J 2022

High cultures e low cultures visualizzate: le metamorfosi del “Sacro Catino” di Genova tra temi cavallereschi e miti di fondazione

MOLTENI, Ilaria

Základní údaje

Originální název

High cultures e low cultures visualizzate: le metamorfosi del “Sacro Catino” di Genova tra temi cavallereschi e miti di fondazione

Název anglicky

High cultures and low cultures visualized: the metamorphoses of Genoa's "Sacred Basin" between chivalric themes and foundation myths

Autoři

Vydání

Eikon / Imago, Madrid, Ediciones Complutense, 2022, 2254-8718

Další údaje

Jazyk

italština

Typ výsledku

Článek v odborném periodiku

Stát vydavatele

Španělsko

Utajení

není předmětem státního či obchodního tajemství

Odkazy

Impakt faktor

Impact factor: 0.100

Organizační jednotka

Filozofická fakulta

Klíčová slova anglicky

Sacred Basin; Genoa, Arthurian Literature; Jacopo da Varazze

Příznaky

Mezinárodní význam, Recenzováno
Změněno: 1. 1. 2024 18:19, Ilaria Molteni, M.A., PhD

Anotace

V originále

Il “Sacro Catino”, oggetto esotico giunto a Genova intorno al 1100, riceve diverse identificazioni tra XII e XIII secolo: da manufatto meraviglioso a santo Graal, reliquia della Passione. Analizzando le identificazioni del catino alla luce del dialogo con il mondo letterario, questo saggio indaga la trasformazione di temi esclusivi e complessi in elementi della memoria cittadina. L’articolo si concentra dapprima sull’appropriazione del motivo del Graal, e mostra come proprio il trattamento visuale che il tema riceve nei romanzi arturiani fa di questa letteratura il veicolo ideale per identificare il catino con il Graal e visualizzare così dogmi e misteri eucaristici. La seconda parte prende in esame il luogo in cui l’associazione catino-Graal viene fissata, la Chronica dell’arcivescovo di Genova Jacopo da Varagine, e descrive come quest’opera sia all’origine della costruzione di una scenografia monumentale dedicata ai miti di fondazione genovesi che trova posto nella cattedrale e alla quale partecipa anche il catino. Il catino è dunque coinvolto in un rapporto di circolarità tra letteratura tradizionalmente destinata a pochi e monumentalizzazione dei temi letterari e al contempo è testimonianza visuale e tangibile di strategie che sfruttano la gradazione di piani culturali high e low per la costruzione della memoria collettiva.

Anglicky

The "Sacred Basin," an exotic object that arrived in Genoa around 1100, received various identifications between the 12th and 13th centuries: from marvelous artifact to holy grail, relic of the Passion. Analyzing the identifications of the basin in the light of dialogue with the literary world, this essay investigates the transformation of exclusive and complex themes into elements of city memory. The article first focuses on the appropriation of the Grail motif, and shows how precisely the visual treatment the theme receives in Arthurian novels makes this literature the ideal vehicle for identifying the basin with the Grail and thus visualizing Eucharistic dogmas and mysteries. The second part examines the place where the cathin-Grail association is fixed, the Chronica of the Archbishop of Genoa Jacopo da Varagine, and describes how this work is at the origin of the construction of a monumental setting dedicated to Genoese foundation myths that finds a place in the cathedral and in which the cathin also participates. The basin is thus involved in a circular relationship between literature traditionally intended for the few and the monumentalization of literary themes, and at the same time it is visual and tangible evidence of strategies that exploit the gradation of high and low cultural planes for the construction of collective memory.