V originále
Gli archetti di ciborio provenienti da Nuraminis costituiscono ancora oggi un caso enigmatico dell’arte medievale in Sardegna. I quattro frammenti scolpiti, oramai decontestualizzati, vennero identificati, già da Serra sino a Coroneo, come i resti di un ciborio appartenente ad una chiesa dedicata a san Costantino, attribuzione basata sull’iscrizione in caratteri latini [konsta]ntin[o]y megal[oy]. L’obiettivo sarà in prima battuta quello di riconsiderare in maniera critica lo stato attuale delle conoscenze e si vorrà poi riflettere sulla funzione e possibile uso liturgico del monumento attraverso confronti con altre simili strutture. L’analisi delle iscrizioni sarà un altro aspetto imprescindibile per proporre un’ipotesi sull’ambito culturale di appartenenza del lapicida e della decorazione scultorea.
In English
The ciborium arches from Nuraminis are still an enigmatic case of medieval art in Sardinia. The four carved fragments, now decontextualised, were identified by Serra to Coroneo as the remains of a ciborium belonging to a church dedicated to Saint Constantine, an attribution based on the Latin inscription [konsta]ntin[o]y megal[oy]. The aim will be first to critically review the current state of knowledge, and then to reflect on the function and possible liturgical use of the monument through comparisons with other similar structures. The analysis of the inscriptions will be another essential aspect in order to propose a hypothesis on the cultural background of the stonemason and the sculptural decoration.