiore e prestigioso» (Alinei 1981: 156) «[I] dialetti greci erano tutti quattro regolati e belli e buoni, e in tutti si scrivea leggiadramente con approbazione universale, cosa che non accade nei nostri che non sono approvati, né si scrivono se non talvolta per burla o in qualche commedia» (Vincenzo Borghini, Se la diversità della lingua greca è la medesima come quella italiana, 1570/1575; cfr. Trovato 1984: 222n e Alinei 1981: 149n) «Dialetti» nel tempo sviluppi/2 Varietà reg. pop. di italiano (1) Latino volgare Italiano (di uso) comune Italiano standard Varietà reg. pop. di italiano (n) Dialetto italoromanzo (1) Dialetto italoromanzo (2) [= toscano] Dialetto italoromanzo (n) Medioevo Prima metà del XX sec. Seconda metà del XX sec. L1 = un dialetto primario L1 = italiano Fonte: Regis (2017, 2022) Varietà reg. st. di italiano (1) Varietà reg. st. di italiano (2) Varietà reg. st. di italiano (n) Continuum, continua Continuum, continua Dialetto piemontese (varietà torinese con elementi monferrini), Cerruti (2004: 98) Dialetto siciliano (varietà catanese), Garozzo (2021: 228), Alfonzetti (1992: 199) Dialetto campano (varietà di Monte di Procida e Napoli), Como (2004: 192-193) (Regis 2022: 187-190) Continuum, continua (Telmon 1993: 119) Dilalia Diaglossia … Continuum, continua (a) (b) (c) (Cfr. Ballarè 2020; Berruto 2016; Cerruti 2020; Cerruti & Regis 2014; Golovko 2012; Mendicino & Prantera 2020; Pandolfi 2017; Regis 2018, 2022) (Cfr. Auer 2005, 2011) Uno sguardo in Europa Dilalia (≈ ‘attenuated forms of diglossia’, Auer 2005) Italia (situazione prevalente, Berruto 2018), Francia (casi specifici, es. “Gallo-romance varieties such as Picard [...], ‘regional languages’ [...] such as Provençal or Breton [...] clearly are languages distinct from French” (Blanchet & Armstrong 2006:253), Spagna (singole aree: “double continua have been claimed to exist [...] in parts of Spain (particularly the Aragonese and Leonese area”, Auer 2005:21), ecc. Diglossia Norvegia (specialmente in area nynorsk; cfr. Sandøy 2011, Røyneland 2020), Svizzera tedesca (ma v. ad es. Christen et al. 2010) Diaglossia Svezia (Sandøy 2002), Norvegia (specialmente a sud-est, Røyneland 2020); Inghilterra (Britain 2009); aree di lingua neerlandese (Hinskens 2020), incluse le Fiandre (Ghyselen 2016); varie zone della Germania (Stoeckle & Svenstrup 2011), Italia centrale (Cerruti & Regis 2015), Spagna meridionale (Villena-Ponsoda & Vida-Castro 2020), Cipro (Tsiplakou et al. 2016), ecc. grazie! massimosimone.cerruti@unito.it riccardo.regis@unito.it